Lettera di Andrea Scanzi a Dagospia
Ciao Dago.
Mi divertono molto i continui attacchi di Emiliano, ma pure quelli di D'Alema e Rossi, alla Sciagura Politica Triplomentica. Uso volutamente il verbo "divertire", perché immaginare Renzi che sacramenta per essere divenuto lo zimbello di tutti mi dona (ulteriore) buonumore. E la cosa dovrebbe accadere a chiunque voglia bene a questo Paese, perché prima Renzi scompare politicamente e meglio è per tutti.
MICHELE EMILIANO E MATTEO RENZI
Gioite e infierite, ordunque, sperando che il suo tramonto sia tanto caricaturale quanto inesorabile. Emiliano è persona intelligente e, anche ieri, ha detto parole giuste. In fondo i suoi non sono neanche "attacchi", ma riflessioni inattaccabili: il Pd renziano è il partito dell'establishment, Renzi fa più danni di Zapata, le primarie sono un brodino inutile e l'unica cosa che interessa al Triplomentico è garantire a se stesso (e ai suoi giannizzeri) le poltrone. Quindi il potere. Tutto vero, giusto, sacrosanto.
Emiliano, però, dopo aver detto tutto questo dichiara: "Se il Congresso lo vincerà Renzi, sarò fedele". Ma col cazzo, caro Emiliano, e perdona l'aulico francesismo. Se credi che Renzi sia il male, poi non puoi dire che se perderai gli sarai fedele. Non è che, dopo il Congresso, Renzi cambierà magicamente: resterà il bulimico di potere (e non solo di potere) che era, è e sarà. Come faresti a essergli fedele?
MICHELE EMILIANO E MATTEO RENZI
Qui l'unica strada è una, caro Emiliano: fate il Congresso e tirate a vincere. Se però lo perdete, e può accadere eccome perché il Triplomentico non ha talento ma ambizione (e servi) sì, salutate tutti e vi create una forza vostra. Peraltro una vostra forza verrebbe aiutata dall'Itatroiaium, ovvero l'obbrobriosa nuova legge elettorale proporzionale.
Se Renzi vincesse il Congresso, non farebbe prigionieri: "ucciderebbe" politicamente qualsivoglia dissenso. E restarci dentro, da non renziani, significherebbe star lì solo per la poltrona. Sei troppo intelligente per non saperlo, Emiliano. Nè puoi sperare che tutti gli osservatori (cioè gli elettori) siano così stupidi dal non capirlo.
MICHELE EMILIANO E MATTEO RENZI