Amedeo La Mattina per “la Stampa”
Fitto prepara il controcanto a Berlusconi in Puglia. Dieci comizi tra giovedì e venerdi in provincia di Bari e di Brindisi proprio negli giorni in cui l’ex Cavaliere arriva nella terra dove il big bang di Forza Italia è più rumoroso con due candidati (Schittulli e Poli Bortone) contrapposti. Un antipasto di quello che succederà con il passaggio di Fitto dall’eurogruppo del Ppe a quello dei Conservatori di Cameron.
A Strasburgo l’ex governatore pugliese ha già fatto domanda di iscrizione e incontrato il capogruppo inglese Syed Kamall: ora attende una risposta che arriverà la prossima settimana. A quel punto ogni momento sarà quello buono per spiccare il volo da Forza Italia e formare i suoi gruppi parlamentari in Italia.
Quindi tutto rinviato alla prossima settimana e non sarà solo un movimento di truppe parlamentari ma un’operazione politica con la fondazione di un primo nucleo di partito. «Non si tratta di fare un nuovo partitino, ma mettere in campo qualcosa di nuovo per dare una prospettiva al centrodestra», spiega il ribelle di Maglie. «Dobbiamo organizzare qualcosa di diverso, visto che FI ormai non esiste più. Il voto in Trentino è una campana a morte».
L’EX CAV, FUOCO DI PAGLIA
Si augura che i fittiani se ne vadano al più presto e lo stesso vale per Verdini e amici. Berlusconi non sopporta più questo dissenso in casa, questi «giochini» della vecchia guardia. Altro che Conservatori sul modello Cameron. Per il leader azzurro è il peggio della politica che non ha futuro.
«Appena se ne andranno scompariranno, subiranno la stessa sorte di tutti gli altri» che hanno lasciato la casa madre. Il problema è che Fitto e Verdini non credono più proprio alla casa madre considerata ormai in fiamme. E secondo loro ad appiccare il fuoco è stato Berlusconi. Ma che Berlusconi non sia finito lo ha riconosciuto pure Renzi («Occhio, ha più vite di un gatto»).
«Renzi mi sembra più lungimirante dei tanti detrattori di casa nostra», dice Mariastella Gelmini. Agli azzurri non pare vero questo assist del premier che avverte di non dare per morto l’ex Cav per criticare «la sinistra masochista» di Pastorino che in Liguria potrebbe far vincere Toti. «La storia politica è costellata di gufi che si sono alzati in volo pronosticando la fine di Berlusconi - osserva Bergamini - per poi doversi ricredere».
VOLTI NUOVI PER BERLUSCONI
In queste ultime settimane Berlusconi ha incontrato quasi tutti i candidati alle regionali. Non è che abbia trovato dei fuoriclasse da lanciare alla leadership del nuovo partito dei Repubblicani. È rimasto però ben impressionato di alcuni di loro che insieme ad altri saranno la nuova classe dirigente locale e futuri parlamentari. Sempre che riusciranno a farsi onore nella raccolta delle preferenze e dei voti.
debora bergamini mariarosaria rossi mariastella gelmini
In Toscana cresce Massimo Mallegni, candidato sindaco di Pietrasanta. In Puglia si punta sul presidente della consiglio comunale di Foggia Luigi Miranda (ora candidato alla Regione) e sulle capolista di Bari e Foggia Irma Melini e Micaela Di Donna. In Liguria Toti sta valorizzando Giancarlo Giampedrone (32 anni, sindaco di Ameglia) e Ilaria Cavo: entambi erano seduti al tavolo di Berlusconi a Portofino dopo la giornata genovese del leader azzurro. .