"La questione democratica è questione sociale, sbaglieremmo noi a non ripartire da lì". Lo ha detto il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, alla manifestazione organizzata a Piazza Santi Apostoli per ribadire il valore della Carta Costituzionale. "A Salvini dico: da che parte stai tra i dazi di Trump e gli operai di Terni? Esci dalle dirette Facebook".
Sul palco si sono alternate numerose personalità della società civile. "Grazie al presidente Sergio Mattarella per aver costretto i populisti ad indietreggiare": parole, quelle pronunciate da una esponente del Movimento federalista europeo, che hanno fatto esplodere Piazza Santi Apostoli, dove è in corso la manifestazione del Pd organizzata per ribadire il valore della Carta costituzionale, in un lungo applauso.
Quasi 5 minuti interrotti solo dalla stessa esponente del movimento federalista che ha ripreso la parola: "Le posizioni sull'Europa espresse da questi personaggi sono indegne". Nel backstage, chiuso completamente alla stampa, finora si sono intravisti gli ex ministri Andrea Orlando e Carlo Calenda, oltre a Benedetto Della Vedova, Gianni Cuperlo e Bruno Tabacci.
I primi interventi sono stati affidati ad alcuni partigiani, poi ci sono state le conclusioni del segretario pd Maurizio Martina.
Il Pd è sceso in piazza con la Costituzione in mano. Le manifestazioni principali sono in programma a Roma e Milano: alle 17 in piazza Santi Apostoli - nella capitale - un'ora dopo in Piazza della Scala. La mobilitazione era stata progettata dopo la minaccia dell'impeachment nei confronti di Mattarella. È stata confermata anche se lo scenario politico è cambiato: e diventa, di fatto, il primo banco di prova per l'opposizione.
Il segretario reggente dem, Maurizio Martina, è stato chiaro: "Questo governo ha un programma pericoloso per il Paese. Perciò lavoreremo subito dall'opposizione per costruire un'alternativa forte e popolare". Grande assente, rispetto alla mobilitazione di piazza: l'ex segretario del partito, Matteo Renzi. Si troverà all'estero: in Cina, fanno sapere dal suo staff.
Oltre a Roma e Milano anche il resto del paese si sta mobilitando. Già qualche giorno fa è cominciata, dalla Puglia e da Bologna, l'organizzazione dei pullman per gli attivisti Dem che volessero raggiungere la manifestazione nazionale. A Torino, in concomitanza con la manifestazione, tutti i circoli rimarranno aperti per riflettere e approfondire l'attuale situazione politica nazionale. Anche il Pd siciliano si mobilita a difesa di Mattarella: sfilata a sostegno del Capo dello Stato a Palermo, in piazza Magliocco, dove a partire dalle 15 saranno regalate copie della Costituzione. Iniziative analoghe si terranno a Catania, Siracusa e Caltanissetta. Presenza confermata anche dai Democratici del Friuli Venezia Giulia, che annunciano la partecipazione "ai presidi sul territorio regionale e a Roma in piazza Santi Apostoli, alla manifestazione contro ogni tipo di aggressione alle istituzioni repubblicane".
Intanto prosegue la raccolta firme "Io sto con Mattarella" lanciata dal sito Progressi e già arrivata a 290mila adesioni. "Con questi attacchi irresponsabili al Quirinale stanno dando prova di disprezzo delle istituzioni e della democrazia che esse tutelano", scrivono i promotori. "Noi vogliamo inviare un messaggio di solidarietà e di stima al Presidente Mattarella, incoraggiandolo a proseguire nell'esercizio fermo della sua funzione".