LA FORMIDABILE MACCHINA DA GUERRA DI BLOOMBERG SI È GIÀ RIDOTTA ALL'UNICA COSA CHE GLI RIESCE BENE: FARE IL BANCOMAT SPUTASOLDI PER I CANDIDATI DEM - HA INVESTITO 200 MILIONI IN SPOT TV MA NON HA PARTECIPATO MANCO A UN DIBATTITO E LA BASE NON SI FA INFINOCCHIARE, PREFERENDOGLI I CANDIDATI CHE DA UN ANNO SI SBATTONO IN GIRO PER IL PAESE: SOLO LA WARREN HA FATTO CENTINAIA DI ''TOWN HALL''. E LUI È PRONTO A INONDARE DI DOLLARI PERSINO LEI E SANDERS, SE VINCERANNO LA NOMINATION…

-

Condividi questo articolo


 

Flavio Pompetti per ''Il Messaggero''

 

 

MICHAEL BLOOMBERG DONALD TRUMP MICHAEL BLOOMBERG DONALD TRUMP

Avanti tutta a suon di dollari, pur di sconfiggere Trump. L'ex sindaco di New York e attuale candidato alla nomination democratica Mike Bloomberg è pronto a puntare un miliardo dei suoi verdoni sulla corsa verso la Casa Bianca, sia che riesca a vincere la candidatura in campo democratico, sia che dovesse spostare la scommessa a favore di uno dei suoi attuali avversari.

 

L'IMPERO

Il tycoon newyorkese si è arricchito costruendo un impero mediatico nel campo della finanza, e firma con il suo nome tutto quello che fa, esattamente come Donald Trump. Bloomberg è il nome dell'agenzia conosciuta in tutto il mondo; Bloomberg l'imponente grattacielo che ospita la società nell'Upper East Side di Manhattan, Bloomberg l'associazione filantropica tramite la quale distribuisce svariati miliardi di dollari della sua ricchezza (58,4 al momento).

 

bloomberg bloomberg

L'imprenditore guarda alla scena politica con l'occhio neutrale di un amministratore che vuole ristrutturare un'azienda, per allinearla sul modello che a lui sembra più efficiente e razionale. Inseguendo questa logica Bloomberg negli ultimi anni ha finanziato la campagna elettorale dei politici che avevano trovato il coraggio di dichiararsi in favore di leggi per il controllo delle armi, ed erano stati per questo messi al bando dalla lobby della Nra. Poi ha spostato le sue fiches sulle elezioni di midterm, e ha aiutato con 110 milioni di dollari un ampio numero di democratici ad affermarsi nei collegi più insidiosi della Virginia, dove la fede trumpista è molto radicata.

 

elizabeth warren elizabeth warren

Ha cercato cioè di minare la base del consenso che ha portato Trump alla presidenza nel 2016, e lo ha fatto ben prima di gettarsi nella mischia in prima persona. Oggi, ad un mese dall'annuncio, ha già speso 200 milioni di dollari per farsi largo tra i democratici, l'intera cifra che portò Obama alla Casa Bianca nel 2008. Bloomberg non accetta donazioni elettorali, e per questo non parteciperà questa settimana all'ultimo dibattito con gli altri candidati democratici per l'ultima volta prima dell'apertura delle primarie in Iowa.

 

LA SCOMMESSA

joe biden fa il piacione con elizabeth warren joe biden fa il piacione con elizabeth warren

Il suo nome non entrerà nemmeno nei caucus e nelle schede delle prime quattro consultazioni di febbraio. I suoi soldi sono sul numero secco del 3 di Marzo, Super Tuesday con le primarie in 16 stati che dovrebbero fargli da trampolino, e lanciarlo oltre la soglia del 6% di consensi della quale gode al momento. Se non sarà così lo vedremo ritirarsi in buon ordine, e lasciare il resto della ricca torta dei fondi elettorali al collega democratico di migliori speranze.

bernie sanders e hillary clinton 8 bernie sanders e hillary clinton 8 joe biden bernie sanders joe biden bernie sanders

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…