GIORGIA, OCCHIO: ANCHE “LIBERO” ORA TI CRITICA – IL QUOTIDIANO DEGLI ANGELUCCI, DIRETTO DALL'EX PORTAVOCE DELLA MELONI, MARIO SECHI, LANCIA UN PIZZINO ALLA DUCETTA ED ELENZA I PUNTI CRITICI DELLA MANOVRA: “SULLE PENSIONI QUALCHE CONTO INIZIA A NON TORNARE: CHE BISOGNO C’ERA DI ANDARE A RECUPERARE SOLDI SU QUELLE PIÙ ALTE, TAGLIANDO LA RIVALUTAZIONE DA UN GIÀ BASSO 32 AL 22%? MA C’È DI PEGGIO. PIEGANDOSI ALLE RICHIESTE DEGLI ALBERGATORI IL GOVERNO HA DECISO DI COLPIRE QUELLE CENTINAIA DI MIGLIAIA DI FAMIGLIE CHE PER EVITARE DI FARSI OCCUPARE L’IMMOBILE DA UN INQUILINO MOROSO CERCANO DI SBARCARE IL LUNARIO CON GLI AFFITTI BREVI”

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Sandro Iacometti per “Libero quotidiano”

 

giorgia meloni giancarlo giorgetti giorgia meloni giancarlo giorgetti

Tante conferme e alcune novità, non proprio gradite. L'impianto complessivo della manovra resta quello annunciato una decina di giorni fa al termine del Cdm che ha approvato il Documento programmatico di bilancio. E il giudizio resta invariato. Il principale difetto consiste nella scarsità di risorse su cui, piaccia o no, il governo ha poche responsabilità.

 

[...]

 

Gli spazi di manovra erano strettissimi e il governo, per insistere sul taglio delle tasse per i redditi medio bassi senza sfasciare i conti (S&P ha già promosso la scelta), ha dovuto optare per la soluzione non strutturale (il prossimo anno bisognerà rifinanziare le misure), che comunque si è mangiata, tra sforbiciata al cuneo e accorpamento delle aliquote Irpef, circa 15 miliardi sui 28 complessivi di stanziamento.

 

patrizia scurti mario sechi giorgia meloni patrizia scurti mario sechi giorgia meloni

Poi ci sono diversi miliardi piazzati sul rinnovo dei contratti pubblici, compresi quelli delle forze dell’ordine e del corpo insegnante, da tempo sottopagati, e quelli della sanità, spolpata in passato e ora bisognosa di nutrimento. Altre risorse assolutamente ben spese sono quelle dedicate a spingere l’occupazione, ad aiutare le imprese, a sostenere il lavoro delle donne con figli [...]

 

Poi ci sono le pensioni. E già qui qualche conto inizia a non tornare. Mettiamo da parte gli interventi contromano sulla flessibilità in uscita e l’introduzione di quota 104, per giunta con penalizzazioni. Per quanto invisa e detestata, per superare la legge Fornero servono quattrini, tanti. E i saldi di bilancio apparecchiati dai precedenti governi hanno lasciato solo briciole.

 

ANTONIO ANGELUCCI A PALAZZO CHIGI ANTONIO ANGELUCCI A PALAZZO CHIGI

Ma la previdenza riguarda anche chi l’assegno lo prende già. Nulla da dire sul tentativo di dare una mano a chi mette in tasca quelli più bassi, aumentando le minime e rivalutando pienamente quelle fino a 4 volte l’assegno base. Ben venga anche l’idea di aumentare l’adeguamento dall’85 al 90% per quelle tra 4 e 5 volte il minimo (circa 2.500 euro). Ma che bisogno c’era di andare a recuperare soldi su quelle più alte (sopra 10 volte il minimo, circa 5mila euro), tagliando la rivalutazione da un già basso 32 al 22%? Forse la mossa potrà anche strappare un sorriso a grillini e dem, sempre pronti a spennare i ricchi.

 

Ma il centrodestra dovrebbe sapere bene che le pensioni più generose sono le uniche interamente coperte dai contributi, ovvero sudate e guadagnate creando ricchezza nel corso della vita, proprio quelle categorie che Giorgia Meloni fin dall’inizio ha detto di voler tutelare, mentre quelle più basse appartengono all’altra metà degli assegni che sono parzialmente o del tutto assistiti, ovvero a carico della fiscalità generale.

 

MARIO SECHI ANGELUCCI LIBERO – POSTER MACONDO MARIO SECHI ANGELUCCI LIBERO – POSTER MACONDO

Ma c’è di peggio. Piegandosi alle richieste degli albergatori (che forse andavano aiutati in altro modo) il governo ha deciso di colpire i proprietari di casa. Non i palazzinari o i grandi costruttori, ma quelle centinaia di migliaia di famiglie (che rappresentano oltre il 90% del comparto) che per evitare di farsi occupare l’immobile da un inquilino moroso cercano di sbarcare il lunario con gli affitti brevi. Ebbene dal prossimo anno invece del 21% pagheranno sui proventi il 26% di tasse.

 

Un balzo che in media ai proprietari costerà quasi mille euro l’anno, ma che di certo non riempirà le casse dello Stato. Era davvero necessario un tale sgambetto da parte di un governo che sta cercando in tutti i modi di difendere la casa dai continui e devastanti eco-assalti che arrivano dalla Ue?

giorgia meloni al senato giorgia meloni al senato antonio tajani giorgia meloni giancarlo giorgetti antonio tajani giorgia meloni giancarlo giorgetti

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - MELONI MUSK-ERATA - LA POLITICA DELLA PARACULAGGINE: DOPO L'INTERVENTO DI MATTARELLA, PUR DI NON DARE TORTO Ai GRAVISSIMI ATTACCHI DI ELON MUSK ALLA MAGISTRATURA ITALIANA, GIORGIA MELONI FA IL 'CAMALEONTE IN BARILE': "ASCOLTIAMO SEMPRE CON GRANDE RISPETTO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - ATTENZIONE! OVVIAMENTE LA STATISTA DELLA GARBATELLA NON HA IL CORAGGIO DI SOTTOSCRIVERE IN UN COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL GOVERNO TALE IRRIDENTE DICHIARAZIONE NEI CONFRONTI DEL CAPO DELLO STATO. FA CIO' CHE SA FARE MEGLIO: LA DUCETTA FURBETTA. E SULLE AGENZIE STAMPA COME UN GHIGNO BEFFARDO SI LEGGE: “SI APPRENDE DA FONTI DI PALAZZO CHIGI”. MANCO FOSSE UN'INDISCREZIONE TRAPELATA CHISSA' COME - L'ULTIMO RETWEET DI MUSK: "HA RAGIONE GIORGIA MELONI"

DAGOREPORT - I DESTRONZI DE’ NOANTRI, CHE HANNO BRINDATO AL TRIONFO DI TRUMP, SI ACCORGERANNO PRESTO DI AVER FESTEGGIATO UNA VITTORIA DI PIRRO – LA POLITICA ESTERA SARÀ LA DISCRIMINANTE DI QUEL POPULISMO TRUMPIANO (“IO SONO UN POVERO CHE HA FATTO I SOLDI”; CIOÈ: ANCHE TU PUOI FARCELA..) CHE HA SEDOTTO MINORANZE ETNICHE E CLASSE LAVORATRICE: "L’UNIONE EUROPEA SEMBRA COSÌ CARINA, MA CI STA DERUBANDO NEGLI SCAMBI COMMERCIALI E NOI LA DIFENDIAMO CON LA NATO: L'UE DOVREBBE PAGARE QUANTO NOI PER L'UCRAINA" - IL CAMALEONTISMO DELLA PREMIER MELONI, SEMPRE COSÌ PRO-BIDEN E FILO-ZELENSKY, DAVANTI ALLE MOSSE ISOLAZIONISTICHE DEL TRUMPONE (DAZI SULL'EXPORT ITALIANO), CON UN ALLEATO DI GOVERNO TRUMPISSIMO COME SALVINI, VERRÀ MESSO A DURA PROVA: LA DUCETTA ALLE VONGOLE STARÀ CON L’EUROPA DI URSULA O CON L’AMERICA DI "THE DONALD"?