Giorgia Meloni contestata da Riccardo Magi (+Europa) durante un discorso contro le droghe. Meloni: "Lei dovrebbe sapere che non sono una persona che si fa intimidire. Io sono stata lunghi anni al 3% e capisco che cosa vuol dire cercare una visibilità". pic.twitter.com/xnh8l6K6KN
— Rassegnally (@rassegnally) June 26, 2023
Estratto dell’articolo di Alessandra Arachi per corriere.it
La premier Giorgia Meloni è diretta e decisa: «Le droghe fanno male tutte, non c’è differenza tra droghe pesanti e leggere». Riccardo Magi, presidente +Europa, la contesta con veemenza. «Cannabis: se non ci pensa lo Stato, ci pensa la mafia», il cartello esposto con un blitz nella saletta della Camera, li dove lunedì c’è stato il convegno sulle droghe in occasione della giornata mondiale con la lotta agli stupefacenti.
Ma la presidente del Consiglio ribatte prontamente: «Non mi farò intimidire, io so esattamente cosa sto facendo». E ancora rivolta a Magi: «Lei dovrebbe ricordarsi che è grazie alle politiche che avete fatto se ci siamo ridotti così, guardi questi ragazzi. Avete organizzato per anni convegni che nessuno si è mai permesso di bloccare. Dovete accettare che c’è un altro governo eletto dagli italiani per fare esattamente quello che stiamo facendo». I commessi sono intervenuti per togliere il cartello e Magi ha lasciato l’auletta della convegno.
«Dire che ci sono droghe che possono essere usate è un inganno - è l’idea espressa dalla premier - . In uno spinello di oggi c’è una quantità di principio attivo enormemente più grande di quanto ce n’era in quelli di qualche decennio fa. Si può definire leggera qualcosa che ha il 78% del principio attivo?».
MELONI REPLICA A MAGI MELONI CONTESTATA DA MAGI
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