Da "il Giornale"
La magistratura al contrattacco. L'Anm, all'indomani delle accuse che dal palco della Leopolda il leader di Iv Matteo Renzi ha ribadito nei confronti dei pm fiorentini che hanno in mano l'inchiesta sulla Fondazione Open, ha affidato a una nota il suo disappunto: «Secondo un ripetuto schema - scrive il sindacato delle toghe - il senatore Matteo Renzi ha mosso, dal palco della Leopolda, ai magistrati fiorentini che hanno concluso le indagini relative alla fondazione Open, accuse gravissime e inaccettabili, come quella di voler imbastire "un processo politico alla politica".
Sono parole che gettano discredito non solo e non tanto sui magistrati impegnati in quel procedimento ma sull'intero ordine giudiziario e che, provenendo da un autorevole esponente politico, che ha rivestito anche in passato alte cariche istituzionali, sono capaci di ingenerare disorientamento nell'opinione pubblica e di minare la fiducia dei cittadini nell'Istituzione giudiziaria.
Per questa ragione - prosegue la giunta esecutiva dell'Anm - si avverte forte l'esigenza di ribadire la necessità che, fermo il diritto di critica delle azioni della Magistratura e l'inviolabile diritto di difesa di qualunque imputato, il loro esercizio, specie ad opera di rappresentanti della Politica, sia sempre ispirato al rispetto dell'autonomia e della indipendenza della giurisdizione, capisaldi di democrazia».