ARABIA SAUDITA: BASTA DIVORZI SEGRETI, DONNE RICEVERANNO SMS
(ANSA) - A partire da oggi, in Arabia Saudita entra in vigore una nuova direttiva del ministero della giustizia per mettere fine ai cosiddetti 'divorzi segreti', ovvero quei casi in cui il marito mette fine al matrimonio senza neanche informarne la moglie. Da oggi, i tribunali saranno tenuti ad informare le mogli sulle sentenze di divorzio che le riguardano attraverso l'invio di sms sui loro telefoni.
"Questo metterà fine a ogni tentativo di imbrogliare o impadronirsi dell'identità delle donne per assumere il controllo dei loro conti bancari e proprietà, usando procure precedentemente emesse", ha sottolineato un avvocato divorzista, Somayya Al-Hindi, citato dalla Saudi Gazette.
Lo stesso avvocato ha riferito di diverse cause finite in tribunale di donne saudite che hanno continuato a vivere con i loro ex mariti non sapendo che questi avevano chiesto ed ottenuto il divorzio. La nuova misura garantirà che alle donne vengano riconosciuti i loro diritti, compreso quello agli alimenti, una volta divorziate, ha sottolineato un altro avvocato, Nisreen al-Ghamdi.
ARABIA SAUDITA DONNE ALLA GUIDA 2
DONNA SAUDITA TENTA FUGA, FERMATA A BANGKOK.TEME PER LA VITA
(ANSA) - Una 18enne saudita ha cercato di fuggire dal suo Paese, imbarcandosi per l'Australia di nascosto, ma è stata bloccata all'aeroporto di Bangkok, dove funzionari sauditi le hanno sequestrato il passaporto. Ora la donna, che aveva anche abiurato l'islam, teme per la propria vita se verrà rispedita in patria. Lo scrive la Bbc, con la quale la 18enne Rahaf Mohammed al-Qunun ha parlato.
La ragazza ha raccontato di essersi imbarcata due giorni fa in segreto per Sydney durante un viaggio con la famiglia in Kuwait. Ma che all'aeroporto Suvarnabhumi della capitale thailandese un funzionario d'ambasciata che le era venuto incontro le ha preso in consegna il passaporto, malgrado lei fosse fornita di regolare visto per l'Australia. La ragazza ha raccontato di essere ora relegata in un hotel nell'area di transito dell'aeroporto, aggiungendo di temere di essere uccisa dai suoi stessi familiari. "Ho condiviso la mia storia e le mie foto sui social media e mio padre è furibondo per questo", ha dichiarato Rahaf Mohammed al-Qunun.
"Nel mio Paese - ha aggiunto - non posso né lavorare né studiare. Voglio essere libera di lavorare e studiare come voglio". Un funzionario della polizia thailandese ha detto alla Bbc che la ragazza, non avendo un visto d'ingresso per la Thailandia era soggetta a rimpatrio con volo delle Kuwait Airlines, le stesse con cui era fuggita. I cittadini sauditi devono infatti richiedere il visto all'arrivo a Bangkok anche per il transito. ma ha detto di non sapere nulla del passaporto confiscato.
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