Giovanna Cavalli per il “Corriere della Sera”
il servizio di report su ranieri guerra 6
Nel raffinato codice della diplomazia internazionale si chiama «richiesta di sensibilizzazione politica». Di fatto è l' intervento che da molte parti si chiedeva al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, sul caso del piano pandemico dell' Italia contro il coronavirus, su cui sta indagando la Procura di Bergamo.
Il responsabile della Farnesina, tramite la Rappresentanza italiana all' Onu, ha chiesto all' Organizzazione mondiale della Sanità di «considerare la possibilità di permettere a funzionari ed esperti di acconsentire alla richiesta del Procuratore di essere sentiti come persone informate sui fatti».
Nella lettera, anticipata ieri sera in esclusiva da Massimo Giletti a «Non è L' Arena» su La7, Di Maio, pur riaffermando che il suo dicastero non ha competenza in merito all' immunità invocata da funzionari di organizzazioni internazionali, si spende attivamente per sbloccare l' impasse «alla luce dell' ottima collaborazione con l' Italia». La procedura è stata avviata sabato.
Resta da capire come si regolerà l' Oms.
Al centro della vicenda, c' è il documento - intitolato «Una sfida senza precedenti.
La prima risposta dell' Italia al Covid» - redatto da undici ricercatori dell' ufficio europeo dell' Oms a Venezia, pubblicato l' 11 maggio scorso e poi subito sparito dal sito dell' organizzazione, in cui si spiegava chiaramente che il Piano pandemico italiano del 2017 confermava i contenuti di quello del 2006. Senza alcun aggiornamento. Arretrato e incompleto, dunque. Lo studio «scomparso» era stato poi recuperato dal Comitato dei parenti delle vittime «Noi Denunceremo» che l' aveva consegnato alla magistratura.
I pubblici ministeri di Bergamo, che indagano per omicidio colposo ed epidemia colposa, vogliono quindi capire quanto fosse preparato il nostro Paese per affrontare l' epidemia.
Uno dei firmatari, Francesco Zambon,come ha ricostruito anche «Report», la trasmissione di Raitre, ha accusato il direttore vicario dell' Oms, Ranieri Guerra, di averlo minacciato perché ne modificasse alcuni passaggi nonché la datazione, pena il licenziamento immediato.
Sostenendo che il ministro della Salute, Roberto Speranza, ne fosse a conoscenza.
Convocato già tre volte (l' ultima, il 10 dicembre) dai magistrati di Bergamo, guidati dal procuratore Antonio Chiappani, il funzionario non si è potuto presentare perché l' Oms ha invocato per lui l' immunità diplomatica, non gradendo che suoi rappresentanti venissero coinvolti nell' indagine.
Nel frattempo la Procura ha già sentito Ranieri Guerra, che nel 2017 era direttore generale della prevenzione al ministero della Salute, competente sul Piano pandemico.
Del piano pandemico e di tutte le possibili carenze e omissioni si è occupato nelle ultime settimane anche il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri che ieri, intervenendo proprio a La 7, ha dichiarato: «Per come la vedo io, credo che la cosa migliore - avendo visto i verbali del Cts dove il segretario generale del ministero della Salute Giuseppe Ruocco è sempre assente - è che si dimetta. Odio il pressappochismo e quando non mi vengono date risposte. Ora le esigo».