NELLA GUERRA SENZA ESCLUSIONI DI COLPI TRA DI MAIO E CONTE FINISCE ANCHE EMILIANO – IN PUGLIA E’ TESTA A TESTA CON FITTO. E ALLORA IL GOVERNATORE DEM IN VISTA DELLE REGIONALI CORTEGGIA I PENTASTELLATI – “CON LORO STAREMMO PIU’ TRANQUILLI". MA DI MAIO ALZA IL MURO. NON È UN MISTERO PER NESSUNO CHE IL PREMIER SIA FAVOREVOLE ALL’INTESA TRA DEM E GRILLINI, TANTO PIÙ NELLA SUA TERRA: “NON LA VORREI GOVERNATA DALLA DESTRA”

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MICHELE EMILIANO LUIGI DI MAIO MICHELE EMILIANO LUIGI DI MAIO

Maria Teresa Meli per corriere.it

 

L’altra volta aveva vinto alla grande. E da solo. Ma il voto di settembre per lui non sarà una passeggiata. Michele Emiliano lo sa bene. Con Raffaele Fitto è un testa a testa, anche se il governatore della Puglia nei sondaggi ha due punti in più.

 

Con i 5 Stelle la vittoria sarebbe assicurata. Emiliano lo ammette senza difficoltà: «Con loro metteremmo il risultato in sicurezza e staremmo più tranquilli, è inutile nasconderselo».

 

LEZZI EMILIANO LEZZI EMILIANO

L’esponente del Pd ci spera ancora: «Del resto, io già nel 2013 avevo capito che la congiunzione tra Pd e grillini era inevitabile. E l’ho creduto anche quando i 5 Stelle si sono messi con Salvini, come la bella del paese si mette con il bullo». Ma intanto, siccome non è tipo da stare con le mani in mano, Emiliano è riuscito a farsi appoggiare da 14 liste, dicasi 14.

 

Gli avversari criticano la sua alleanza con «Sud indipendente», una formazione neoborbonica. E sottolineano il fatto che sia appoggiato da uno come il sindaco di Nardò, con un passato in CasaPound e Azione Giovani. Ma lui fa spallucce, si dice «addolorato personalmente per la decisione di Ivan Scalfarotto di andare per conto suo» e nel frattempo continua a sperare nell’intesa con i grillini: «Sono gelosi della loro autonomia perché hanno paura che io li soverchi, ma c’è ancora un mese di tempo che in politica è tantissimo».

 

emiliano di maio emiliano di maio

Però la mancata (almeno finora) alleanza più che una questione di giorni è una vicenda che riguarda la guerra senza esclusione di colpi che Luigi Di Maio ha ingaggiato con Giuseppe Conte. Non è un mistero per nessuno che il premier sia favorevole all’intesa tra dem e grillini, tanto più nella sua terra: «Non la vorrei governata dalla destra». E per favorire i rapporti tra Pd e M5S in Puglia ha annunciato una soluzione a breve per l’Ilva.

 

Mentre i dem per convincere i grillini hanno promesso il loro appoggio ad alcuni dei loro candidati a sindaco. Di Maio però non demorde. Fa riferimento a lui Barbara Lezzi, che è la più grande sostenitrice della candidata 5 Stelle Antonella Laricchia. La quale ancora ieri confermava di non voler fare nessun passo indietro.

 

MICHELE EMILIANO LUIGI DI MAIO MICHELE EMILIANO LUIGI DI MAIO

Eppure era corsa voce che Vito Crimi e il ministro pugliese Francesco Boccia si dovessero incontrare all’inizio della settimana per tentare la strada dell’accordo. Anche perché la base grillina è favorevole all’intesa.

 

E anche alcuni parlamentari: ieri sul Messaggero il deputato pugliese del M5S Paolo Lattanzio ha minacciato di lasciare il Movimento se non si siglerà il patto con Emiliano. Peraltro i grillini rischiano di prendere la metà dei consiglieri regionali che avevano prima e di accollarsi la responsabilità di far vincere le destre. In campagna elettorale il Pd, se non si dovesse fare l’intesa, batterà su questo tasto e chiederà alla base dei 5 Stelle di votare per Emiliano.

ZINGARETTI - CONTE - DI MAIO ZINGARETTI - CONTE - DI MAIO

 

Ma la guerra è guerra e quella che Di Maio ha mosso contro il premier lo è a tutti gli effetti. I rapporti tra dem e grillini, però, sono tutt’altro che interrotti. Nicola Zingaretti, Andrea Orlando Boccia sono al lavoro. E anche Roberto FicoCrimi, Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro sono all’opera. Ma finché Lezzi e la candidata 5 Stelle Laricchia puntano i piedi sarà assai difficile riuscire a raggiungere un compromesso.

conte di maio conte di maio

 

 

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