Fabio Amendolara e Giuseppe China per “la Verità”
Mentre José Carlos Alvarez Aguila, aspirante trader e fidanzato (ex?) di Rocco Casalino, portavoce del premier Giuseppe Conte, comincia a parlare di «indagini della procura», continuano le manfrine sui finanziamenti ottenuti dalla banca.
Dopo le domande della Verità sui prestiti concessi ad Alvarez Aguila tra la NasPi (l' indennità di disoccupazione) e i lavoretti precari e in costanza di un finanziamento in corso dal 2017 e non ancora estinto, il compagno cubano del portavoce di Giuseppi ha scritto alla banca che l' ha segnalato all' Ufficio antiriciclaggio di Bankitalia (una faccenda sulla quale sta indagando anche Consob). La mail è indirizzata a Emanuele Leonelli, preposto della filiale di largo di Torre Argentina a Roma, agenzia 00706 di UniCredit. Il tono è confidenziale: «Puoi dirmi in che data e di quale importo sono i miei finanziamenti con la banca? Mi risultano diversi prestiti».
ROCCO CASALINO CON IL COMPAGNO JOSE CARLOS ALVAREZ AGUILA
Dei quali i Casalino non sembrano avere le idee molto chiare. La Verità, studiando gli estratti conto di Alvarez Aguila, ha scoperto che il 20 giugno sono stati prelevati 500,12 euro per il pagamento di tre diversi mutui/prestiti: un prelievo mensile da 279,71 (per la trentasettesima rata di un finanziamento), di cui avrebbe rimborsato 10.323 euro, uno da 184,99 euro (per la quinta rata), uno da 35,42 (sempre per la quinta rata).
Ma quali sono gli esatti importi e quando sono stati accesi i mutui? Al Corriere della sera Casalino aveva parlato di due mutui, da 15.000 e da 9.000, per comprare una casa alla madre di José Carlos a Cuba, ottenuti al tempo in cui il ragazzo lavorava al Temakinho, un ristorante nippo-brasiliano. Con noi, invece, i prestiti sono diventati tre: uno da 14.000, uno da oltre 7.000 (a novembre) e uno da 4.000 (a gennaio, che servirebbe per un motorino).
Poi ha scritto un messaggio per spiegare che «José Carlos il prestito lo aveva chiesto quando aveva un contratto a tempo indeterminato come vicedirettore di Temakinho». Avrebbe chiesto prima 15.000. «Poi quando la banca ha visto che pagava regolarmente gli ha concesso un ulteriore finanziamento di 10.000 euro».
A ogni messaggio o intervista, però, i numeri cambiano.Alvarez, infatti, con Repubblica ha ammesso che ai suoi risparmi personali andavano aggiunti circa 20.000 euro di un prestito che aveva chiesto «prima del lockdown, perché volevo aprire un ristorante».
ROCCO CASALINO E IL COMPAGNO JOSÉ CARLOS ALVAREZ AGUILA
Comprendere la faccenda dei finanziamenti è una delle strade per ricostruire come abbia fatto Alvarez Aguila a movimentare sul suo conto i 150.000 euro che sono al centro della segnalazione dei risk manager della banca.
Il cubano, però, quella somma la liquida così: «Si tratta di una cifra inventata, da quando ho aperto il mio conto, sei anni fa, non ho mai avuto più di 30.000 euro. Abbiamo contato i movimenti e non superano, per tutto l' arco di tempo, i 90.000 euro». E ora, nella mail inviata al direttore della filiale UniCredit, scrive: «Ricordo di circa 15.000 euro e poi di 10.000 euro. Ricordo di aver chiuso un finanziamento e poi riaperto uno nuovo? Cioè può darmi informazioni sui miei finanziamenti. Inoltre le chiedo anche se a lei risulta un accredito di 7.558 euro a maggio o a giugno. Perché a me non risulta dalla app UniCredit. Grazie. Jose Carlos Alvarez». Quei 7.558 euro sono la cifra contenuta nella segnalazione. Il bonifico è proveniente dall' Unione europea.
rocco casalino con il suo compagno marco (8)
Poi, nel documento inviato a Bankitalia, c' è una data: 12 giugno 2020. Dalla lettura del documento non si evince se sia quella della segnalazione o del versamento sospetto. Nel testo si fa, però, riferimento in particolare a un bonifico proveniente da un conto tedesco della Plus500, la piattaforma di trading online a cui Alvarez Aguila sarebbe ancora iscritto.
Nell' attesa che la banca risponda, l' aspirante scommettitore continua a dribblare le domande dei cronisti della Verità. Ieri siamo tornati a casa Casalino. Salite le scale fino all' ultimo piano del palazzo in cui abitano Casalino e il suo compagno suoniamo il campanello che, però, non fa rumore all' esterno.
Dentro si sente abbaiare più di una volta il jack russel del cubano. Circostanza che fa supporre che in casa ci sia qualcuno. Dopo una manciata di minuti Alvarez Aguila apre. I toni della conversazione, che avviene sulla soglia, sono pacati e quasi mai Josè alza la voce.
Qualcuno deve avergli messo in testa che di questa faccenda si sta occupando la magistratura. Nel corso della chiacchierata, infatti, il cubano la spiattella così: «Adesso la procura dovrà indagare, aspettiamo». Dalla Procura però non è stato notificato alcun atto. «Io aspetto che mi arriva la segnalazione», dice il cubano, che ancora non riesce a raccapezzarsi nei conti.
«Io ai giornali non ci credo».
Inutile chiedergli del bonifico di Plus500 e della data riportata sulla segnalazione: 12 giugno 2020. Quel giorno sul suo conto c' è una sola voce in entrata: un bonifico da 25 euro inviato da Casalino. «La mia banca dice che è tutto ok», ripete il cubano. E scarica sul direttore: «Se mi dice una bugia c' è anche lui in mezzo, non mi dovrebbe dire una bugia. Devono trovare la l' irregolarità e non c' è l' irregolarità». Poi torna sulla storia delle scommesse sul petrolio: «Ho perso solo 18.000 euro». E il bonifico da 7.558?
«Non è vero, quella è la tua opinione, quello è falso. Io c' ho il mio conto corrente.
L' abbiamo fatto vedere al Corriere della sera, che è venuto qua e non c' è un bonifico da nessuna parte. È tutto inventato». E anche alla fine rilancia il coinvolgimento della magistratura: «Va bene, allora aspettiamo la Procura, se dovrà indagare uscirà la verità».