Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”
Mettete dei fiori nei vostri cannoni. L'ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris è intervenuto nel dibattito sulla guerra in Ucraina, puntando il dito contro le decisioni del governo Draghi, succube, a suo dire, della Nato e degli Usa: «All'escalation di Putin non si risponde con un'altra, seppur diversa, escalation».
C'è una sinistra radicale che vuole la pace ma non si dà pace. La narrazione è unilaterale: ogni guerra è colpa dell'imperialismo (del neoliberismo, nella versione aggiornata), le colpe dell'Europa sono equiparate alla brutale invasione di Putin, il presidente Draghi, in versione «peace & love», dovrebbe trasformarsi in un «partigiano della pace» o in un teorico dell'appeasement , magari promuovere una svolta a «mani nude» contro i carri armati, sventolando le bandiere arcobaleno.
MANIFESTAZIONE PER LA PACE IN UCRAINA
E pazienza se l'Ucraina farà la fine dell'Ungheria e della Cecoslovacchia nel 1956 e nel 1968. De Magistris è in buona compagnia. L'ex deputato Oliviero Diliberto è stato intervistato dalla tv cinese per attaccare la Nato e parlare di «arroganza dell'Occidente». Arroganza di fronte a un invasore così spietato e così incline alle nostalgie imperiali di uno zar di tutte le Russie? Stupisce che l'ex magistrato e l'ex ministro della Giustizia facciano finta di non sapere chi ha violato la legge. Della democrazia.
MANIFESTAZIONE PER LA PACE IN UCRAINA MANIFESTAZIONE PER LA PACE IN UCRAINA