Archiviata l’inchiesta sui presunti fondi russi del caso Metropol.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) April 27, 2023
Adesso aspettiamo le scuse di tanti, e prepariamo le querele per molti.
Estratto da www.lastampa.it
matteo salvini con maglietta no sanzioni alla russia (e dietro savoini)
Gli accordi al centro della trattativa del 18 ottobre 2018 al Hotel moscovita Metropol «erano inequivocabilmente diretti verso l'obiettivo finale di finanziare illecitamente il partito Lega, grazie ai rapporti che Savoini, presidente dell'associazione culturale Lombardia-Russia, aveva saputo tessere con influenti personaggi del mondo politico, economico, culturale russo».
Lo sottolinea la gip di Milano Stefania Donadeo nel decreto di archiviazione dell’inchiesta della Procura di Milano per corruzione internazionale sui presunti fondi russi al Carroccio in cui erano coinvolti oltre Savoini anche l’avvocato Gianluca Meranda e il banchiere Francesco Vannucci.
[…] In questo quadro l’archiviazione dell’ipotesi di corruzione internazionale è dettata «dall’impossibilità di identificare con precisione i soggetti russi coinvolti nelle trattative descritte e le cariche pubbliche rivestite dagli stessi» che, anche alla luce delle modifiche introdotte dalla riforma Cartabia, «non consentono di formulare una ragionevole previsione di condanna». Per la giudice ulteriori indagini non sono poi possibili «a causa della mancata risposta della Russia alla rogatoria già prima dell'inizio della guerra in Ucraina e l'ancora maggiore improbabilità di ottenere una risposta a seguito del conflitto».
[…] «Archiviata l'inchiesta sui presunti fondi russi del caso Metropol. Adesso aspettiamo le scuse di tanti, e prepariamo le querele per molti». È stato il commento su Twitter del leader della Lega e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.
Come era già stato spiegato dalla Procura Salvini non era mai stato indagato nella vicenda in quanto dall’inchiesta «non è stato acquisito alcun elemento indicativo del fatto che egli fosse stato eventualmente messo al corrente del proposito di destinare una quota parte della somma ricavata dalla transazione ai mediatori russi perché remunerassero pubblici ufficiali russi».