“LA BANDANA SFOGGIATA DA BERLUSCONI? C’ERA UN TRAPIANTO DA PROTEGGERE E LUI LO COPRÌ COSÌ” – MATILDE SIMONETTO, CONSULENTE D’IMMAGINE DEL CAV, RIVELA A "OGGI" I RETROSCENA DEI MOMENTI ICONICI DI SILVIO: "USAVAMO DEI FILTRI. MA NIENTE COLLANT SULL’OBIETTIVO DELLA TELECAMERA PER SPIANARE LE RUGHE” – “GLI DICEVAMO DI FRENARE LE FREQUENTAZIONI FEMMINILI MA SOLO SUA MAMMA AVREBBE POTUTO FRENARLO” -  “IL VIDEO DELLA DISCESA IN CAMPO? LO GIRAMMO ALLE 6 DEL MATTINO. L’UNICO DISACCORDO? USAVA TROPPA…”

-

Condividi questo articolo


 

Anticipazione da “Oggi”

 

silvio berlusconi con la bandana silvio berlusconi con la bandana

Matilde Simonetto, detta Mity, dal 1992 al 2010 al fianco di Silvio Berlusconi come consulente d’immagine, parla in esclusiva al settimanale OGGI, in edicola da domani, dopo aver superato molte resistenze: «Ogni aggettivo riferito al Dottore, anche se declinato al superlativo, mi sembra sminuente».

 

C’è lei, per esempio, dietro gli spot della discesa in politica del Cavaliere: le inquadrature, la scrivania, le luci, lo sfondo con la libreria e le foto di famiglia, insomma, la regia e la scenografia, che nel berlusconismo superano per importanza la sceneggiatura. «Li giravamo alle 6 del mattino, perché poi Berlusconi non avrebbe avuto tempo.

IL DISCORSO DI SILVIO BERLUSCONI PER LA DISCESA IN CAMPO IN POLITICA NEL 1994 IL DISCORSO DI SILVIO BERLUSCONI PER LA DISCESA IN CAMPO IN POLITICA NEL 1994

 

Faceva un freddo terribile: il Dottore stava ristrutturando la villa di Macherio, lo studio era stato “sventrato”. Da una parte c’eravamo noi con le sciarpe e i cappellini di lana. Dall’altra lui, splendido in doppiopetto, seduto alla sua scrivania, sorridente, con una luce stupenda, caldissima…

 

Feci razzia delle foto di famiglia, gliele sistemai dietro, alcune le avevo “organizzate” io. Una volta dovetti mandare qualcuno a comprare dei jeans per i bimbi, che avevano solo pantaloni eleganti».

 

E la calza sull’obiettivo della telecamera per spianare le rughe? «Una leggenda. Allora, tra l’altro, non le aveva, le rughe. Usavamo dei filtri, questo sì, e delle luci trattate. Ma niente collant».

 

SILVIO BERLUSCONI MEME SILVIO BERLUSCONI MEME

Unico disaccordo «la cipria anti-lucido, per evitare i riflessi nelle foto o in tv. Per i miei gusti, ne usava un po’ troppa. Si teneva in tasca un piumino secco: appena io mi voltavo, lo tirava fuori e si incipriava, poi lo rimetteva in tasca credendo che io non lo vedessi».

 

E la famosa bandata esibita a Porto Cervo nell’estate del 2004? «Decise lui, forse c’era un trapianto da proteggere, lui lo coprì così. Ero in vacanza a Viareggio, quando vidi le immagini mi prese un colpo».

 

Mity Simonetto aveva già lasciato l’incarico all’epoca dei primi scandali non giudiziari: la D’Addario, la separazione da Veronica Lario, Ruby. «Erano questioni troppo grandi e lontane da me, non avrei saputo gestirle. Se gli ho mai consigliato di frenare le sue frequentazioni femminili? Eravamo in tantissimi a dirglielo. Lui ascoltava tutti, ma nelle decisioni era un uomo solo: soltanto sua madre Rosa avrebbe potuto influire sul suo comportamento, ma aveva già 90 anni».

SILVIO BERLUSCONI SILVIO BERLUSCONI

 

COPERTINA OGGI 22-29 GIUGNO 2023 COPERTINA OGGI 22-29 GIUGNO 2023

SILVIO BERLUSCONI MEME SILVIO BERLUSCONI MEME Silvio Berlusconi parla al popolo PDL Silvio Berlusconi parla al popolo PDL Silvio Berlusconi con Alfano e Schifani Silvio Berlusconi con Alfano e Schifani Silvio Berlusconi lascia la sala Silvio Berlusconi lascia la sala SILVIO BERLUSCONI GIOCATORE DI POKER SILVIO BERLUSCONI GIOCATORE DI POKER PAOLO GUZZANTI - SILVIO LA VITA VERA DI BERLUSCONI PAOLO GUZZANTI - SILVIO LA VITA VERA DI BERLUSCONI

 

BERLUSCONI AL SENATO CON GLI OCCHIALI BERLUSCONI AL SENATO CON GLI OCCHIALI SILVIO BERLUSCONI E SERGIO DE GREGORIO SILVIO BERLUSCONI E SERGIO DE GREGORIO

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...

DAGOREPORT - MELONI MUSK-ERATA - LA POLITICA DELLA PARACULAGGINE: DOPO L'INTERVENTO DI MATTARELLA, PUR DI NON DARE TORTO Ai GRAVISSIMI ATTACCHI DI ELON MUSK ALLA MAGISTRATURA ITALIANA, GIORGIA MELONI FA IL 'CAMALEONTE IN BARILE': "ASCOLTIAMO SEMPRE CON GRANDE RISPETTO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - ATTENZIONE! OVVIAMENTE LA STATISTA DELLA GARBATELLA NON HA IL CORAGGIO DI SOTTOSCRIVERE IN UN COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL GOVERNO TALE IRRIDENTE DICHIARAZIONE NEI CONFRONTI DEL CAPO DELLO STATO. FA CIO' CHE SA FARE MEGLIO: LA DUCETTA FURBETTA. E SULLE AGENZIE STAMPA COME UN GHIGNO BEFFARDO SI LEGGE: “SI APPRENDE DA FONTI DI PALAZZO CHIGI”. MANCO FOSSE UN'INDISCREZIONE TRAPELATA CHISSA' COME - L'ULTIMO RETWEET DI MUSK: "HA RAGIONE GIORGIA MELONI"

DAGOREPORT - I DESTRONZI DE’ NOANTRI, CHE HANNO BRINDATO AL TRIONFO DI TRUMP, SI ACCORGERANNO PRESTO DI AVER FESTEGGIATO UNA VITTORIA DI PIRRO – LA POLITICA ESTERA SARÀ LA DISCRIMINANTE DI QUEL POPULISMO TRUMPIANO (“IO SONO UN POVERO CHE HA FATTO I SOLDI”; CIOÈ: ANCHE TU PUOI FARCELA..) CHE HA SEDOTTO MINORANZE ETNICHE E CLASSE LAVORATRICE: "L’UNIONE EUROPEA SEMBRA COSÌ CARINA, MA CI STA DERUBANDO NEGLI SCAMBI COMMERCIALI E NOI LA DIFENDIAMO CON LA NATO: L'UE DOVREBBE PAGARE QUANTO NOI PER L'UCRAINA" - IL CAMALEONTISMO DELLA PREMIER MELONI, SEMPRE COSÌ PRO-BIDEN E FILO-ZELENSKY, DAVANTI ALLE MOSSE ISOLAZIONISTICHE DEL TRUMPONE (DAZI SULL'EXPORT ITALIANO), CON UN ALLEATO DI GOVERNO TRUMPISSIMO COME SALVINI, VERRÀ MESSO A DURA PROVA: LA DUCETTA ALLE VONGOLE STARÀ CON L’EUROPA DI URSULA O CON L’AMERICA DI "THE DONALD"?