(Teleborsa) - "Con la Cina nuovamente in lockdown e la crisi economica sempre più pesante, è necessario che ogni ipotesi di cessate il fuoco sia accompagnata da una road map che delinei la progressiva sospensione delle sanzioni nei confronti della Russia, abbinata a misure per il rafforzamento della fiducia tra le parti impegnate nel confronto militare in Ucraina. Bisogna evitare una catastrofe economica". Lo afferma Marco Carnelos, ceo di MC Geopolicy ed ex ambasciatore dell’Italia in Iraq e già consigliere di tre presidenti del Consiglio.
"Nel corso del World Economic Forum a Davos, il direttore esecutivo del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva, ha annunciato che il conflitto in Ucraina sta sottoponendo l’economia globale al test più importante dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Una previsione condivisibile – ha aggiunto Carnelos – e i segnali sono tanti.
L’inflazione tornata a livelli di quaranta anni fa, la crisi nelle catene di approvvigionamento, in particolare quella energetica e quella alimentare, stanno determinando seri rischi di una contrazione economica globale ed un’incertezza generalizzata sulle prospettive future. La situazione è aggravata anche dal rigido lockdown che la Cina ha decretato a causa della nuova ondata di Covid. Una situazione difficilissima, che è riflessa anche dalla borsa con perdite medie intorno al 20% negli ultimi mesi".
Secondo Carnelos, l'attuale crisi economica è causata "sia dal conflitto in Ucraina che dalle conseguenze delle sanzioni adottate per punire la Russia". A tal proposito, l'esperto diplomatico lancia un'accusa: "Forse la portata delle sanzioni è stata sottovalutata. Essendo la Russia tra i principali esportatori di materie prime al mondo, è lecito chiedersi se l’adozione di tali sanzioni sia stata accompagnata da modelli economici in grado di simularne l’effettivo impatto globale e, soprattutto, se non fosse possibile calibrarle meglio".
Ora, per evitare ulteriori problematiche dal punto di vista economico, secondo Marco Carnelos c'è una sola strada da percorrere: "Appare ora prioritario ristabilire l’ottimismo negli operatori economici e avviare un’inversione di tendenza nelle loro aspettative future, che spesso hanno la stessa importanza dei dati reali".