Paolo Bracalini per “il Giornale”
Ma Di Battista che fa? Il nome dell' ex deputato-viaggiatore viene sempre invocato quando nel M5s le cose si mettono male, quindi molto spesso. Sarà lui il salvatore del Movimento? Il garante del ritorno alle origini dopo la stagione infausta del M5s di Palazzo e delle alleanze con i partiti? Con la sconfessione ricevuta da Di Maio nel voto sulle regionali sulla piattaforma Rousseau, si torna a parlare di Di Battista come prossimo successore alla leadership ormai in crisi.
Una soluzione che lo stesso Di Maio preferirebbe rispetto all' Opa di Conte sul M5s, operazione che porterebbe il movimento a diventare un satellite del Pd. Sì ma il diretto interessato, Di Battista, cosa vuole fare? Il problema è che il ragazzo con lo zaino in spalla e la passione per il Terzo Mondo non ha nessuna voglia di fare il leader di partito. Non a caso nel M5s lo hanno soprannominato «Sommergibile», per la capacità di inabissarsi quando le acque diventano agitate.
ALESSANDRO DI BATTISTA E LUIGI DI MAIO
I suoi progetti sarebbero altri. Dopo il viaggio in Sudamerica con la moglie Sahra e il figlio Andrea, all' inizio di novembre Di Battista è partito per l' Iran con l' intenzione di starci un mese e mezzo e ricavarne materiale per un altro libro. Il suo soggiorno a Teheran è stato però interrotto dal lutto famigliare che lo ha riportato a Roma. Ma con l' impegno di riprendere il lavoro extrapolitico.
VITTORIO DI BATTISTA COMMENTA IL SERVIZIO DE 'LE IENE' SU ANTONIO DI MAIO
Non avendo più il ricco stipendio della Camera, gli tocca guadagnarsi da vivere. «Torno dove? È ovvio che come tutti debba lavorare, poi dirò la mia quando lo reputerò giusto ma ho progetti da portare avanti non essendo pagato con denaro pubblico» risposto ad una sua fan che sui social lo incitava a «tornare» per rimettere sulla retta via il M5s finito a braccetto con il Pd.
Svolta che lui non condivide, ma neppure contesta apertamente. Il «sommergibile», appunto.Eppure molti delusi del Movimento guardano a lui come ad un punto di riferimento.
Ormai Di Maio è messo apertamente in discussione: «La sua è una leadership ormai senza lucidità e alla fine dei suoi giorni e delle sue ore. Il sondaggio su Emilia Romagna e Calabria a noi è sembrato un segnale di enorme debolezza, si vuole nascondere dietro una decisione presa dall' alto e a cui attribuire eventuali effetti negativi. Il Movimento va riorganizzato dal basso, non dall' alto» dice il senatore Mario Giarrusso.
LUIGI DI MAIO ALESSANDRO DI BATTISTA BY LUGHINO
E quando si parla di basso l' uomo giusto è Di Battista. Il quale però è tornato a inabissarsi, defilandosi dal feroce dibattito interno al Movimento. In compenso parla suo padre, Vittorio Di Battista, sempre molto loquace e polemico sui social. Polemico verso gli attuali vertici del M5s in particolare. Prima con questo monito: «Chi ha le palle vada avanti, alla faccia di chi le ha perdute in qualche palazzo...». Poi, dopo la vittoria su Rousseau, con questa riflessione altrettanto pacata: «Ricominciamo da noi chiedendo la fine del governo al primo no dei cialtroni sinistronzi. Forza, popolo stellato. Siamo meno di prima ma più forti, più determinati e più incazzati».
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