Maria Berlinguer per “la Stampa”
Ho visto un post sui social di Fratelli d'Italia che dettagliava le cosiddette "devianze" di Giorgia Meloni in una serie di voci che non avevano niente a che vedere tra loro e che soprattutto non avevano niente a che vedere con la devianza: definire devianza l'autolesionismo, un fenomeno drammatico che dopo la pandemia ha colpito moltissimi adolescenti e tantissime famiglie, è un abominio». Filippo Sensi, ex portavoce di Renzi e Gentiloni, premette di parlare anche come promotore del bonus psicologo.
In che senso?
«Non capisco come si possa definire l'obesità una devianza, quando a volte è legata a comportamenti alimentari e altre volte è invece un disturbo di salute. Non mi è sembrato solo uno scivolone ma qualcosa di più grave.
Cosa significa parlare di italiani sani? Non voglio polemizzare con Giorgia Meloni. Non mi piace l'idea degli italiani sani contrapposti agli italiani devianti. Spesso queste devianze sono dei disturbi, delle malattie, non ci siamo proprio.
Mi preoccupa molto l'idea di una presunta normalità contrapposta all'idea di devianza.
Nel post di Fratelli d'Italia si mettono obesità, anoressia e autolesionismo insieme a tabagismo e l'alcolismo, francamente mi sembra non solo intollerabile ma addirittura un insulto nei confronti di chi vive in prima persona, sulla propria pelle, una di queste condizioni».
IL TWEET DI FRATELLI DITALIA - ANORESSIA E OBESITA TRA LE DEVIANZE GIOVANILI
Tutte questioni aggravate dalla pandemia.
«La parola devianza è profondamente inquietante. Secondo Fratelli d'Italia il deviante sarebbe uno che devia volontariamente non so rispetto a quale retta via, come se fosse una scelta deliberata il comportarsi in maniera rischiosa o in maniera da mettere a repentaglio il buon ordine sociale.
Non capisco che cosa possa entrarci questo con un ragazzino che nasconde sotto la felpa il fatto di essersi tagliato con le forbici le braccia perché magari non ce la fa più o che ha tendenze suicide.
Abbiamo fatto un lavoro molto serio su questo in Parlamento con il bonus psicologo, in particolare per dare una mano e sostenere l'aiuto alle famiglie e alle persone più esposte dopo questi anni di pandemia. Tutti i gruppi parlamentari lo hanno sostenuto, compreso Fratelli d'Italia.
Pensare che siccome siamo in campagna elettorale quello sforzo unitario debba svanire e constatare che oggi non vale più la consapevolezza dell'importanza di affrontare la salute mentale come una priorità condivisa è una sconfessione del lavoro fatto insieme».
Il bonus vale solo per gli adolescenti?
«Il sostegno non riguarda solo i ragazzi e il governo nel decreto aiuti lo ha esteso, perché disagi come ansia e depressione non riguardano solo i minori.
Si era trovata una coralità sul fatto che la salute mentale fosse una priorità».
Considera questo solo uno scivolone?
«Qualcosa di più. Tutta la campagna di Meloni è stata finora rivolta a dire "Siamo pronti". Siamo affidabili, siamo una destra credibile, contemporanea, non siamo più quelli che descrivono gli avversari. Ma il punto è quali parole scegli, quali messaggi veicoli. Mi sembra che in queste ore i messaggi di Fratelli d'Italia contraddicano quella loro narrativa e rispondano a riflessi condizionati antichi, che sono quelli tradizionali della destra».-
GIORGIA MELONI E LE DEVIANZE filippo sensi