(ANSA) - "Un gruppo di quindici stati membri è favorevole all'idea proposta dall'Italia d'istituire un 'corridoio dinamico del prezzo', ovvero un tetto al prezzo del gas modulabile intorno ai livelli reali di domanda e offerta.
Una minoranza di stati membri tra cui Germania e Paesi Bassi si oppone a questa misura perché teme possa limitare i flussi di gas verso l'Ue. Nel pacchetto di proposte della commissione europea pubblicata il 18/10 compare finalmente il riferimento al 'corridoio dinamico dei prezzi del gas'. E' essenziale che questo riferimento sia da subito reso operativo". Lo riporta la relazione del premier Mario Draghi.
sergio mattarella mario draghi
È essenziale che questo riferimento sia da subito reso operativo, per la Commissione Europea e per gli Stati Membri", spiega Draghi nella relazione trasmessa alle Camere. Draghi ricorda che la Commissione continua a considerare prioritari per contenere il prezzo del gas il rafforzamento della sicurezza degli approvvigionamenti, la promozione degli acquisti congiunti, lo sviluppo delle rinnovabili e delle infrastrutture, e propone, inoltre, misure di medio-lungo termine rivolte ai mercati energetici: lo sviluppo di un "benchmark" di riferimento alternativo al TTF, maggiore trasparenza nei mercati energetici, interventi di decoupling che comunque non saranno attuabili nell'immediato. Infine, ricorda ancora il presidente del Consiglio, la Comunicazione adottata il 18 ottobre dal Collegio dei Commissari sostiene la necessità di agire direttamente sui prezzi del gas, e indica l'opportunità di istituire un meccanismo di mitigazione dei prezzi sull'indice TTF.
"La discussione sull'Energia sarà collegata a quella sulle "Questioni economiche", per via dell'impatto dei prezzi dell'energia sulle famiglie e sulle imprese. Insieme al "corridoio dinamico del prezzo", l'Italia sostiene l'istituzione di un nuovo strumento europeo, ispirato al modello "SURE", che consenta agli Stati Membri di aiutare famiglie e imprese a costi agevolati, finanziandosi tramite prestiti europei.
La proposta italiana, appoggiata dalla Francia, garantirebbe inoltre il mantenimento di pari condizioni all'interno del mercato unico, che rischia di essere distorto in presenza di sussidi diversi fra Paesi", dice Draghi.
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