(AGI) - "Una strategia schizofrenica". Fonti parlamentari del Movimento 5 stelle non nascondono il disorientamento per come si stanno mettendo le cose sulla partita dell'elezione del Presidente della Repubblica.
Perche' se da una parte il leader Giuseppe Conte ha stretto un "patto di consultazione" con gli alleati (o presunti tali) Enrico Letta e Roberto Speranza, dall'altra lo stesso vertice dei 5 stelle sembra muoversi a tentoni, e' il ragionamento. Prima con l'apertura ad un candidato di centrodestra del vice presidente del Movimento, Michele Gubitosa (molto vicino all'ex premier).
Poi, con l'appello che starebbe preparando lo stesso leader Giuseppe Conte per mandare una donna al Quirinale. Il vice presidente del M5s, appena una settimana fa, aveva infatti spiegato che "per il M5s, se si parla di figure di alto profilo politico e istituzionale, non ci sono pregiudizi. Non mettiamo veti e non siamo prevenuti, lo specifico affinche' nessuno pensi di utilizzarci come scusa per dire no a qualcuno". Una formula che lascia socchiusa la porta al centrodestra, e' l'analisi.
A mettere insieme l'appello al dialogo e quello per una donna al Quirinale e' oggi il capogruppo M5s alla Camera, Davide Crippa: "I tempi sono maturi" per vedere una donna sul Colle piu' alto. "Cio' che mi preme, pero', e' la statura istituzionale, l'autorevolezza e la forte leadership di fronte alle cancellerie europee", aggiunge Crippa.
Una strategia che un parlamentare M5s non esita a difenire "schizofrenica: prima si stringe un patto con Pd e Leu e poi ci si smarca? Cosi' si rischia l'isolamento", e' il tmore. Ma un certo disappunto serpeggia ogni giorno di piu' anche tra le fila parlamentari del Pd. "
Siamo stupiti", dice una fonte dem alla Camera: "non si riesce a capire qual e' la portata reale di queste uscite, al di la' di qualche titolo di giornale. Sia nei 5 Stelle che in casa nostra c'e' perplessita' rispetto a questo modo di muoversi.
Da una parte bisogna muoversi uniti nel centrosinistra, dall'altra bisogna trovare un metodo nella maggioranza". Una linea che emerge anche dalle parole della capogruppo Pd al Senato, Simona Malpezzi: "Per la Presidenza della Repubblica prima di un nome serve un metodo".
"Mai come adesso il Paese ha bisogno di una figura condivisa che rappresenti tutti gli italiani con un profilo autorevole, europeista, garante della Costituzione. Non puo' essere espressione di una parte", sottolinea la presidente dei senatori Pd.
davide crippa sconvolto mentre parla conte