Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco e Fabio Tonacci per www.repubblica.it
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Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi entra suo malgrado nel caso Uss. E adesso le opposizioni pretendono che il titolare del Viminale riferisca in Parlamento e chiarisca i punti poco chiari della vicenda.
A trascinarlo in questa vicenda è il collega di governo Carlo Nordio, che nell’informativa di ieri alla Camera ha sottolineato più volte che le due note del Dipartimento di Giustizia americano segnalanti la pericolosità del ricercato russo e l’alto rischio di fuga sono state condivise anche con il ministero dell’Interno, attraverso la divisione Interpol.
Anche perché, a quanto risulta a Repubblica, il ministro, con una lettera al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir), aveva escluso di essere stato informato sui pericoli connessi alla detenzione ai domiciliari di Artem Uss, figlio dell’oligarca Alexander Uss noto per essere molto vicino a Putin.
“Nordio chiama in causa, a più riprese, il ministero dell’Interno di fronte al Parlamento”, ragiona il senatore Enrico Borghi del Pd e membro del Copasir. “Ciò da un lato certifica che nel governo di fronte a una figuraccia internazionale si è innescato uno scaricabarile imbarazzante, e dall’altro sottrae i vertici del Viminale dalla condizione pilatesca nella quale si sono accomodati. Alla luce di ciò è indispensabile che Piantedosi riferisca in Parlamento e auspico una iniziativa congiunta di tutti i gruppi di opposizione in tal senso”.
Anche Benedetto Della Vedova, che ieri a Montecitorio ha replicato all’informativa di Nordio, ritiene doveroso che Piantedosi spieghi perché, se il ministero dell’Interno era a conoscenza della caratura criminale e delle risorse a disposizione di Uss, non abbia disposto una qualche sorveglianza domiciliare presso l’appartamento di Basiglio per impedirgli di scappare e tornare a Mosca, come ha fatto il 22 marzo scorso, il giorno dopo aver saputo che sarebbe stato estradato negli Stati Uniti.
IL BRACCIALETTO - LA FUGA DI ARTEM USS VISTA DA GIANNELLI
“Nella nostra interrogazione del 6 aprile - ricorda il deputato di +Europa - interpellavamo Nordio ma anche e soprattutto Piantedosi. E ieri il Guardasigilli lo ha ripetutamente chiamato in causa. Lo scaricabarile da parte del Governo è inaccettabile. Nordio ha passato il cerino a Piantedosi. Bene, venga Piantedosi in aula a rispondere alla nostra interrogazione. Oppure venga la premier Meloni”. […]
LA VERA FOTO DI ARTEM USS LA STRUTTURA DOVE ARTEM USS ERA AI DOMICILIARI ARTEM USS NEL 2011