Estratto da repubblica.it
Nello Musumeci sfida i sindaci dell'Emilia-Romagna, rispedisce al mittente le richieste di risposte immediate dal governo e risponde beffardo: "Non siamo un bancomat". Parole che scatenano l'ira e le proteste del Pd, oltre che degli amministratori locali. Musumeci, che ha la delega alla Protezione civile, le aveva pronunciate ieri, durante l'incontro con il governatore dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e i sindaci dei territori alluvionati, per respingere le richieste di fondi per l'emergenza. E le ha ribadite oggi, suscitando l'indignazione dell'opposizione e l'accusa di "arroganza".
Musumeci: "Il governo non è un bancomat"
A RaiNews24 Musumeci ha rivendicato di aver detto nel corso del tavolo permanente per la gestione dell'emergenza sulla alluvione in Emilia-Romagna, insediato a Palazzo Chigi, "che il governo non è un bancomat. Questa frase - ha sottolineato - l'avrebbe dovuta dire anche qualcuno dieci anni fa se volevamo evitare la condizione in cui ci troviamo in Italia in tema di sicurezza del territorio". E ha aggiunto: "Il tavolo è nato per essere un coordinamento, che significa confrontarsi sui criteri e sulle priorità. Invece qualcuno ha pensato che la riunione dovesse servire soltanto per portare l'elenco delle spese e riscuotere. Il principio non è questo".
Il Pd: "Arroganza inaccettabile"
sergio mattarella visita le zone colpite dall alluvione in emilia romagna con stefano bonaccini
"L'arroganza espressa da Musumeci è intollerabile", attacca Francesco Boccia, capogruppo del Pd in Senato. "Nei primi giorni dopo l'alluvione - ricorda - il governo è andato in Emilia Romagna a fare passerelle con gli stivali nel fango. Ora è passato più di un mese, ma manca ancora il nome del commissario alla ricostruzione e soprattutto mancano le risorse annunciate. Dei famosi due miliardi del decreto ci sono solo qualche centinaio di milioni di risorse fresche". Per Boccia, quindi, "è inaccettabile che il governo giochi a braccio di ferro con le istituzioni locali, per meri interessi politici, speculando sulla pelle di imprese e cittadini emiliani. Servono immediatamente risorse per chiudere la fase emergenziale e avviare la ricostruzione".
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A puntare il dito contro il ministro è anche Pierluigi Bersani, da poco rientrato nel Pd. "Ma chi crede di essere questo ministro Musumeci? Pensa davvero di poter spiegare con arroganza ai romagnoli come si fanno le cose?", polemizza su Twitter.
sergio mattarella stefano bonaccini in emilia romagna giorgia meloni ursula von der leyen stefano bonaccini nello musumeci al tg2