1. ROCCELLA: 'LA MATERNITÀ SURROGATA HA CONNOTAZIONI RAZZISTE'
Da www.ansa.it
eugenia roccella foto di bacco (3)
"Nella maternità surrogata ci sono due donne: una dà gli ovociti, l'altra è il vero utero in affitto che deve avere altri requisiti come aver già partorito ed essere in buona salute. Si sceglie chi dà l'ovocita attraverso una sorta di selezione della razza - la donna deve essere alta, bella, bionda, generalmente è dell'Est - l'ovocita di una donna nera costa molto meno di una donna bianca, con connotazioni evidentemente razziste. Il costo dell'operazione è molto alto ma alle donne va una cifra relativa". Così il ministro della Famiglia Eugenia Roccella in a Zona Bianca Su Rete 4.
"Sono convinta che i genitori omossessuali possono essere ottimi genitori, il punto non è questo. Il problema è come è arrivato quel figlio e il fatto che genitori dello stesso sesso, uomini in particolare, devono ricorrere a certe pratiche, in particolare all'utero in affitto.
Oggi si parla dei bambini per non parlare dell'utero in affitto. In realtà già oggi è reato l'utero in affitto e lo è anche la propaganda dell'utero in affitto ma non sono mai stati perseguiti. Così si va all'estero dove si affitta l'utero di una donna povera, tornando poi in Italia e chiedendo la trascrizione automatica del bambino.
C'è la trascrizione per il padre biologico, per il secondo genitore la Corte di cassazione ha indicato un percorso, l'adozione nei casi particolari, per la maggior tutela del bambino e per la verifica del rapporto affettivo".
Lo ha detto il ministro della Famiglia Eugenia Roccella ospite di Zona Bianca condotto da Giuseppe Brindisi, in prima serata su Retequattro. Oltre 250 coppie italiane ogni anno ricorrono alla maternità surrogata. "Ora hanno la sicurezza di non essere perseguite - ha aggiunto il ministro - ma ci dovrebbe essere più consapevolezza di cosa si va a fare sfruttando una donna bisognosa, è una questione di mercato, basta guardare su internet per vedere di cosa si tratta".
«È UNA PRATICA RAZZISTA FINORA TROPPA TOLLERANZA»
eugenia roccella foto di bacco (4)
Estratto dell’articolo di Pietro Piovani per “il Messaggero”
Per Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, fino a oggi c'è stata troppa tolleranza di fronte al fenomeno della maternità surrogata. Che in Italia «è un reato, ma non viene perseguito».
Da Parigi arriva una notizia che - a suo giudizio - dovrebbe essere sufficiente a smentire tante polemiche italiane: con una risoluzione il Senato francese ha respinto il cosiddetto "certificato di filiazione europeo". Ovvero quel regolamento che obbligherebbe a riconoscere automaticamente come genitori di un bambino chi ha acquisito lo status di genitore in qualunque altro Paese europeo. È insomma un voto analogo a quello del Senato italiano, contro cui tante contestazioni sono state sollevate in questi giorni.
«Sul voto del Senato francese - dice Roccella - dovrebbe esserci un'attenzione almeno pari alle polemiche pretestuose che ci sono state dopo il voto parlamentare italiano. […] Dopo la pronuncia del nostro Senato si era parlato di un'Italia retrograda e lontana dall'Europa. Ora mi aspetterei non dico un mea culpa, ma quantomeno una discussione meno strumentale e con meno falsità».
MEN HAVING BABIES - LA FIERA DELL'UTERO IN AFFITTO 1
Alcuni sindaci, a cominciare da Gualtieri a Roma, dichiarano che continueranno a trascrivere i certificati di nascita dei bambini nati all'estero con genitori omosessuali. Pensa che ci sia bisogno di un chiarimento legislativo, per evitare situazioni confuse?
«Le leggi in Italia ci sono e sono chiare. E, come hanno spiegato recenti sentenze ai massimi livelli della giurisdizione italiana, non comportano per i bambini la negazione di alcun diritto. Anzi, l'ultima sentenza della Cassazione in materia, afferma con chiarezza che la richiesta della trascrizione automatica non tutela il migliore interesse del bambino, ma solo quello dell'adulto, il partner del genitore biologico. Ritengo che i sindaci sappiano tutto questo, e mi aspetto che chi ha responsabilità politiche e amministrative rispetti la legge e le sentenze».
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Ci sono agenzie straniere, americane o di altri Paesi, che vengono clandestinamente in Italia a offrire alle coppie (in grande maggioranza eterosessuali) il servizio di maternità surrogata, una pratica vietata dalle nostre leggi: farete qualcosa per contrastare il fenomeno?
«Innanzi tutto ricordo che in Italia non è vietato soltanto l'utero in affitto, ma anche la sua propaganda. Anche chi offre questo tipo di "servizi", dunque, nel nostro Paese commette un illecito penale. Peccato che da quando questo reato è stato introdotto nel nostro ordinamento, non sia mai stato realmente perseguito […]».
[…] Dall'opposizione arriva una proposta di legge che ammette la maternità surrogata all'interno di vincoli molto stretti per evitare che diventi una pratica commerciale: il governo esclude qualsiasi apertura in questa direzione?
«Temo che chi dice queste cose voglia solo aprire una breccia nel divieto. L'utero in affitto è a tutti gli effetti una pratica commerciale: ci sono fiere internazionali, cataloghi per scegliere l'ovocita in base ai caratteri genetici (non è razzismo questo?), criteri diversi per scegliere la donna che dovrà portare in grembo il bambino.
Alcuni, per camuffare questa orrenda realtà, parlano di rimborso spese invece che di compenso. Ma la sostanza non cambia: si tratta di un commercio della maternità, che umilia le donne e priva i bambini - questo si! - di diritti fondamentali, cancellando un genitore biologico.» […]
MEN HAVING BABIES - LA FIERA DELL'UTERO IN AFFITTO utero in affitto 2
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