Concetto Vecchio per “la Repubblica”
Ieri il blog di Beppe Grillo ha ribattezzato Nicola Zingaretti " Er Zeppola". Non trovando argomenti politici con cui smontarlo il nostro ha usato la clava per sottolineare un difetto di pronuncia del segretario Pd. Insultare l' avversario, irriderlo, fu il piatto forte del Grillo dei tempi del Vaffa: Berlusconi psiconano, Bersani Gargamella, Monti Rigor Montis. Ma sono passati dieci anni e oggi al potere c' è Luigi Di Maio.
Ripetiamolo ancora una volta: insultare un politico per un difetto fisico è roba di destra, una tecnica perfezionata dai salvati del Ventennio nei loro giornali del Dopoguerra e, in tv, nel varietà del Bagaglino. Inoltre l' intervista che Fabio Fazio avrebbe fatto al leader sarebbe stata «oleosa» , e «senza nessuna traccia di contradditorio». Anche Fazio viene fregiato di un insulto, «il futuro Chi striscia non inciampa» . Lo si può criticare, naturalmente, e il suo stile può non piacere, ma Fazio intervista tutti con lo stesso riguardo: anche i capi del M5S.
Zingaretti, scrive il blog, avrebbe parlato con un «linguaggio Frankenstein» , ovvero l'assemblaggio "di una quantità e varietà di automatismi lessicali (forma estrema dei luoghi comuni) tenuti insieme, sacrificando congiuntivi, distinzioni di genere, da smarrimenti del soggetto e complemento oggetto trasformati in saponette inafferrabili, insomma agrammatismi vari che ci pongono di fronte ad una fenomenologia nuova». Provate a rileggere questa frase. Aiuto! Il calo nei sondaggi genera mostri.