Da corriere.it
Il gruppo dei 7 grandi della Terra, riunito in videoconferenza anche per commemorare la fine della Seconda guerra mondiale, ha stabilito di voler applicare sanzioni più dure contro i parenti di Putin.
In una nota diffusa dal vertice si legge anche che per i 7 big l'aggressione di Putin all'Ucraina è «un'onta sulla Russia e agli storici sacrifici del suo popolo. La Russia ha violato l'ordine internazionale basato sulle regole, in particolare la Carta delle nazioni Unite, concepita dopo la Seconda guerra mondiale per risparmiare alle successive generazioni la piaga della guerra». E ancora: «Restiamo uniti nella nostra determinazione perché Putin non vinca la guerra in Ucraina».
Ore 18:36 - Zelensky al G7: l'obiettivo è il completo ritiro dei russi
«Il presidente ucraino Zelensky ha sottolineato la ferma determinazione dell'Ucraina a proteggere la propria sovranità e integrità territoriale. Ha affermato che l'obiettivo finale dell'Ucraina è garantire il pieno ritiro delle forze russe dall'intero territorio dell'Ucraina e garantire la sua capacità di proteggersi in futuro, ringraziando i membri del G7 per il loro sostegno». Lo si legge nella dichiarazione finale del G7 dopo il summit in videoconferenza.
Ore 18:18 - Casa Bianca: sanzioni a media russi e dirigenti Gazprombank
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Gli Stati Uniti hanno annunciato nuove sanzioni contro tre stazioni tv russe e dirigenti di Gazprombank e hanno vietato agli americani di fornire servizi alle imprese russe, secondo quanto riferisce la Casa Bianca. Sono le ultime misure varate contro l'invasione russa dell'Ucraina.
Ore 18:06 - Scholz: non porteremo la Nato in guerra
«Non prenderemo alcuna decisione che porti la Nato in guerra. Questo resta». Lo dice il cancelliere tedesco Olaf Scholz, nel discorso alla nazione che sarà trasmesso stasera in tv, secondo il testo diramato dalla cancelleria. «Il fatto che non ci debba essere più una guerra mondiale, e certamente non una guerra fra potenze nucleari, anche questo è un insegnamento dell'8 maggio», ha aggiunto con riferimento alla commemorazione della capitolazione tedesca nella Secondo guerra mondiale.
ALTRA FUMATA NERA SUL PETROLIO
Da open.online
Un’altra fumata nera per l’embargo sul petrolio russo dal Coreper, il Consiglio dei Rappresentanti Permanenti dell’Ue. Secondo fonti interne, sarebbero stati fatti progressi importanti sulla maggioranza delle misure, ma ancora ci sarebbero dubbi su come garantire gli approvvigionamenti e su come attuare la riconversione strutturale degli impianti. Per l’embargo al petrolio di Mosca, dunque, si dovrà ancora attendere.
Già oggi era filtrata l’ipotesi che l’Unione potesse aspettare la parata del 9 maggio a Mosca per introdurre nuove sanzioni. Gli Stati membri hanno già raggiunto un accordo di massima sull’embargo al petrolio di Mosca, ma il nodo che rimane da risolvere è che alcuni Paesi hanno dichiarato che non riuscirebbero a dire addio al greggio russo nei tempi – da sei mesi a un anno – previsti dall’Ue. Per Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca e Bulgaria potrebbe essere prevista una deroga al 2024 o addirittura al 2025. In caso contrario, questi Stati senza sbocco sul mare minacciano il veto alla manovra.
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