“ORA SARÀ ISSATO SUGLI ALTARI, MA GLIENE HANNO COMBINATE DI TUTTI I COLORI PER STENDERLO” – ANCHE IL BURBERO VITTORIO FELTRI SI COMMUOVE DI FRONTE ALLA MORTE DI SILVIO BERLUSCONI: “MI HA FATTO DIVENTARE RICCO E IO NON POSSO CHE ESSERGLI ETERNAMENTE GRATO. UN GRANDISSIMO UOMO, COME NON NE AVEVO MAI CONOSCIUTO UNO UGUALE E COME MAI NE CONOSCERÒ UN ALTRO” – PREVITI: “AVEVAMO ANCORA TANTO BISOGNO DI LUI…”

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1. BERLUSCONI: FELTRI, 'ORA SARA' ISSATO SUGLI ALTARI, MA GLIENE HANNO FATTE DI TUTTI I COLORI'

FELTRI BERLUSCONI 1 FELTRI BERLUSCONI 1

(Adnkronos) - ''Adesso finalmente Berlusconi sarà issato sugli altari: uno per diventare simpatico a tutti deve morire. Ma in vita gliene hanno combinato di tutti i colori per stenderlo''. Sono le prima parole all'Adnkronos di un commosso Vittorio Feltri, che esprime il suo cordoglio e offre un dettagliato ricordo di Silvio Berlusconi. ''Protagonista di questo assalto è stata la magistratura, che è riuscita a condannarlo per reati che non poteva aver commesso perché si era dimesso da tutte le società'', sottolinea Feltri.

 

montanelli berlusconi montanelli berlusconi

Che ripercorre la vita del fondatore e leader di Forza Italia: Berlusconi è stato uno degli uomini più importanti di questo Paese, è riuscito dove nessuno era riuscito. Ha costruito a Milano 2, poi si è dedicato alle tv private, che non c'erano ed è riuscito a fare una concorrenza spietata alla Rai. Ha fondato una banca, Mediolanum, che è una delle più importanti d'Europa, si è buttato nel calcio dove è il presidente mondiale che ha vinto di più ed è riuscito a compiere miracoli anche in un campo che non era il suo. Ha vinto le elezioni dopo tre mesi di campagna elettorale e da allora è sempre riuscito ad andare avanti''.

 

BERLUSCONI E FELTRI A L ARIA CHE TIRA DI MYRTA MERLINO BERLUSCONI E FELTRI A L ARIA CHE TIRA DI MYRTA MERLINO

Poi Feltri entra nel suo rapporto personale con Berlusconi: ''Io non lo ricorderò tanto come politico ma come editore. È stato lui ad assumermi al Giornale dopo l'uscita di Montanelli, e siccome mi è andata di lusso, nel senso che quel giornale, che vendeva 115mila copie, l'ho portato a 156mila copie, la cosa lo aveva esaltato e mi premiò regalandomi il 7% dell'azienda. Mi ha fatto diventare ricco e io non posso che essergli eternamente grato''.

 

Recentemente, ricorda ancora Feltri, ''ci eravamo sentiti al telefono e lui aveva un modo un po' sfottente con cui mi chiamava, che era 'numero uno', a me che non sono neanche il numero 'cento'. Aveva una cordialità addirittura eccessiva nei miei confronti e non posso che ricordarlo come un grandissimo uomo, come non ne avevo mai conosciuto uno uguale e come mai ne conoscerò un altro. Davanti alla morte di Berlusconi sono commosso''.

 

previti berlusconi previti berlusconi

2. IL DOLORE DI PREVITI, L'ITALIA AVEVA ANCORA BISOGNO DI SILVIO

(ANSA) - "Raccontare Berlusconi sarebbe cosa molto lunga, fare una sintesi significa concentrarsi sulle cose straordinarie che lui ha fatto e che sono tante, nei due settori che muovono il mondo: l'economia, attraverso le sue iniziative imprenditoriali, e la politica, che in Italia è sempre l'arma e la debolezza del nostro Paese".

 

Così Cesare Previti, ex ministro della Difesa ed ex legale di fiducia di Silvio Berlusconi, ha ricordato l'ex premier intervenendo all'edizione straordinaria del Tg1. "La figura di Silvio - ha aggiunto con voce commossa - è una figura che su due secoli ha spiegato al mondo quello che è giusto e quello che è sbagliato.

 

previti berlusconi hp previti berlusconi hp

Ha tentato di muovere a fondo il sistema Italia, e in buona parte ci è riuscito. Credo che in seguito Meloni sarà forse risolutiva per la modernizzazione e le sorti del nostro Paese, e tutto questo lo dobbiamo a Berlusconi che veramente ha dato una traccia indelebile della sua presenza sempre in positivo: sempre creativo, sempre all'altezza del migliore dei giudizi, naturalmente combattuto dalla mediocrità imperante in Italia, come in tutti i Paesi del mondo. Quindi la morte di Berlusconi veramente segna un fatto dolorosissimo, non solo per la famiglia, per gli amici ma soprattutto per il nostro Paese. Ne avevamo ancora tanto bisogno".

 

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