Estratti da open.online
Alle prossime elezioni comunali di giugno il centrodestra sogna il colpaccio a Firenze, in quella che è sempre stata una roccaforte della sinistra. Diversi i fattori che rendono l’impresa possibile. Prima di tutto, la coalizione è unita: Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega hanno le idee chiare e il nome in tasca. Secondo: il candidato che dovrebbe essere annunciato nelle prossime settimane è un nome noto in città e potrebbe essere appetibile anche per un pezzo dell’elettorato avversario.
Terzo: se la sfida si dovesse trascinare al ballottaggio, Italia Viva di Matteo Renzi – che qui è stato sindaco nel 2009 – potrebbe decidere di far confluire i propri voti proprio verso il centrodestra. Ma chi ha intenzione di presentare alle comunali la coalizione di governo? Il nome circolato in questi giorni, e non proprio una sorpresa, è quello dell’ex direttore della Galleria degli Uffizi Eike Schmidt.
Il tedesco, naturalizzato italiano, ha ottenuto la cittadinanza lo scorso novembre e all’Italia è legato sia per il percorso di studi che per ragioni familiari, avendo sposato la storica dell’arte Roberta Bartoli. Schmidt ha l’appoggio di tutti i vertici locali di Fi, FdI e Lega, e ha la stima del responsabile nazionale dell’organizzazione di FdI Donzelli e del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che lo ha nominato – dopo 8 anni agli Uffizi – al Museo e Real Bosco di Capodimonte.
Se il centrodestra ha le idee chiare, lo schieramento avverso deve già affrontare parecchie grana. La candidata scelta dal Pd è l’assessora comunale al Welfare Sara Funaro, ma non è un nome che riunisce tutto il campo opposto alle destre. In polemica con la decisione del Pd di non convocare le primarie, Italia Viva sosterrà la vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi. Per la stessa ragione, tra gli sfidanti c’è anche l’ex assessore all’Urbanistica dem, Cecilia Del Re, che ha fondato Firenze democratica, destinato a trasformarsi in una lista civica. Il M5s per ora rimane a guardare e monitora l’Associazione 11 Agosto del professor Tomaso Montanari.
Ma che Schmidt sia un candidato temibile, lo si capisce anche dalle parole di Funaro, in campagna elettorale da tre mesi, che già lo coinvolge nella sfida. «Quando ufficializzeranno, se ufficializzeranno, ci sarà modo di confrontarsi su tante questioni», ha affermato a un evento insieme alla segretaria Elly Schlein, «faccio un esempio concreto: noi nei musei comunali abbiamo fatto un passo avanti importantissimo applicando il contratto di Federculture, quindi applicando il salario minimo per i lavoratori: mi risulta che agli Uffizi questo non sia stato fatto. Intanto gli regalo una mappa della città, così inizierà a conoscere la periferia».