Estratto dell’articolo di EMANUELE LAURIA per la Repubblica
E Salvini ha deciso di giocarlo all'attacco, l'ultimo scampolo di campagna. Difende il suo spin doctor («Quello che gli sta capitando non lo augurerei al mio peggior nemico») ma ribadisce la linea dura nei confronti di coloro che maneggiano stupefacenti: «Chi spaccia droga è un delinquente, chi la usa è un cretino: e la differenza, da codice penale, è evidente».
Il capo del Carroccio dice che la Lega è a centro di «un surreale processo politico a 5 giorni dal voto», se la prende con i giornali («Sono dispiaciuto delle schifezze mediatiche che condannano le persone») e non arretra sull'uso disinvolto che la Bestia ha fatto dei social:
giuseppe conte matteo salvini meeting rimini 1
«Rifarei la citofonata allo spacciatore del Pilastro di Bologna». E poi la sfide a distanza con i 5Stelle che non hanno esitato un attimo a sottolineare la fine ingloriosa della macchina della propaganda salviniana: «Salvini è indulgente con gli amici, molto duro con gli altri», dice Giuseppe Conte. La reazione del senatore milanese è tagliente: «Non mi occupo dei problemi personali di Conte, di Grillo e dei suoi figli».