Paolo Mastrolilli per “la Stampa”
«In settembre eleggeremo il nostro candidato premier e nel 2018 l'Italia potrebbe avere il primo governo fondato sulla democrazia diretta». Così Luigi Di Maio ha presentato le ambizioni del Movimento 5 Stelle all' America, parlando all' Ash Center dell' Harvard Kennedy School. Il vice presidente della Camera è arrivato sulla scia delle polemiche provocate dall' editoriale del New York Times, che ha criticato i grillini per le posizioni prese contro i vaccini, e tra i dubbi del governo Usa, che guarda con sospetto ai rapporti tra M5S e la Russia.
LUIGI DI MAIO E VIRGINIA RAGGI
Di Maio però ha cercato di andare oltre: «Oggi ho il piacere di parlarvi di un' esperienza politica unica. Un' esperienza di democrazia diretta, che si può già definire una novità che ha cambiato la scena politica e culturale italiana: il Movimento 5 Stelle e la sua piattaforma web, Rousseau. Da quando siamo in Parlamento, sono 14 le proposte di legge di cittadini italiani che abbiamo portato alle Camere, e abbiamo discusso online più di 250 proposte di legge dei nostri parlamentari, che hanno avuto 100.000 commenti.
Adesso stiamo per approvare una delibera che farà diventare la città di Roma punto di riferimento per la democrazia diretta in Italia con Referendum comunali». Il vice presidente della Camera ha marcato la diversità di M5S: «Anche i cosiddetti "uomini nuovi" hanno fallito! Promettendo tutto e il contrario e dicendo "noi porteremo l' Italia fuori dalla crisi". Non avevano nessuna idea per il Paese, se non quella di far pagare ai più deboli le conseguenze della crisi. Il M5S vuole cambiare il modo di fare politica per fare emergere le migliori energie di cui l' Italia dispone, oggi bloccate dalla corruzione. Vuole valorizzare la bellezza, la creatività, la storia, il paesaggio, le capacità e il genio italiano. Tutti asset che sono attualmente schiacciati».
Di Maio ha presentato M5S come una realtà unica anche nel panorama europeo: «L' esperienza del Movimento 5 Stelle è totalmente un' altra cosa rispetto ai partiti come Podemos, Syriza, Front National, AfD, UKIP. Per noi questi partiti sono già vecchi poiché sono intrisi da ideologie del passato.
Ovviamente non si può fare confusione tra ideologia e valori. Il Movimento si ispira ai valori della democrazia, del rifiuto della guerra, dell' antirazzismo, contro ogni tipologia di malaffare e a favore della legalità». Un chiarimento anche sulla UE: «Il Movimento 5 Stelle non è una forza politica contraria all' Unione Europea, anzi, ambisce a renderla un' unione di cittadini e non, com' è ora, di lobby e protezionismo. Chiede all' Europa che attui quanto previsto nel Trattato di Lisbona: che sia un' Europa dei cittadini.
E non delle banche, aggiungiamo noi. Per questo motivo riteniamo imprescindibile avviare un dibattito sulla permanenza nell' Euro». Le elezioni previste in diversi paesi determineranno il futuro dell' Unione: «Tra pochi giorni in Francia avrà luogo il ballottaggio per le presidenziali. Il Movimento 5 Stelle non ha mai espresso preferenze durante il primo turno e non lo ha fatto e non lo farà neanche in questa occasione. Il motivo per noi è molto semplice e sta nel fatto che siamo una forza politica post ideologica che guarda ai fatti e non agli schieramenti. Il prossimo Presidente francese sarà nostro interlocutore».
Ma Di Maio vede comunque vicina una svolta epocale: «Con il nostro esperimento di democrazia diretta stiamo percorrendo la nostra visione del futuro che abbiamo il dovere di costruire per noi e per le prossime generazioni. Questo ci ha permesso di diventare la prima forza con oltre il 30% del consenso.
Nei prossimi mesi, completeremo il processo condiviso di scrivere il programma di governo, che sarà pronto per la fine di luglio. In settembre, eleggeremo il candidato premier e identificheremo i ministri che saranno presentati ai cittadini italiani prima delle elezioni politiche.
Nel 2018, l' Italia potrebbe avere il primo governo fondato sulla democrazia diretta».