E MENO MALE CHE ERA IL GOVERNO DEI MIGLIORI: LA RIFORMA CARTABIA SI STA RIVELANDO UN PASTROCCHIO SENZA PRECEDENTI! PER TAGLIARE I PROCESSI E LIBERARE I TRIBUNALI, LA NORMA HA SPOSTATO ALCUNI REATI DALLA PROCEDIBILITÀ D’UFFICIO A QUELLA A QUERELA. TRADOTTO: SENZA DENUNCIA NON SI PROCEDE, ANCHE PER REATI GRAVISSIMI. ESEMPIO: SE UN MAFIOSO MINACCIA UN CITTADINO, O ANCHE GLI PROCURA LESIONI, O "L'OFFESO" SI FA AVANTI OPPURE NEMMENO SI ISTRUISCE LA PRATICA…

-

Condividi questo articolo


Francesco Grignetti per “la Stampa”

 

MARTA CARTABIA MARTA CARTABIA

Topi d'auto che non si possono arrestare anche se colti in flagrante perché il proprietario non è in città e non può firmare la denuncia. Stupratori che potrebbero farla franca perché irreperibili. Borseggiatori seriali che finiranno fuori dal carcere in quanto le vittime sono turisti stranieri, tornati a casa dopo le Festività.

 

Addirittura sequestratori che non finiranno a processo se manca la denuncia del sequestrato. Al decimo giorno di applicazione della riforma Cartabia, dai palazzi di Giustizia arrivano molte segnalazioni e proteste. L'intera macchina giudiziaria scricchiola sotto il peso delle novità. Si stanno verificando persino problemi ai sistemi informatici.

 

GIUSEPPE SANTALUCIA GIUSEPPE SANTALUCIA

In particolare, si temono contraccolpi perché la riforma ha spostato alcuni reati dalla procedibilità d'ufficio alla procedibilità a querela. E non è una novità indolore.

Nel campo dei reati che si possono perseguire soltanto a seguito di querela, ci sono il furto, ma anche la rapina semplice, le lesioni stradali gravi o gravissime, le lesioni personali, la minaccia.

 

Alcuni reati di quelli che hanno cambiato veste sono oggettivamente minori, tipo "il disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone". Ma non è così per la "turbativa violenta del possesso di cose mobili" oppure la "violenza privata", che in aree ad alta densità mafiosa può essere un reato spia di comportamenti molto pericolosi. E non è prevista una deroga nemmeno se c'è l'aggravante mafiosa.

 

marta cartabia al senato 2 marta cartabia al senato 2

In pratica, se un mafioso minaccia un cittadino, o anche gli procura lesioni, o la vittima firma la denuncia oppure nemmeno si istruisce la pratica. Lo Stato lo lascia solo con la sua coscienza. A questo meccanismo, che si sta concretizzando nei primi giorni di applicazione della riforma, la maggior parte dei magistrati si ribella. Dice il presidente dell'Anm, Giuseppe Santalucia, a nome di tutti: «Non siamo contrari al principio in astratto, ma ci voleva più prudenza nello stilare l'elenco dei reati. E bisogna prevedere una deroga per l'aggravante mafiosa».

 

andrea delmastro andrea delmastro

La riforma era stata approvata dal Parlamento nell'agosto scorso; subito dopo l'allora ministra Marta Cartabia emanò un decreto legislativo che stabiliva quali reati dovessero cambiare registro.

 

Ma ora il nuovo governo vuole rovesciare tutto. «Premesso che noi di Fratelli d'Italia non abbiamo votato a favore e l'abbiamo criticata duramente in Parlamento - dice il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro - oggi scopriamo che i sequestratori non verranno nemmeno indagati se manca la querela della vittima, ed è uno scandalo, ma domani scopriremo che in appello scatterà l'improcedibilità, e cioè finiranno al macero, una massa di processi. Non subito, ma nel corso della legislatura questa riforma noi la riscriveremo di sana pianta».

 

MARTA CARTABIA - GIORGIA MELONI MARTA CARTABIA - GIORGIA MELONI

Il vizio di fondo, secondo il partito di Giorgia Meloni, è dovuto all'eterogeneità della maggioranza che reggeva il governo Draghi. «Sappiamo bene - continua Delmastro - che questa era una delle riforme concordate con l'Europa, per velocizzare la giustizia, e ottenere il Pnrr. Ma tecnicamente è un disastro perché cerca di tenere insieme visioni molto diverse».

 

I magistrati imputano alla riforma soprattutto la fretta di abbattere l'arretrato e ridurre il numero dei processi. D'altra parte, lo stesso consulente della ministra, Gian Luigi Gatta, ordinario di Diritto penale, è esplicito sugli obiettivi. Sulle pagine della sua rivista "Diritto penale", scrive: «Tra il 2016 e il 2020, sono stati denunciati quasi sei milioni di furti, e aperti altrettanti fascicoli. L'effetto deflattivo della riforma è potenzialmente notevole in ragione, vuoi del numero di casi in cui non sarà presentata una querela, vuoi del numero di casi in cui potrà essere rimessa a seguito di condotte risarcitorie delle quali la persona offesa potrà beneficiare in tempi brevi».

GIUSEPPE SANTALUCIA GIUSEPPE SANTALUCIA marta cartabia al senato marta cartabia al senato

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...