Estratto dell'articolo di Michele Bocci per “la Repubblica”
La sanità ha l'acqua alla gola e senza adeguati finanziamenti alcune Regioni rischiano di affogare. Cioè di chiudere il bilancio di quest' anno in rosso e finire in piano di rientro. Ma anche chi ha numeri migliori chiede maggiori finanziamenti per coprire le tante spese eccezionali di questi mesi, così in queste ore è tanta la preoccupazione in presidenze e assessorati alla Salute. […]
Gli ospedali e le altre strutture sanitarie alla fine di quest' anno spenderanno circa 1,7 miliardi in più rispetto all'anno scorso per le bollette, delle quali si è iniziato a parlare con il governo precedente ma che ancora non hanno avuto copertura. Riguardo al Covid, la pandemia ha costretto le Regioni a spendere più del previsto per personale, attrezzature, farmaci, tamponi e così via.
Nel 2021 la lotta contro il coronavirus è costata 8,5 miliardi, dei quali solo la metà sono stati coperti da Roma. Il resto è stato a carico delle Regioni, che quindi sono arrivate in affanno al 2022. E quest' anno il virus ha provocato altre ondate. Manca ancora il calcolo preciso del valore delle spese Covid che verranno sostenute fino a dicembre, ma si stima che sia tra il 50 e il 70% dell'anno scorso, quindi tra i 4 e i 6 miliardi.
Se si prende la cifra più bassa e si somma ai costi energetici, si ottengono circa 5,7 miliardi di spese extra. Mancano 4 miliardi Il governo Draghi, in vari provvedimenti, per quest' anno aveva stanziato 1,6 miliardi in più rispetto al fondo sanitario nazionale. Adesso le Regioni chiedono che il resto, circa 4 miliardi, arrivi da questo governo. Ma è impossibile che alla sanità vengano destinati così tanti soldi.
Se si resterà molto più sotto, da parte delle amministrazioni locali ci saranno dure proteste e sarà interessante vedere quale posizione prenderanno i presidenti delle Regioni guidate dal centrodestra e dalla destra. «Chiediamo al governo di guardare la situazione di ogni realtà locale - dice Raffaele Donini, assessore alla Salute dell'Emilia-Romagna e coordinatore dei colleghi in Conferenza delle Regioni - .
Bisogna affrontare le criticità in modo che nessuno vada in disavanzo e in piano di rientro perché non c'è stato il rimborso per le spese del lavoro contro il Covid o per il costo esorbitante delle spese energetiche degli ospedali. Aspettavamo che arrivasse un segnale già nel decreto Aiuti quater ma non c'è stato. Non sono arrivati soldi». […]
In generale nelle stime di questo governo la spesa sanitaria è in discesa (quest' anno vale 134 miliardi e il prossimo 132) e i motivi potrebbero essere due. Il primo è che si pensa che le spese Covid diminuiranno e il secondo, inquietante, è che l'esecutivo non voglia investire in questo settore.
ORAZIO SCHILLACI 6 ORAZIO SCHILLACI AL QUIRINALE PER IL GIURAMENTO ROBERTO SPERANZA ORAZIO SCHILLACI