Bruno Vespa @BrunoVespa
Attenzione. Se si dice mai più sgomberi senza case alternative uno può capire: posso occupare una casa per averne un'altra. O no?
2. IL VIMINALE FARÀ REQUISIRE GLI EDIFICI PUBBLICI VUOTI SE I COMUNI NON SI MUOVONO
Ilaria Sacchettoni per il ''Corriere della Sera''
Per evitare vuoti di potere come quello che s' è visto nello sgombero di via Curtatone, con famiglie abbandonate alle aiuole del cento storico, la direttiva a cui pensa il Viminale conterrà una misura forte, quasi estrema. Quella della requisizione di edifici vuoti (pubblici ovviamente) utilizzabili per ospitare nuclei familiari da sgomberare.
Una misura da prevedere laddove le amministrazioni siano riluttanti a farsi carico della situazione.
Una regola pensata per le grandi città soprattutto, dove l' emergenza alloggiativa è stanziale e le decisioni faticano ad arrivare. Ma più in generale (e considerato il precedente), un provvedimento ideato per superare l' ostacolo di sindaci inerti o peggio, politicamente ostili. In questo caso la palla passerebbe nelle mani dei prefetti.
La direttiva rafforza significativamente le loro prerogative. E prevede che una volta individuati gli sgomberi più urgenti si provveda ad alloggiare le persone titolate ad avere una casa. Parliamo di migranti regolari non clandestini, ma anche di cittadini italiani sfrattati e inseriti in qualche graduatoria comunale (solo a Roma sono decine di migliaia) per l' edilizia residenziale pubblica. Fra le altre cose bisognerà anche coinvolgere le associazioni di volontariato e la Croce Rossa nel percorso.
Una volta emanata la direttiva (domani) i prefetti sono chiamati a realizzare una fotografia aggiornata della situazione, convocando tavoli per la sicurezza e l' ordine che coinvolgano i rappresentanti comunali e decidano cosa e come fare per liberare edifici soggetti a provvedimenti dei giudici.
Le regole basilari sono tre appunto: 1) offrire un' alternativa alle famiglie 2) assicurare la disponibilità di ospedali a farsi carico di eventuali malati 3) garantire la presenza di strutture per ospitare bambini.
Alla fine non siamo lontani dalla direttiva emanata da Francesco Paolo Tronca due anni fa. Il prefetto (non a caso) che amministrò Roma dopo l' uscita di scena di Ignazio Marino aveva già deciso: «Le occupazioni verranno liberate man mano che si renderanno disponibili gli alloggi per l' emergenza abitativa». Quel piano, fra le altre cose, prevedeva lo sgombero di 16 immobili occupati fra i quali via Curtatone.
Immobili, precisava, «individuati sulla base di criteri di priorità fissati dal tavolo tecnico istituito presso la Prefettura di Roma in quanto pericolanti, interessati da sequestro o causanti danni erariali». È chiaro che anche quella della requisizione sarebbe una misura temporanea ma almeno garantirebbe il rispetto delle persone sgomberate.
Ieri si è svolto il corteo dei movimenti per il diritto alla casa, al quale erano presenti anche i profughi sgomberati da piazza Indipendenza: «siamo in cinquemila» hanno detto gli organizzatori chiedendo la convocazione di un tavolo in Prefettura per l' emergenza.
Dal centrodestra è pressing contro il ministro Marco Minniti. «Se non procedesse agli sgomberi lo denuncerò per omissione di atti d' ufficio», attacca il leghista Roberto Calderoli.
La Procura, intanto, ha aperto un fascicolo sulla vicenda «subaffitto»: le ricevute trovate durante lo sgombero farebbero pensare a una sorta di «racket» delle occupazioni. Non sarebbe la prima volta.
2. BOLDRINI E MINNITI CEDONO ALLE OCCUPAZIONI ABUSIVE - IL VIMINALE: STOP SGOMBERI SE NON C' È UN' ALTRA CASA LA PRESIDENTE CONTRO GLI AGENTI: «VIOLENZA GRATUITA»
Antonio Signorini per ''il Giornale''
Non c' è pace per la maggioranza e il governo.
gli appartamenti nel palazzo occupato
Ogni fatto di cronaca si trasforma in un motivo per divisioni e cambiamenti repentini di linea. A tenere banco ieri, sulla scia dei disordini in Piazza Indipendenza a Roma, l' operato delle forze dell' ordine. A farne le spese ieri e stato il ministro dell' interno Marco Minniti al quale il senatore Pd Luigi Manconi ha attribuito la volontà di diramare una circolare ai prefetti per metterle un freno agli sgombri degli immobili occupati.
Senza sistemazioni alternative, chi occupa un immobile pubblico o privato, deve poterci rimanere. Minniti, da unico uomo d' ordine nello schieramento del centrosinistra, si è trasformato nell' esponente che - di fatto - permette le occupazioni a danno dei proprietari. Che sono privati. Poco tempo fa, quando a tenere banco erano gli sbarchi degli immigrati e l' atteggiamento da tenere quando le navi delle Ong che scaricano clandestini e richiedenti asilo nei nostri porti, Minniti aveva sposato la linea dura, in aperta contrapposizione con il collega Graziano del Rio. Ieri la svolta pro immigranti del ministro dell' Interno.
In realtà, niente di nuovo. Le norme pro occupanti già ci sono (anticipate dal Giornale l' 11 aprile) Il decreto sicurezza prevede che, anche con una sentenza di sgombero del giudice, sindaco e prefetto possano rinviare l' esecuzione. Lo ha ricordato ieri il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa.
Il decreto attribuisce ai Prefetti poteri di interdizione «del tutto discrezionali», la valutazione di «possibili turbative per l' ordine e la sicurezza pubblica» e anche la «tutela dei nuclei familiari». Lo stesso decreto limita la portata del decreto Lupi che vieta agli occupanti di prendere la residenza e fare allacci alle utenze dagli immobili occupati. La circolare Minniti potrebbe non arrivare mai.
Ma l' annuncio sembra un osso gettato alla sinistra del Pd e anche un tentativo di una risposta ai media che stanno cavalcando i fatti di Roma. Ma la sostanza della misura anti occupazioni e già una legge in vigore. Per di più ieri la presidente della Camera ha parlato dell' azione di polizia a Roma come «violenza anche gratuita».
Un quadro politico che ha provocato la reazione del centrodestra. Per Giorgia Meloni (Fdi) il governo cede alla mafia. «Se occupi illegalmente, lo Stato ti garantisce una casa; se invece rispetti la legge puoi continuare a dormire sotto i ponti». Renato Schifani (Fi) parla di una resa all' illegalità.
Un attacco alla proprietà privata «che spesso nasconde sottotraccia anche gravi episodi di racket e delinquenza. Ci auguriamo che si tratti soltanto di una pausa di riflessione da parte di un rappresentante dell' esecutivo che ha dimostrato, su altri fronti, fermezza e determinazione». Per Barbara Saltamartini della Lega così si favoriscono «fantomatici movimenti antagonisti per il diritto alla casa e sedicenti organizzazioni umanitarie che incentivano arrivi di immigrati ringraziano! Vergogna!».
scontri a piazza indipendenza 5
Il caso dello sgombero romano ha avuto echi anche al Meeting di Rimini. Il Segretario di stato Vaticano Pietro Parolin, subito incalzato dai giornalisti sui fatti di Roma ha parlato di immagini che «non possono che provocare sconcerto». Ma la violenza «non è accettabile da nessuna parte». Poi, incalzato dai giornalisti: si poteva fare di più? «Probabilmente sì ma è tutta una polemica e questo a me spiace. Se ci mettessimo a pensare alle cose in modo tranquillo forse riusciremmo a risolverle. Le soluzioni ci sono».
Speriamo non a danno di cittadini e privati o, come nel caso dell' immobile di Roma, dei fondi dei pensionati.
scontri a piazza indipendenza 4