IL MISTERIOSO 007 DELLA STRAGE DI VIA FANI? UN FOTOGRAFO DI BRA. L’EX MOGLIE: “NON SI È MAI ALLONTANATO” - E ALLORA PERCHÉ AVEVA UNA PISTOLA CECOSLOVACCA, IL GIORNALE DEL RAPIMENTO, E UN FOGLIO DI MAZZOLA, SOTTOSEGRETARIO ALLA DIFESA DURANTE IL CASO MORO?

La lettera anonima che denunciava l’intervento dei servizi segreti a sostegno delle Brigate Rosse aveva portato fino ad Antonio Fissore, morto nel 2012 - Per il sindaco e la famiglia non era un agente, e la procura archiviò le indagini. Ma gli elementi sospetti restano…

Condividi questo articolo


Massimo Numa per ‘La Stampa'

Nome: Antonio Fissore, originario di Bra (Cuneo), morto a Firenze nell'agosto 2012. A marzo aveva compiuto 67 anni. Sarebbe lui l'agente X che, in sella a una Honda blu, con un «collega» avrebbe partecipato al sequestro Moro, il 16 marzo 1978, proteggendo la fuga dei killer delle Br. La moglie separata, Franca Faccin, lo difende: «Nel '78 era a casa con noi, a Bra, mai stato nei Servizi».

L AGGUATO DI VIA FANI DELLE BRIGATE ROSSE PER RAPIRE ALDO MOROL AGGUATO DI VIA FANI DELLE BRIGATE ROSSE PER RAPIRE ALDO MORO

FOTOGRAFO E REGISTA TV
Professione fotografo, regista tv, esperto di comunicazione, commesso dal 2001 al 2010 in un negozio di dischi-video nel quartiere San Paolo a Torino. Aveva conseguito il brevetto di pilota civile nella scuola di volo dell'aeroporto di Levaldigi. Alle spalle una famiglia benestante di coltivatori. Sposato con Franca Faccin, 68 anni, padre di due figli già grandi, Flavio (titolare di una società di produzione tv, la Fimedia) e Davide, operaio.

L AGGUATO DI VIA FANI DELLE BRIGATE ROSSE PER RAPIRE ALDO MOROL AGGUATO DI VIA FANI DELLE BRIGATE ROSSE PER RAPIRE ALDO MORO

Nel 2000 si separa e inizia una relazione (durata sino al 2010) con Tiziana A., torinese, commessa nello stesso negozio. Poi si lega a una terza donna, Monica M. e va a vivere con lei a Firenze, non lontano da via Villamagna. Un uomo alto 1,90, calvo, baffi. Distinto. Secondo l'autore della lettera anonima inviata alla redazione de La Stampa nell'ottobre 2009, Fissore sarebbe stato lo 007 che spianò una mitraglietta contro un testimone, per indurlo ad allontanarsi. L'anonimo era in fin di vita, gravemente malato. Non conosceva il nome del collega con cui operò in via Fani ma offriva indicazioni per identificarlo come il «marito» della commessa del negozio.

«LE ARMI PRESE DALLA POLIZIA»
La moglie, Franca Faccin, 68 anni, vive ancora nella villetta sulla collina di Bra. Accetta di rispondere a tre domande. Nei primi Anni 70, in particolare nel '78, dov'era suo marito? «Qui con noi a Bra, non si è mai allontanato, di certo non andò mai a Roma». E la militanza nei Servizi Segreti? Ha mai avuto percezione di una sua doppia vita? «Non ha mai lavorato per i Servizi, era fotografo e regista tv».

MOROMORO

Pare in una tv privata piemontese. Le armi. Sapeva che in casa erano custodite una pistola cecoslovacca, rara, e una semi-automatica Beretta? «Certo, le ha prese la polizia, in casa non ho più neppure una sua foto».

RINTRACCIATO GRAZIE ALL'AMANTE
L'autore della lettera anonima spiega di essersi deciso, prima di morire, per il rimorso di avere partecipato alla strage della scorta di Moro, di rivelare la verità. Non sa il nome del collega con cui era sulla Honda ma tutti e due - sostiene l'anonimo - erano al comando del colonnello dell'Ufficio R del Sismi, Camillo Guglielmi, che, quella mattina alle 9.15 era effettivamente in via Fani («Stavo andando a trovare un collega», aveva poi detto ai pm romani) dunque per caso.

I due agenti avrebbero dovuto proteggere la fuga dei killer dopo la strage. La Digos di Torino individua subito Antonio Fissore, attraverso la sua ex amante di Torino. Si mettono in contatto con lui, sanno che aveva denunciato il possesso di due armi. Le vanno a cercare, il 24 maggio 2012, nella villetta di Bra. Trovate in una scatola di cartone. C'è anche una copia di Repubblica del 16 marzo 1978. Poi libri e saggi su temi-storico politici e ritagli di giornale, sempre su fatti di grande rilievo, come la prima guerra in Iraq di Bush padre.

IL FOGLIO DELL'ON. FRANCO MAZZOLA
Poi una busta con un foglio dell'ex parlamentare dc Franco Mazzola, nel '78 sottosegretario alla Difesa, ritenuto uno dei depositari dei segreti del caso Moro. Fissore viene denunciato per «incauta custodia» delle armi ma il procedimento della procura di Alba viene archiviato dopo la sua morte. Gli elementi dell'indagine finiscono in una nota inviata alla procura di Torino che, per competenza, trasferisce il fascicolo a Roma.

BRIGATE ROSSEBRIGATE ROSSE

L'indagine viene archiviata. Non erano emersi infatti, al di là degli elementi «suggestivi» e «sospetti» contenuti nella lettera, alcun indizio che potesse collegare il fotografo a via Fani. Chiude il sindaco di Bra, Bruna Sibille: «Faceva il fotografo nei matrimoni, ha lavorato in un negozio nel centro. Una persona gentile e riservata. Lui uno 007? Impossibile».

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...

DAGOREPORT - MELONI MUSK-ERATA - LA POLITICA DELLA PARACULAGGINE: DOPO L'INTERVENTO DI MATTARELLA, PUR DI NON DARE TORTO Ai GRAVISSIMI ATTACCHI DI ELON MUSK ALLA MAGISTRATURA ITALIANA, GIORGIA MELONI FA IL 'CAMALEONTE IN BARILE': "ASCOLTIAMO SEMPRE CON GRANDE RISPETTO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - ATTENZIONE! OVVIAMENTE LA STATISTA DELLA GARBATELLA NON HA IL CORAGGIO DI SOTTOSCRIVERE IN UN COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL GOVERNO TALE IRRIDENTE DICHIARAZIONE NEI CONFRONTI DEL CAPO DELLO STATO. FA CIO' CHE SA FARE MEGLIO: LA DUCETTA FURBETTA. E SULLE AGENZIE STAMPA COME UN GHIGNO BEFFARDO SI LEGGE: “SI APPRENDE DA FONTI DI PALAZZO CHIGI”. MANCO FOSSE UN'INDISCREZIONE TRAPELATA CHISSA' COME - L'ULTIMO RETWEET DI MUSK: "HA RAGIONE GIORGIA MELONI"

DAGOREPORT - I DESTRONZI DE’ NOANTRI, CHE HANNO BRINDATO AL TRIONFO DI TRUMP, SI ACCORGERANNO PRESTO DI AVER FESTEGGIATO UNA VITTORIA DI PIRRO – LA POLITICA ESTERA SARÀ LA DISCRIMINANTE DI QUEL POPULISMO TRUMPIANO (“IO SONO UN POVERO CHE HA FATTO I SOLDI”; CIOÈ: ANCHE TU PUOI FARCELA..) CHE HA SEDOTTO MINORANZE ETNICHE E CLASSE LAVORATRICE: "L’UNIONE EUROPEA SEMBRA COSÌ CARINA, MA CI STA DERUBANDO NEGLI SCAMBI COMMERCIALI E NOI LA DIFENDIAMO CON LA NATO: L'UE DOVREBBE PAGARE QUANTO NOI PER L'UCRAINA" - IL CAMALEONTISMO DELLA PREMIER MELONI, SEMPRE COSÌ PRO-BIDEN E FILO-ZELENSKY, DAVANTI ALLE MOSSE ISOLAZIONISTICHE DEL TRUMPONE (DAZI SULL'EXPORT ITALIANO), CON UN ALLEATO DI GOVERNO TRUMPISSIMO COME SALVINI, VERRÀ MESSO A DURA PROVA: LA DUCETTA ALLE VONGOLE STARÀ CON L’EUROPA DI URSULA O CON L’AMERICA DI "THE DONALD"?