Fabrizio Dragosei per il Corriere della Sera
Impegnato nel tentativo disperato di essere ammesso alle elezioni presidenziali dell' anno prossimo, Aleksej Navalny, la figura più rilevante dell' opposizione russa, ha messo nel mirino il presidente Vladimir Putin e le sue presunte ricchezze segrete. Un video girato con un drone e visto già da due milioni di persone in internet, svelerebbe, secondo Navalny, una nuova dacia segreta di Putin situata sul golfo di Finlandia.
Una costruzione di oltre duemila metri quadri su una proprietà di quasi cinquanta ettari nella quale si trovano anche una pista da elicottero, case per ospiti, un garage di quasi mille metri quadri, una piscina coperta. Una proprietà assolutamente irraggiungibile per i comuni mortali, vista la recinzione di tre chilometri che la circonda, le guardie armate e i cani. Una dacia di cui aveva già parlato anche la tv liberale Dozhd, che aveva anche pubblicato disegni degli interni, con l' immagine dell' aquila bicefala (simbolo del potere russo) posta dietro una massiccia scrivania.
Ma si tratta veramente di una proprietà segreta di Vladimir Vladimirovich che nella dichiarazione dei redditi si presenta come un semplice esponente benestante della classe media? Questa volta il Cremlino non ha nemmeno smentito, come in tante altre occasioni, visto che sul presunto «tesoro» che il presidente avrebbe accumulato tramite amici compiacenti è stato scritto moltissimo. Le prime notizie risalgono al 2007, quando un politologo, Stanislav Belkovsky, parlò di un patrimonio di 40 miliardi di dollari. Qualche anno dopo Belkovsky aggiustò il tiro: 70 miliardi di dollari, tra partecipazioni azionarie, ville e palazzi.
Tempo fa erano uscite foto e notizie su una enorme costruzione riservata al presidente russo nel Caucaso, un vero e proprio palazzo in mezzo ai boschi. La cosa fu inizialmente trattata come una totale bufala dalle autorità. Solo che poi nel 2011 il giornale Novaya Gazeta ha pubblicato documenti dai quali si desumeva che a firmare il progetto del complesso era stato il capo della Tesoreria del Cremlino.
Questo farebbe supporre che almeno fino a quel momento l' enorme villa fosse una proprietà statale destinata in futuro all' uso del capo dello Stato. In un suo rapporto del 2012 Boris Nemtsov, l' oppositore poi ucciso da sicari nel centro di Mosca, scrisse che Putin aveva venti palazzi, quattro yacht e 58 aerei. Ma evidentemente, si trattava in buona parte di proprietà pubbliche usate occasionalmente dal presidente.
Altri fatti, pubblicati da giornali e dallo stesso Navalny, hanno riguardato vari altri amici del presidente, nonché il primo ministro Dmitrij Medvedev che per un breve periodo ha occupato al posto di Putin la carica di presidente. Su di lui Navalny ha sparato a zero, parlando di corruzione diffusa e pluriennale.
Sempre con un drone ha sorvolato una proprietà attribuita al primo ministro, un' altra «reggia» in stile russo-ricco, con ori e smalti dappertutto. Inoltre l' esponente dell' opposizione ha collegato Medvedev anche a una proprietà in toscana, con dimora padronale e pregiati vigneti. Da tempo Navalny ha capito che puntare sulla corruzione della classa dirigente paga : il filmato sulla villa di Medvedev ha avuto oltre due milioni di visualizzazioni.
La notizia più sorprendente è arrivata nel 2016 non dalla Russia ma dall' estero, con la diffusione dei Panama papers. È emerso che un vecchio amico di gioventù del presidente, un violoncellista di nome Sergej Roldugin, aveva conti e proprietà che lo rendevano uno degli uomini più ricchi di Russia, con un patrimonio calcolato in due miliardi di dollari. Putin ammise di conoscerlo ma aggiunse che in Russia «ci sono molte persone creative; e forse una su due cerca di fare business». E concluse: «Per quanto ne so pure Sergej lo fa».