NESSUNO LO DICE APERTAMENTE, MA LE TRATTATIVE SONO IN CORSO – IL BREVE COLLOQUIO DI BLINKEN CON LAVROV AL G20 DI DELHI È SERVITO ANCHE A RIBADIRE “LA VOLONTÀ AMERICANA DI CERCARE UNA VIA NEGOZIALE” PER CHIUDERE LA GUERRA IN UCRAINA – SEMPRE PIÙ GENERALI A WASHINGTON PENSANO CHE IL CONFLITTO NON POSSA TRASCINARSI PER LE LUNGHE. IL PROSSIMO ANNO CI SONO LE ELEZIONI E I REPUBBLICANI POTREBBERO CHIUDERE I RUBINETTI A ZELENSKY – OGGI IL CANCELLIERE TEDESCO SCHOLZ ARRIVA ALLA CASA BIANCA…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “la Stampa”

 

SERGEI LAVROV ANTONY BLINKEN AL G20 DI DELHI SERGEI LAVROV ANTONY BLINKEN AL G20 DI DELHI

A margine del G20 dei ministri degli Esteri a New Delhi, il segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov si sono parlati di persona per la prima volta dall'inizio del conflitto in Ucraina il 24 febbraio del 2022.

 

La portavoce di Lavrov, Maria Zakharova, ha ridimensionato la portata dell'incontro spiegando che è stato richiesto da Blinken e che non si è trattato né di un colloquio né di un meeting: «Hanno parlato brevemente a margine e in piedi». La delegazione statunitense non ha contestato la ricostruzione di Zakharova ed è stato poi lo stesso capo della diplomazia Usa a precisare le richieste che ha fatto a Lavrov. Blinken ha toccato tre temi nel faccia a faccia con Lavrov.

 

vladimir putin joe biden ginevra 2021 vladimir putin joe biden ginevra 2021

Ha sollecitato la Russia a rientrare nel Nuovo Start sugli arsenali nucleari definendo «irresponsabile» la decisione di uscirne […]; quindi ha reiterato la determinazione Usa a riportare a casa Paul Wheelan, detenuto a Mosca dal 2018 e condannato per spionaggio; infine ha ribadito l'invito alla Russia a scegliere l'opzione diplomatica sull'Ucraina e «di mettere fine alla guerra di aggressione» assicurando che l'America «è pronta a sostenere Kiev per tutto il tempo necessario». […]

 

Anche Washington ha rubricato il confronto con il ministro russo quasi come casuale. Tuttavia denota, si ragiona negli ambienti diplomatici, la volontà «americana di cercare una via negoziale» per chiudere un conflitto che al Pentagono sempre più generali ritengono possa trascinarsi senza vincitori né vinti per tutto l'anno.

 

ANTONY BLINKEN SERGEI LAVROV AL G20 DI DELHI ANTONY BLINKEN SERGEI LAVROV AL G20 DI DELHI

E' una prospettiva che comincia a irritare non pochi deputati al Congresso dove, pur esistendo il clima bipartisan di sostegno alla linea Biden, si evidenzia che l'«Ukraine fatigue» potrebbe prevalere nei prossimi mesi e con l'avvicinarsi di due date importanti: la prima è legata al rinnovo del budget dal quale l'Amministrazione potrà attingere per il sostegno concreto – fra armi, aiuti economici ed umanitari – all'Ucraina; il secondo è invece connesso alle primarie repubblicane dove i principali candidati, già in corsa o potenziali, come Trump e DeSantis sono scettici nel mantenere aperto il canale degli aiuti.

 

[…] Oggi alla Casa Bianca arriverà Olaf Scholz per un bilaterale con Joe Biden chiesto un mese fa dal cancelliere tedesco per fare il punto sulla guerra. Berlino e Parigi sono al lavoro per una soluzione diplomatica, nonostante il muro di Mosca. Scholz ha fatto sapere che sono in corso «discussioni su Kiev e altri partner sulle future garanzie di sicurezza per l'Ucraina». E' un tema che lo stesso Blinken, riferendosi a una pace «duratura e giusta» ha sollevato sia ieri durante il summit in India […]

antony blinken joe biden vladimir putin sergei lavrov antony blinken joe biden vladimir putin sergei lavrov vladimir putin joe biden ginevra vladimir putin joe biden ginevra ANTONY BLINKEN SERGEI LAVROV ANTONY BLINKEN SERGEI LAVROV

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGAZZULLISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...

DAGOREPORT - MELONI MUSK-ERATA - LA POLITICA DELLA PARACULAGGINE: DOPO L'INTERVENTO DI MATTARELLA, PUR DI NON DARE TORTO Ai GRAVISSIMI ATTACCHI DI ELON MUSK ALLA MAGISTRATURA ITALIANA, GIORGIA MELONI FA IL 'CAMALEONTE IN BARILE': "ASCOLTIAMO SEMPRE CON GRANDE RISPETTO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - ATTENZIONE! OVVIAMENTE LA STATISTA DELLA GARBATELLA NON HA IL CORAGGIO DI SOTTOSCRIVERE IN UN COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL GOVERNO TALE IRRIDENTE DICHIARAZIONE NEI CONFRONTI DEL CAPO DELLO STATO. FA CIO' CHE SA FARE MEGLIO: LA DUCETTA FURBETTA. E SULLE AGENZIE STAMPA COME UN GHIGNO BEFFARDO SI LEGGE: “SI APPRENDE DA FONTI DI PALAZZO CHIGI”. MANCO FOSSE UN'INDISCREZIONE TRAPELATA CHISSA' COME - L'ULTIMO RETWEET DI MUSK: "HA RAGIONE GIORGIA MELONI"