Ettore Maria Colombo per “il Giorno”
«E I RAGAZZI? Dove sono i ragazzi?!». Il capogruppo dem alla Camera, Graziano Delrio, è contrariato. E' lui - insieme a pochi altri pezzi delle correnti del Pd rimaste 'libere' (i Giovani Turchi di Orfini, l' ex cigiellina Carla Cantone, l' ex franceschiniana Deborah Serracchiani, l' ex renziano Tommaso Nannicini, diversi parlamentari di Area) - a sostenere la corsa di Maurizio Martina alla segreteria.
FORSE, Delrio, non ha particolarmente amato la location scelta per annunciarla. Trattasi del circolo dem di San Lorenzo, storica sezione del Pci che fu, inaugurata da Togliatti in persona nel 1962, con la scritta Pci ovunque. Martina inizia il suo discorso con un inno alla militanza: «Anch' io sono partito da una sezione e lì, nell' impegno, ho scoperto la bellezza della politica».
Martina è il primo caso di segretario reggente che si ricandida e la sua è stata anche segreteria più breve in dieci anni di vita del Pd (solo 5 mesi), ma ormai aveva già deciso che il dado andava tratto. E così, buon ultimo (prima di lui, si sono lanciati Nicola Zingaretti, Francesco Boccia, Matteo Richetti, Cesare Damiano, Dario Corallo e Marco Minniti), arriva anche lui.
«E PER ultimo venne il corvo» dice, con perfidia, un parlamentare renziano, citando Italo Calvino.
Renziani, a loro volta, in fibrillazione: Teresa Bellanova potrebbe scendere in campo su input di Renzi che vede Minniti muoversi, di già, con troppa 'autonomia'. Non che Zingaretti sia meno tenero: «Martina è d' accordo con Renzi, vogliono farci 'il biscotto'!», dicono i suoi. Traduzione: se Martina arriva terzo - i sondaggi vedono Zingaretti davanti - potrebbe accordarsi con il probabile secondo, Minniti, nell' assemblea nazionale e 'fregare' il governatore.
Martina, però, ci prova, testardo e orgoglioso: vuole parlare ai giovani, scegliere un linguaggio diverso, non tralasciando il «non c' è futuro senza il ritorno a un' idea partecipativa». «Io mi candido - spiega - con l' idea di portare al Pd uomini e donne che hanno voglia di lavorare insieme. Anzi ci candidiamo».
L' ex segretario nazionale vuole portare avanti un «riformismo radicale» e, come suo primo atto, chiede che il 50% della Direzione nazionale sia rappresentato da esponenti di circoli e amministratori locali.
andrea orlando e nicola zingaretti
«Serve un congresso che parli all' Italia, non un congresso dei capi bastone» assicura. «Non parlo male degli altri candidati», dice, ma non affronta i nodi ancora sospesi e a oggi ignoti: il voto online, la data del congresso, le regole da riscrivere. «Lasciamo il confronto libero», dice Martina. E gli altri competitor? «Ho grande stima per tutti, voglio però riconoscere l' esperienza che ha sviluppato Richetti».
Frase che sa tanto di tandem - Martina-Richetti - già in arrivo.
nicola zingaretti paolo gentiloni nicola zingaretti paolo gentiloni paola de michele massimiliano smeriglio paolo gentiloni ascolta nicola zingaretti