OGNI SCUSA E’ BUONA PER LA PACE - SECONDO LEONID SEBASTIANOV, PRESIDENTE DELLA “UNIONE MONDIALE DEI VECCHI CREDENTI”, PAPA FRANCESCO AVREBBE “ADOTTATO” UN LEOPARDO DELLE NEVI DEL PARCO NAZIONALE DI VLADIVOSTOK E VORREBBE TANTO FARGLI VISITA A SETTEMBRE PROSSIMO, DI RITORNO DA UN VIAGGIO IN MONGOLIA - OVVIAMENTE E’ UN PRETESTO PER POTER METTERE PIEDE IN RUSSIA E INCONTRARE PUTIN - IL PORTAVOCE DEL CREMLINO DMITRY PESKOV SI È MOSTRATO SORPRESO: “NON NE SO NIENTE, ATTENDIAMO UNA DICHIARAZIONE DEL VATICANO”. CHE E’ RIMASTO IN SILENZIO…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Iacopo Scaramuzzi per “la Repubblica”

 

PAPA BERGOGLIO E VLADIMIR PUTIN PAPA BERGOGLIO E VLADIMIR PUTIN

Questa volta il simbolo della pace non è una colomba, ma un leopardo delle nevi. Un felino a rischio estinzione che il Papa vorrebbe andare a visitare nella Russia siberiana, espediente per tenere vivo, tra molte turbolenze, il rapporto con Mosca. Uno scenario a metà tra visione onirica e spy story la cui fonte – unica – è un personaggio che sembra a sua volta uscito da un romanzo: Leonid Sebastianov, presidente della “Unione mondiale dei vecchi credenti”, marito di Svetlana Kasyan, cantante lirica che con il Papa ha una qualche famigliarità.

 

Leonid Sebastianov con Papa Francesco Leonid Sebastianov con Papa Francesco

Tanto che – è una delle poche prove documentali di tutta la vicenda – nei mesi scorsi Francesco aveva inviato alla coppia un biglietto autografo. «Ho parlato con l’Ambasciatore russo e gli ho detto che ero disposto a viaggiare a Mosca» […] secondo Sebastianov, Francesco avrebbe “adottato” un leopardo del parco nazionale di Vladivostok, ribattezzandolo col nome di Martin Fierro, il gaucho argentino di fine Ottocento che si contrapponeva fieramente ai colonizzatori europei.

 

[…] Sebastianov, uomo di solide entrature nell’inner circle putiniano, ha dichiarato che il Papa gli avrebbe espresso addirittura il desiderio di fare tappa a Vladivostok a settembre prossimo di ritorno da un viaggio in Mongolia.

 

leopardo delle nevi leopardo delle nevi

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov si è mostrato sorpreso: «Non ne so niente, attendiamo una dichiarazione del Vaticano». […] Il Palazzo apostolico […] è rimasto in silenzio: neppure la visita in Mongolia, del resto, è già decisa.

 

[…] Bergoglio […] ha tentato di intervenire su Putin, ma senza risultati. Tuttavia la tentazione di mostrare un Papa che parteggia per la Russia, e per i suoi leopardi, può rientrare nei piani di Mosca. Salvo che il Wwf - da anni impegnato sul ripopolamento del felino - è stato appena espulso dalla Russia, bollato come “agente straniero”. […]

Putin e Papa Francesco a novembre Putin e Papa Francesco a novembre Putin e il Papa lo scorso novembre Putin e il Papa lo scorso novembre BERGOGLIO PUTIN PADRE GEORG BERGOGLIO PUTIN PADRE GEORG

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...