Estratto dell’articolo di Iacopo Scaramuzzi per “la Repubblica”
PAPA BERGOGLIO E VLADIMIR PUTIN
Questa volta il simbolo della pace non è una colomba, ma un leopardo delle nevi. Un felino a rischio estinzione che il Papa vorrebbe andare a visitare nella Russia siberiana, espediente per tenere vivo, tra molte turbolenze, il rapporto con Mosca. Uno scenario a metà tra visione onirica e spy story la cui fonte – unica – è un personaggio che sembra a sua volta uscito da un romanzo: Leonid Sebastianov, presidente della “Unione mondiale dei vecchi credenti”, marito di Svetlana Kasyan, cantante lirica che con il Papa ha una qualche famigliarità.
Leonid Sebastianov con Papa Francesco
Tanto che – è una delle poche prove documentali di tutta la vicenda – nei mesi scorsi Francesco aveva inviato alla coppia un biglietto autografo. «Ho parlato con l’Ambasciatore russo e gli ho detto che ero disposto a viaggiare a Mosca» […] secondo Sebastianov, Francesco avrebbe “adottato” un leopardo del parco nazionale di Vladivostok, ribattezzandolo col nome di Martin Fierro, il gaucho argentino di fine Ottocento che si contrapponeva fieramente ai colonizzatori europei.
[…] Sebastianov, uomo di solide entrature nell’inner circle putiniano, ha dichiarato che il Papa gli avrebbe espresso addirittura il desiderio di fare tappa a Vladivostok a settembre prossimo di ritorno da un viaggio in Mongolia.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov si è mostrato sorpreso: «Non ne so niente, attendiamo una dichiarazione del Vaticano». […] Il Palazzo apostolico […] è rimasto in silenzio: neppure la visita in Mongolia, del resto, è già decisa.
[…] Bergoglio […] ha tentato di intervenire su Putin, ma senza risultati. Tuttavia la tentazione di mostrare un Papa che parteggia per la Russia, e per i suoi leopardi, può rientrare nei piani di Mosca. Salvo che il Wwf - da anni impegnato sul ripopolamento del felino - è stato appena espulso dalla Russia, bollato come “agente straniero”. […]
Putin e Papa Francesco a novembre Putin e il Papa lo scorso novembre BERGOGLIO PUTIN PADRE GEORG