A ORSINI NON BASTA STREPITARE CONTRO L'AMERICA E LA NATO, ORA SI È MESSO A ROMPERE LE PALLE PURE AL "CORRIERE" - IL PROFESSORE EGORIFERITO PUBBLICA SUI SOCIAL UNA LETTERA AL DIRETTORE LUCIANO FONTANA: "CARO CORRIERE DELLA NATO, METTETE SULLA MIA BOCCA PAROLE MAI PRONUNCIATE PER SCATENARE CAMPAGNE D’ODIO CONTRO DI ME. IN QUESTE ORE VENGO INSULTATO VIOLENTEMENTE PER AVERE DETTO CHE MIO NONNO HA AVUTO UN’INFANZIA FELICE SOTTO IL FASCISMO. MA IO NON HO MAI PRONUNCIATO LA PAROLA 'FASCISMO' GIACCHÉ MIO NONNO È NATO NEL..."

-

Condividi questo articolo


Francesco Boezi per www.ilgiornale.it

 

luciano fontana foto di bacco (3) luciano fontana foto di bacco (3)

Il professor Alessandro Orsini, ormai noto per le sue idee anti-occidentaliste rispetto al conflitto scatenato alle porte d'Europa da Vladimir Putin, ha scritto una lettera che è stata pubblicata a mezzo social e che è indirizzata al direttore del "Corriere della Nato", il modo con cui il docente della Luiss definisce il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana ed il quotidiano.

 

Orsini si difende rispetto ad una delle ultime asserzioni relative alla guerra in Ucraina, tra quelle che hanno fatto scalpore, che sono circolate: una, in particolare, che il professore dice di non aver mai proferito. "Lei - scrive l'esperto di geopolitica su Facebook - continua a mettere sulla mia bocca parole mai pronunciate per scatenare campagne d’odio contro di me. In queste ore vengo insultato violentemente per avere detto che mio nonno ha avuto un’infanzia felice sotto il fascismo".

 

alessandro orsini 4 alessandro orsini 4

Poi la specificazione: "Ma io non ho mai pronunciato la parola "fascismo" giacché mio nonno è nato nel 1908. Ne consegue che l’infanzia di mio nonno è avvenuta sotto la monarchia di Vittorio Emanuele III e non sotto Mussolini, di cui peraltro mio nonno era un oppositore".

 

ALESSANDRO ORSINI A CARTABIANCA ALESSANDRO ORSINI A CARTABIANCA

Insomma, il direttore del Corriere viene tirato in ballo per aver quantomeno interpretato male, anche dal punto di vista storico, le dichiarazioni di Orsini, che dal suo canto continua con le sue argomentazioni: "Che in queste ore vengano intervistati pseudo storici del fascismo per smentirmi è grottesco giacché, a Carta Bianca, non ho mai parlato di fascismo. Ben diversamente, ho accennato alla struttura sociale dell’Oman e al ruolo che la famiglia occupa nell’architettura relazionale di quel Paese", ha scritto, dopo aver ricostruito la vicenda esistenziale e bellica del nonno.

 

alessandro orsini 2 alessandro orsini 2

Dunque le interviste agli storici che Il Corriere della Sera sta pubblicando, stando al punto di vista di Orsini, partirebbero da considerazioni che il professore non avrebbe esposto. E l'esperto dichiara di essersi riferito all'Oman, e non al fascismo, e di aver citato l'infanzia del suo familiare che tuttavia non ha avuto a che fare - insiste - con il ventennio di Benito Mussolini.

 

alessandro orsini alessandro orsini

A questo punto della missiva, spuntano i consueti toni anti-atlantisti cui il neo opinionista de Il Fatto Quotidiano ci ha abituato: "La politica del governo Draghi verso l’Ucraina è un fallimento totale. Il governo Draghi sta conducendo una politica criminale verso l’Ucraina alimentando la guerra dall’esterno".

 

Tesi che, come spiegato questa mattina sul Giornale da un articolo di Domenico Di Sanzo, sembrano persuadere anche Giuseppe Conte che, da leader grillino, starebbe pensando di riposizionare il suo MoVimento sulla scia dell'anti-sistemismo orsiniano.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...

DAGOREPORT - MELONI MUSK-ERATA - LA POLITICA DELLA PARACULAGGINE: DOPO L'INTERVENTO DI MATTARELLA, PUR DI NON DARE TORTO Ai GRAVISSIMI ATTACCHI DI ELON MUSK ALLA MAGISTRATURA ITALIANA, GIORGIA MELONI FA IL 'CAMALEONTE IN BARILE': "ASCOLTIAMO SEMPRE CON GRANDE RISPETTO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - ATTENZIONE! OVVIAMENTE LA STATISTA DELLA GARBATELLA NON HA IL CORAGGIO DI SOTTOSCRIVERE IN UN COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL GOVERNO TALE IRRIDENTE DICHIARAZIONE NEI CONFRONTI DEL CAPO DELLO STATO. FA CIO' CHE SA FARE MEGLIO: LA DUCETTA FURBETTA. E SULLE AGENZIE STAMPA COME UN GHIGNO BEFFARDO SI LEGGE: “SI APPRENDE DA FONTI DI PALAZZO CHIGI”. MANCO FOSSE UN'INDISCREZIONE TRAPELATA CHISSA' COME - L'ULTIMO RETWEET DI MUSK: "HA RAGIONE GIORGIA MELONI"

DAGOREPORT - I DESTRONZI DE’ NOANTRI, CHE HANNO BRINDATO AL TRIONFO DI TRUMP, SI ACCORGERANNO PRESTO DI AVER FESTEGGIATO UNA VITTORIA DI PIRRO – LA POLITICA ESTERA SARÀ LA DISCRIMINANTE DI QUEL POPULISMO TRUMPIANO (“IO SONO UN POVERO CHE HA FATTO I SOLDI”; CIOÈ: ANCHE TU PUOI FARCELA..) CHE HA SEDOTTO MINORANZE ETNICHE E CLASSE LAVORATRICE: "L’UNIONE EUROPEA SEMBRA COSÌ CARINA, MA CI STA DERUBANDO NEGLI SCAMBI COMMERCIALI E NOI LA DIFENDIAMO CON LA NATO: L'UE DOVREBBE PAGARE QUANTO NOI PER L'UCRAINA" - IL CAMALEONTISMO DELLA PREMIER MELONI, SEMPRE COSÌ PRO-BIDEN E FILO-ZELENSKY, DAVANTI ALLE MOSSE ISOLAZIONISTICHE DEL TRUMPONE (DAZI SULL'EXPORT ITALIANO), CON UN ALLEATO DI GOVERNO TRUMPISSIMO COME SALVINI, VERRÀ MESSO A DURA PROVA: LA DUCETTA ALLE VONGOLE STARÀ CON L’EUROPA DI URSULA O CON L’AMERICA DI "THE DONALD"?