Estratto dell’articolo di Caris Vanghetti per “il Messaggero”
[…] Ieri, dal partito di Conte è stata fatta circolare la voce che i parlamentari in uscita dai 5 stelle lo farebbero per tenersi i soldi del trattamento di fine rapporto da deputato o senatore (una cifra che si aggira tra i 45 e i 90 mila euro a seconda che abbiano fatti uno o due mandati parlamentari).
Uno spettro che circola, anche se in realtà uscire adesso dal Movimento per quel motivo è prematuro, dal momento che il tfr sarà disponibile solo dopo l'insediamento delle nuove Camere, e solo a quel punto maturerà l'obbligo di rinuncia.
Ma resta il clima da caccia alle streghe. Secondo i malpancisti M5S, l'indiscrezione sarebbe stata fatta uscire un po' con l'obiettivo di gettare discredito su di loro in modo da non renderli appetibili per gli altri partiti e un po' per veicolare un altro tipo di messaggio: se rimanete con noi, una volta finite le elezioni, ci saranno soldi per retribuire le cariche di partito e i docenti dell'istituenda scuola di formazione pentastellata. […]
ALFONSO BONAFEDE GIUSEPPE CONTE
Oltre che gli eventuali posti remunerati negli staff degli eletti. Così i vari big del Movimento come Paola Taverna, Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro e molti altri con la loro esperienza, potrebbero essere tentati di rimanere per contribuire alla formazione e all'organizzazione dei 5 stelle del futuro, con stipendi più leggeri degli attuali ma pur sempre dignitosi. Però tutto dipende da come andranno le elezioni, così c'è chi fa notare che per pagare la campagna elettorale si potrebbe prendere in considerazione di fare ricorso ai famosi fondi delle restituzioni provenienti da parte degli stipendi degli eletti nelle file del Movimento. […]
PAOLA TAVERNA GIUSEPPE CONTE giuseppe conte alfonso bonafede mario turco giuseppe conte paola taverna