Emanuele Buzzi per corriere.it - Estratti
Gli ingredienti per una polemica (seppure scherzosa) ci sono tutti. Prendete un presidente del Senato fortemente interista, aggiungete una battuta su un ruolo istituzionale anti-Juve, mescolate con la passione per il calcio che invade anche la politica (oltre a tutto il Paese) e il risultato sono scintille da derby d’Italia, non allo stadio, ma in Parlamento.
Il caso nasce dalle parole di Ignazio La Russa. “Volevo fare una cosa diversa, volevo fare il ministro dello Sport, così mi sarei riposato e anche divertito”, ha detto il presidente del Senato, ospite di Italia Direzione Nord-Riflessioni sulla Leadership. “Giorgia Meloni mi ha detto di no e ho fatto il presidente del Senato”, ha spiegato La Russa. Che poi ha ironizzato: “Ma non lo volevo fare per l’Inter, come ha detto Giorgia, ma per andare contro la Juve….”.
Parole che ovviamente hanno colpito trasversalmente i parlamentari juventini. Il primo tra tutti è Francesco Boccia. Il capogruppo dem a Palazzo Madama è il tifoso bianconero doc in Parlamento, nonché presidente onorario dello Juventus Club Parlamento. “Premesso che siamo nel mese più caldo dell’anno in Aula e che si stanno trattando temi vitali per il Paese, non posso non rispondere a questa battuta”, chiarisce Boccia.
E prosegue: “Quella interista è una comunità che non si vergogna di avere nel loro albo uno scudetto che non hanno mai vinto e La Russa è il degno rappresentante di quegli interisti faziosi . Nonostante quel titolo, loro non sono ancora alla seconda stella mentre noi miriamo alla quarta. La Juve è rimasta quella dei fratelli Canfari, che hanno contribuito a fondarla: è stile, cuore, educazione, allegria mentre loro sono rimasti quelli lì”.
“Anch’io avrei fatto volentieri il ministro dello Sport, ma per gioire dei successi di tutti, anche dell’Inter”, commenta Maurizio Paniz, ex parlamentare forzista e attuale presidente dello Juventus Club Parlamento. “Noi juventini non miriamo alle sconfitte degli altri e abbiamo successo. Si sa: il vento soffia sempre sulle cime più alte”, dice Paniz. “Con La Russa ho un ottimo rapporto, in alcuni incontri tra Juve e Inter eravamo anche allo stadio abbastanza vicini. Ma c’è sempre una distanza di sicurezza di almeno dieci metri: loro sono abituati a perdere e non si sa mai come possano reagire”.
E mentre Paniz scherza, Riccardo Ricciardi, vicepresidente M5S e juventino doc, immagina e polemizza: “Per come intendono lo Stato questi signori, non mi avrebbe stupito. Un ministro pro domo sua”. Lo stellato puntualizza: “Metà della popolazione è juventina”.
(...)
Ma i tizzoni dello scontro arrivano a infiammare anche i compagni della maggioranza. “La Russa fa bene a rimanere presidente del Senato, lasciamo invece il compito dello Sport al ministro Abodi. Io sono tifoso della Juve, ma quest’anno vincesse la Champions una squadra italiana, ad esempio l’Inter, ne sarei comunque orgoglioso. Questa è la vera differenza tra un tifoso della Juve e qualche tifoso speciale dell’Inter!”, commenta il senatore leghista Giorgio Bergesio.