PAURA E DELRIO AL NAZARENO – VOLANO GLI STRACCI SULLA NOMINA DELLA CAPOGRUPPO PD ALLA CAMERA! MARIANNA MADIA ACCUSA DELRIO DI “COOPTAZIONE MASCHERATA” DI DEBORA SERRACCHIANI – I DIRIGENTI DEL PD STANNO PROVANDO A CONVINCERE L’EX MINISTRO DELLA FUNZIONE PUBBLICA A FARE UN PASSO INDIETRO, MA LEI NON NE HA INTENZIONE. ALLA FACCIA DELLA PAX LETTIANA!

-

Condividi questo articolo


Pasquale Napolitano per “il Giornale”

 

marianna madia foto di bacco marianna madia foto di bacco

Il fair play rosa nel Pd dura poco più di una giornata. Le due donne dem, Marianna Madia e Debora Serracchiani, candidate alla guida del gruppo alla Camera dei Deputati, sono già ai ferri corti. Si scannano per la poltrona peggio degli uomini. Un'altra grana per il segretario Enrico Letta che al suo arrivo al timone del Pd aveva chiesto la scelta di due donne capogruppo.

 

graziano delrio graziano delrio

GRAZIANO DELRIO DEBORA SERRACCHIANI GRAZIANO DELRIO DEBORA SERRACCHIANI

A Palazzo Madama è filato tutto liscio con l'elezione all'unanimità di Simona Malpezzi al posto di Andrea Marcucci. A Montecitorio è scoppiata la zuffa tra Serracchiani e Madia. Nello scontro finisce anche l'ex capogruppo Graziano Delrio accusato di aver fatto il doppio gioco. La miccia esplode dopo una lettera di fuoco spedita ai deputati del Pd da parte della Madia.

 

simona malpezzi simona malpezzi

Più che una lettera è un atto di accusa contro Delrio: «Vorrei agganciarmi a un punto di discussione del vademecum che il segretario Letta ha fatto distribuire nei circoli (volti e non maschere). Per questo vorrei raccontarvi come nasce la mia candidatura. Con Graziano Delrio, che ho sempre considerato persona di valore, ci legano anni di lavoro comune prima al Governo e poi in questa legislatura così complicata.

 

È stato proprio lui, dopo aver accettato l'invito del nuovo segretario a fare un passo indietro, a chiedermi di mettermi in gioco con la mia candidatura insieme a quella della mia amica stimata Debora Serracchiani. Sceglieva una via diversa da quella presa al Senato dove il capogruppo uscente Marcucci ha invitato senatrici e senatori a sottoscrivere unitariamente la candidatura di Simona Malpezzi.

ENRICO LETTA GIUSEPPE CONTE ENRICO LETTA GIUSEPPE CONTE

 

Alla Camera, dunque, si è presa un'altra strada. Senonché quello che poteva essere un confronto sano tra persone che si stimano si è subito trasformato in altro. Immediatamente si è ripiombati nel tradizionale gioco di accordi trasversali più o meno espliciti con il capogruppo uscente, da arbitro di una competizione da lui proposta, che si è fatto attivo promotore di una delle due candidate, trasformando ai miei occhi il confronto libero e trasparente che aveva indetto in una cooptazione mascherata.

 

teresa bellanova marianna madia debora serracchiani foto di bacco (2) teresa bellanova marianna madia debora serracchiani foto di bacco (2)

Debora è una persona autorevole. Ma, ripeto, di cooptazione mascherata si tratta. Questa distanza tra forma e sostanza non è sana: non far seguire a ciò che diciamo il nostro comportamento penso sia una delle cause del perché non riusciamo più a esprimere la vocazione espansiva del nostro partito».

 

Affondo che Delrio respinge: «Non ho invitato nessuno a candidarsi e nessuno a non farlo perché sarebbe stato poco rispettoso della libertà. Non ho fatto trattative anche perché direi di aver già fatto la mia parte. E forse di non meritare accuse di manovre non trasparenti o di potere visto che a quel potere ho voluto rinunciare lasciando immediatamente il mio incarico.

 

Enrico Letta Graziano Delrio Enrico Letta Graziano Delrio

Certe parole mi feriscono oltremodo perché non corrispondono alla realtà e perché vengono da un persona che ho stimato sempre. Credo e spero che si tratti di amarezza», replica l'ex capogruppo in un'altra lettera inviata ai colleghi. Ma Madia insiste. Chiamata in causa, Debora Serracchiani, che dovrebbe aver l'appoggio della corrente di Base Riformista, la più numerosa alla Camera, non ci sta: «Non posso credere che Maria Anna intenda riferirsi a me come una persona cooptabile e quindi, dovrei supporre, non autonoma. No, l'autonomia è stata la cifra della mia storia personale e politica, e anche quando sono stata accanto a qualcuno l'ho fatto lealmente, condividendo idee e mantenendo libertà di giudizio. Chi sa, me lo riconosce». La pax lettiana è già saltata.

 

gualtieri letta gualtieri letta

andrea marcucci e graziano delrio arrivano al quirinale 1 andrea marcucci e graziano delrio arrivano al quirinale 1 teresa bellanova marianna madia debora serracchiani foto di bacco (1) teresa bellanova marianna madia debora serracchiani foto di bacco (1)

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGAZZULLISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...

DAGOREPORT - MELONI MUSK-ERATA - LA POLITICA DELLA PARACULAGGINE: DOPO L'INTERVENTO DI MATTARELLA, PUR DI NON DARE TORTO Ai GRAVISSIMI ATTACCHI DI ELON MUSK ALLA MAGISTRATURA ITALIANA, GIORGIA MELONI FA IL 'CAMALEONTE IN BARILE': "ASCOLTIAMO SEMPRE CON GRANDE RISPETTO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - ATTENZIONE! OVVIAMENTE LA STATISTA DELLA GARBATELLA NON HA IL CORAGGIO DI SOTTOSCRIVERE IN UN COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL GOVERNO TALE IRRIDENTE DICHIARAZIONE NEI CONFRONTI DEL CAPO DELLO STATO. FA CIO' CHE SA FARE MEGLIO: LA DUCETTA FURBETTA. E SULLE AGENZIE STAMPA COME UN GHIGNO BEFFARDO SI LEGGE: “SI APPRENDE DA FONTI DI PALAZZO CHIGI”. MANCO FOSSE UN'INDISCREZIONE TRAPELATA CHISSA' COME - L'ULTIMO RETWEET DI MUSK: "HA RAGIONE GIORGIA MELONI"