LE PEN SPENNATA E MESSA ALL'INDICE - NESSUN EDITORE PUBBLICA IL SAGGIO DELLA LEADER DEL FRONT NATIONAL: “TROPPO RISCHIOSO, LA SUA IMMAGINE È ECCESSIVAMENTE SULFUREA, POTREBBE FAR FUGGIRE GLI ALTRI SCRITTORI” - CENSURATO ANCHE IL LIBRO DI MEMORIE DEL PADRE -

Le case editrici francesi sarebbero invece meno reticenti se Marion-Maréchal, la nipotina di casa Le Pen, decidesse di prendere la penna e scrivere. «È più giovane e dunque meno associata alla dinastia», spiega un editore. Meno "colpevole" di aver come cognome Le Pen....

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marine e jean marie le pen marine e jean marie le pen

Mauro Zanon per “Libero Quotidiano”

 

Gli editori non vogliono avere a che fare con la leader del Fn. «È troppo sulfurea e fa fuggire gli altri scrittori». Stessa sorte per le memorie del padre

 

Il libro-programma è un grande classico della politica francese. Lo scrivono tutti i candidati alle presidenziali, anche i meno quotati. Ne ha appena scritto uno l' ex capo di Stato, Nicolas Sarkozy, boccheggiante nei sondaggi di opinione, e consapevole che tutti gli squali del suo partito, i Fillon, i Juppé, i Le Maire, i Copé, lo aspettano al varco alle primarie di novembre. Si chiama «La France pour la vie», ed è una dichiarazione d' amore eterno alla Francia e ai francesi.
 

MARINE LE PEN MARINE LE PEN

Che però non si dimenticano della sua presidenza a tinte fosche, delle innumerevoli promesse tradite, della sua vanagloria, e non esiteranno, il prossimo 20 novembre, a castigarlo nelle urne. Alain Juppé, il gran favorito della destra neogollista (Les Républicains), ne ha scritti persino tre di libri-programma, Emmanuel Macron, l' attuale ministro dell' Economia e enfant prodige della gauche riformista, sarebbe intenzionato a pubblicarlo nello stesso momento in cui scioglierà la riserva sulle sue ambizioni presidenziali.
 

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E al gran rito del saggio per convincere i francesi che il proprio programma è quello che risolleverà la Francia si è aggiunta quest' anno anche Marine Le Pen, la leader del Front national. Ma c' è un problema. Il saggio, scritto dalla presidente Fn in questi cinque mesi di quasi silenzio rispetto ai suoi standard, è pronto, il tema, una riflessione sull' esercizio del potere, è di quelli che possono "cartonner", come si dice in Francia, avere un gran successo, ma nessun editore sarebbe disposto a pubblicarla.

 

Lo ha rivelato ieri Rtl sul suo sito internet, sottolineando come sia stata Marine Le Pen in persona, e non il Front national come evocato dal quartier generale di Nanterre, a bussare alla porte delle grandi maison editoriali francesi ricevendo soltanto risposte negative. La presidente del Fn, che contava di pubblicare il suo saggio prima dell' ufficializzazione della sua campagna presidenziale non si aspettava certo di trovarsi dinanzi a questi ostacoli.
 

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Ma tant' è. E così, prima di convincere i francesi che è la persona giusta per guidare la Francia nel 2017, prima di persuadere un Paese affossato dall' immobilismo di Hollande che è pronta per il grande salto, Marine avrà la non facile missione di convincere un editore a pubblicarla. La "dédiabolisation" del Fn, per ora, non trova riscontri positivi nel beau monde delle lettere parigine, per gli intellò di Saint-Germain-des-Près Marine è pur sempre una Le Pen, dunque un' infrequentabile.
 

La conferma arriva da un editore intervistato in forma anonima da Rtl: «Troppo rischioso per la marca, potrebbe far fuggire alcuni autori», ammette il letterato, prima di aggiungere che c' è soprattutto «il timore di un flop nelle librerie», perché «la sua immagine è ancora troppo sulfurea».

 

Si parla di Marine Le Pen come si parla di un' appestata inavvicinabile, come di un mostro irredimibile, e saranno contenti ora tutti quei membri del mondo della cultura, lo scrittore Jean-Marie Le Clézio, l' attore Guy Bedos, il presentatore Patrick Bruel, il cantante Yannick Noah, il direttore del festival di Avignon Olivier Py, il rapper islamico idolo delle banlieue Akhenaton, che hanno "minacciato" di abbandonare la Francia in caso di vittoria del Front national alle prossime presidenziali.
 

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Ma Marine non è certo la prima della famiglia Le Pen ad aver avuto problemi con l' editoria. Suo padre, Jean-Marie, non ha ancora trovato una casa editrice disposta ad accettare nella sua rosa di autori un membro del Front national. Il patriarca della destra identitaria ha finito di scrivere le sue memorie nel 2013, ma all' orizzonte non c' è ancora nulla di concreto.
 

Stando a quanto riferito da Rtl, le case editrici francesi sarebbero invece meno reticenti se Marion-Maréchal, la nipotina di casa Le Pen, decidesse di prendere la penna e scrivere. «È più giovane e dunque meno associata alla dinastia», spiega un editore. Meno "colpevole" di aver come cognome Le Pen.

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