IL PIANO PER LA SUCCESSIONE MESSO A PUNTO DA MARINA BERLUSCONI: NESSUNA DISCESA IN CAMPO, MA CONTATTI DIRETTI CON GIORGIA MELONI – I FIGLI DEL CAV SONO POCO O NULLA INTERESSATI A FORZA ITALIA, VISTA COME UN “ASSET” POCO PRODUTTIVO E MOLTO COSTOSO. LA LINEA SARÀ QUELLA DI PROCEDERE CON “SNELLIMENTO E LIQUIDAZIONE”: QUELLO CHE CONTA SONO LE AZIENDE, E PER QUESTO LA FAMIGLIA VUOLE MANTENERE UNA VISIONE “ALLINEATA” CON IL GOVERNO. POI, CON CALMA, SI RAGIONERÀ DEL FUTURO DEL PARTITO CONFRONTANDO UTILI E PERDITE…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Giulia Merlo per “Domani”

 

SILVIO BERLUSCONI GIORGIA MELONI - 2008 SILVIO BERLUSCONI GIORGIA MELONI - 2008

Tutto il governo Meloni sta seguendo con preoccupazione vera il declino della salute di Silvio Berlusconi, a cui tutte le componenti del centrodestra riconoscono il ruolo di federatore del centrodestra. […]

 

La preoccupazione, però, è principalmente «umana», come la descrive un esponente dell’esecutivo. Politicamente, infatti, le uniche fibrillazioni si registrano tra le file di Forza Italia. […]. La vera questione che si aprirà per Meloni non è infatti tanto quella del futuro di Forza Italia, ma quella del nuovo corso di Fininvest.

 

marta fascina silvio marina berlusconi marta fascina silvio marina berlusconi

La linea di Berlusconi è sempre stata un impasto di interessi, con quello politico che correva in parallelo con quello delle sue aziende. […] Quello stesso perimetro di interessi che Forza Italia, pur con il suo costante calo di consensi, ha mantenuto anche nell’attuale esecutivo. A partire dal fatto che la casella chiave del sottosegretariato dell’Editoria, in tutti i governi di centrodestra, sia appannaggio berlusconiano: oggi con Alberto Barachini, ieri con Giuseppe Moles e Paolo Bonaiuti.

 

Lo schema, tuttavia, si poggiava su un punto di equilibrio che era la figura del capo […]. Un capo, però, che non ha mai voluto veri successori e proprio questo impone un equilibrio nuovo tra le aziende e il governo. «L’unica che avrebbe incoronato sarebbe stata la figlia Marina», dice un ex berlusconiano che fu tra i fondatori del partito nel 1994.

 

silvio piersilvio e marina berlusconi silvio piersilvio e marina berlusconi

[…] Tuttavia, nessuno dei figli nè di primo letto – Marina e Piersilvio – nè di secondo – Barbara, Eleonora e Luigi – ha mai davvero guardato con interesse a Forza Italia. Di più, negli ultimi anni di tramonto elettorale è stato considerato uno dei crucci da togliere al padre sempre più anziano, oltre che un asset poco produttivo e anzi piuttosto costoso, visto l’indebitamento per 90 milioni garantito da due fideiussioni personale Berlusconi.

 

[…] Per questo, la prospettiva dei figli viene riassunta con due parole da chi osserva i movimenti aziendali: «snellimento e liquidazione». Marina Berlusconi, spiegano, è un’imprenditrice che ragiona secondo i criteri di utile e perdita e, in vista della successione, la domanda è una: cosa crea valore in azienda, in relazione a quanto costa?

 

Proprio alla luce di questo, la figlia maggiore avrebbe progressivamente messo a punto un modo per succedere al padre, ma alle proprie condizioni. La linea di contatto tra lei e la premier Meloni è aperta e personale, la svolta governista ha riportato al tavolo delle trattative coperte per le nomine del govenro il fedelissimo Gianni Letta.

 

luigi berluscono lascia il san raffaele di milano luigi berluscono lascia il san raffaele di milano

Nessuna discesa in campo, dunque, ma contatti stretti e trasversali, facilitati oggi e per tutta la durata del governo dalla presenza dei ministri azzurri e del drappello di parlamentari eletti. Che da Berlusconi hanno ricevuto l’ultimo regalo, con l’8 per cento a FI che ha consentito loro di tornare in parlamento per altri cinque anni. Poi si deciderà il futuro di FI o di quel che ne resta, esattamente come per ogni società: confrontando utili e perdite.

MARINA BERLUSCONI GIANNI LETTA LICIA RONZULLI - BY MACONDO MARINA BERLUSCONI GIANNI LETTA LICIA RONZULLI - BY MACONDO

 

«La chiave per capire il futuro è la vendita del Giornale», viene suggerito. In altre parole: dimenticate le questioni di cuore per il giornale di famiglia, un’azienda poco produttiva viene venduta, pur mantenendo una quota di minoranza. Un ragionamento che potrebbe riguardare anche altri asset, a partire da Mediaset – ora MediaforEurope con sede in Olanda – per cui l’interessamento del francese Vincent Bollorè è noto. […]

SILVIO BERLUSCONI SILVIO BERLUSCONI MARINA BERLUSCONI AL SAN RAFFAELE MARINA BERLUSCONI AL SAN RAFFAELE Luigi Berlusconi AL SAN RAFFAELE Luigi Berlusconi AL SAN RAFFAELE luigi berlusconi in visita dal padre silvio al san raffaele luigi berlusconi in visita dal padre silvio al san raffaele marina berlusconi marina berlusconi marina berlusconi presidente del gruppo mondadori marina berlusconi presidente del gruppo mondadori marina berlusconi marina berlusconi

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGAZZULLISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...

DAGOREPORT - MELONI MUSK-ERATA - LA POLITICA DELLA PARACULAGGINE: DOPO L'INTERVENTO DI MATTARELLA, PUR DI NON DARE TORTO Ai GRAVISSIMI ATTACCHI DI ELON MUSK ALLA MAGISTRATURA ITALIANA, GIORGIA MELONI FA IL 'CAMALEONTE IN BARILE': "ASCOLTIAMO SEMPRE CON GRANDE RISPETTO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - ATTENZIONE! OVVIAMENTE LA STATISTA DELLA GARBATELLA NON HA IL CORAGGIO DI SOTTOSCRIVERE IN UN COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL GOVERNO TALE IRRIDENTE DICHIARAZIONE NEI CONFRONTI DEL CAPO DELLO STATO. FA CIO' CHE SA FARE MEGLIO: LA DUCETTA FURBETTA. E SULLE AGENZIE STAMPA COME UN GHIGNO BEFFARDO SI LEGGE: “SI APPRENDE DA FONTI DI PALAZZO CHIGI”. MANCO FOSSE UN'INDISCREZIONE TRAPELATA CHISSA' COME - L'ULTIMO RETWEET DI MUSK: "HA RAGIONE GIORGIA MELONI"