Estratto dell’articolo di Simona Buscaglia e Francesco Moscatelli per https://www.lastampa.it
VITTORIO FELTRI AL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA
Primo giorno di scuola al Pirellone per il nuovo consiglio regionale. Il presidente Federico Romani passa come da pronostici della vigilia alla quarta votazione, con 45 voti su 78 votanti, ma fin dal primo mattino i veri protagonisti sono stati screzi e schiacciate di piedi fra gli alleati del centrodestra. […] Uno dei primi a presentarsi, intorno alle 9.30 di questa mattina, è stato il sottosegretario alla Cultura del governo Meloni Vittorio Sgarbi, eletto in Regione con la lista “Noi Moderati”.
Complice il timing i microfoni sono tutti per lui e Sgarbi, divertito, si prende la scena e attacca la coordinatrice lombarda di Forza Italia Licia Ronzulli, accusata di aver bloccato la sua nomina ad assessore alla Cultura della nuova giunta Fontana e di aver favorito in questo modo Francesca Caruso, esponente di Fratelli d’Italia vicina al presidente del Senato Ignazio La Russa.
VITTORIO SGARBI E ATTILIO FONTANA AL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA
«Francesca Caruso non la conosco – dice Sgarbi –. Se sta a Gallarate sarà brava, a Gallarate si sta bene, c'è un bel cimitero, c'è un bel museo. È tutta responsabilità della Ronzulli, la Ronzulli ha deciso che voleva rinunciare ad avere una figura di riferimento per non averla».
Quindi aggiunge: «Se mi avessero chiesto veramente di fare l'assessore, Fontana, Berlusconi, io ci pensavo due tre ore, quindi in quella condizione poi avrei valutato, potevo perfino accettarlo. La Ronzulli è stata così furba da pensare che è meglio niente che 1/5, perché io sono amico di tutti, quindi sarei stato 1/5 di tutti i partiti della coalizione. Invece ha preferito zero perché così hanno vinto Fdi e La Russa».
VITTORIO FELTRI E ATTILIO FONTANA AL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA
[…] Quando suona la prima campanella Fontana si affretta a entrare in aula poiché tocca al più anziano presiedere la seduta e, per il momento, di Vittorio Feltri non c’è traccia. Ma l’attesa dura solo pochi minuti, giusto il tempo di evitare l’incombenza che Feltri aveva detto di non volersi sobbarcare dopo l’elezione come consigliere di Fratelli d’Italia. Il direttore editoriale di Libero esce infatti dall’ascensore a riunione appena iniziata e, sfoggiando una cravatta fermata da una spilla a quadrifoglio, esclama: «Sono arrivato adesso, non so un c….».
Terminata la prima chiama Feltri si concede un bicchiere di vino con il collega di partito Paolo Franco, assessore alla Casa, e si lamenta del ritardo con cui sono iniziati i lavori. «Non so se si può usare questo linguaggio ma il ne ho gia piene le palle. È iniziato mezz’ora in ritardo e io amo la puntualità» dice. […]
VITTORIO FELTRI AL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA
Mentre in aula comincia la terza votazione sulle scale compare anche l’ex consigliere regionale Gianluca Savoini, leghista finito nella bufera per i suoi rapporti con la Russia di Putin. «Sono qui dal 2006 e ci resterò anche in futuro» dice per poi scomparire alla stessa velocità con cui è apparso. Fra i corridoi, nel frattempo, tiene banco il giallo dell’assenza del neo assessore all’Agricoltura di Fratelli d’Italia, il mantovano Alessandro Beduschi. Qualche avversario avanza il sospetto che sia in vacanza, si sprecano battute sugli atolli della Maldive, ma dalla Regione assicurano che è invece impegnato nell’ultimo viaggio di lavoro della sua precedente attività. […]
VITTORIO FELTRI E ATTILIO FONTANA AL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA