POI NON DITE CHE A MILANO GIRA SOLO LA COCA - IN CONSIGLIO COMUNALE LA MAGGIORANZA HA VOTATO SÌ A UN ORDINE DEL GIORNO SULLA LEGALIZZAZIONE DELLA CANNABIS: SI CHIEDE AL SINDACO E ALLA GIUNTA DI "ATTIVARSI CON IL PARLAMENTO PER SOSTENERE LA NECESSITÀ DI APPROVARE UN DISEGNO DI LEGGE" - LA PROPOSTA È ARRIVATA DAL PD, MA A SORPRESA HA VOTATO A FAVORE ANCHE FORZA ITALIA: NO OVVIAMENTE DELLA LEGA, CHE HA CHIESTO "L’ESAME DEL CAPELLO PER I CONSIGLIERI FAVOREVOLI..."

-

Condividi questo articolo


Simona Romanò per www.leggo.it

 

filippo barberis pd milano filippo barberis pd milano

Marijuana sì, marijuana no. Il dibattito irrompe a Palazzo Marino e il consiglio comunale apre alla legalizzazione della cannabis. Ieri sera, infatti, l’aula ha approvato dopo una lunga discussione l’ordine del giorno, che è stato promosso dal capogruppo del Pd, Filippo Barberis, con cui si chiede al sindaco e alla giunta «di attivarsi con il Parlamento e presso tutte le sedi opportune per sostenere la necessità di approvare un disegno di legge sulla legalizzazione della produzione e del consumo di cannabis e suoi derivati».

 

cannabis milano cannabis milano

E ancora: «di reinvestire gli introiti derivanti dalla legalizzazione della cannabis in politiche di formazione e prevenzione», come avviene nei paesi dove questa sostanza è già legale. La proposta, partita dal Partito Democratico, ha ottenuto il sì di gran parte della maggioranza e, a sorpresa, anche del capogruppo di Forza Italia, Alessandro De Chirico.

 

PERCHÉ LA LEGALIZZAZIONE

alessandro de chirico di forza italia alessandro de chirico di forza italia

Nel documento si legge che autorizzare la cannabis «porterebbe diversi benefici economici e sociali, un incremento del Pil, un aumento di entrate per le finanze pubbliche e recherebbe  un danno molto importante all’economia mafiosa».

 

Parallelamente si vedrebbe anche «una riduzione significativa di risorse economiche ed umane investite nella lotta contro questa sostanza, un’importante riduzione della popolazione carceraria e l’emersione di una serie di comportamenti diffusissimi nella popolazione italiana, finora considerati fuorilegge, nonché l’annullamento dell’effetto ribellione», perché tutto ciò che è proibito attrae, soprattutto i giovani.

 

coltivare cannabis 3 coltivare cannabis 3

La discussione era già iniziata le scorse settimane, dopo la bocciatura da parte della corte costituzionale del referendum sulla cannabis. Barberis, deluso dalla decisione, aveva subito  annunciato l’ordine del giorno perché «vorrei davvero, come sul fine vita, che il Pd si assumesse la responsabilità di un’iniziativa politica e parlamentare che non lasci cadere nel vuoto due quesiti diversi ma molto sentiti, come hanno certificato in modo inequivocabile le moltissime firme raccolte».

 

NO DELLA LEGA

deborah giovanati lega milano deborah giovanati lega milano

Contraria al provvedimento l’opposizione. La leghista Deborah Giovanati chiede di ritirare l’ordine del giorno per approfondire il tema con esperti e «l’esame del capello per i consiglieri favorevoli».

 

Una provocazione cui risponde senza giri di parole il consigliere dem, Daniele Nahum:  «Per disobbedienza civile mi fumerò una canna davanti a Palazzo Marino e poi cederò una ciocca di capelli».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...