Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, Ucraina, Letta: "Tensioni ma il governo non cadrà". Certo che non cadrà. Lui è meglio dell'a.d. di Poltrone e Sofà!
Cocit
Lettera 2
Caro Dago, Soliera (Modena), bimbo di un anno gettato giù dal secondo piano: fermata la babysitter. Andava fermata prima! È un lavoro di grande responsabilità che, colpevolmente, viene consentito esercitare a chiunque - perlopiù come riempitivo - e senza alcuna preparazione, come se i bimbi fossero bambole di pezza. Ma non è così.
baby sitter modena bimbo lanciato dal balcone
Come per gli anziani e gli ammalati servono pazienza e nervi saldi altrimenti succedono tragedie come questa. Verrebbe da dire che è un tipo di attività che dovrebbe essere autorizzata solo a persone qualificate. Ma visto quel che succede in asili nido e scuole elementari... è meglio lasciar perdere.
E.S.
Lettera 3
Sarà pure bel canto, caro Dagos, quello dei cori anti-russi e del gospel rock-atlantista, che deride l'esercito russo ed esalta i fieri e valorosi combattenti ucraini, armati, sostenuti e istruiti, da ben prima che la guerra scoppiasse, da personale militare di prima scelta delle potenze occidentali, da cui, pare, prendono gli ordini, emanati avvalendosi dell'intelligence dei sofisticati apparati spionistici della N.A.T.O.
volodymyr zelensky a kharkiv 4
E allora, com'è che l'offensiva russa, condotta in un deficit di uomini secondo tutti gli analisti (il rapporto corretto è di 3 attaccanti contro 1 che difende: mentre i russi combattono 1 a 1), le stanno suonando di santa ragione, con tanto più gusto festina lente, a questo popolo di eroi indomiti e ai finto-volontari forestieri?
volodymyr zelensky a kharkiv 5
Con tutto il po' po' di esercito regolare e popolare, con le brigate internazionali che non vedono l'ora di prendere le armi e farsi sparare per celebrare il mito soap-operistico di Zelensky, non ci sono armi che gli bastino (a costi enormi, per il Paese d'Europa più povero, dopo la Moldova, ma dotato di potenti oligarchi di cui Zelensky sa qualcosa).
Mentre si comincia a averne più che abbastanza degli esperti che inneggiano a una sola voce cantando e contando la favola della vittoriosa guerra di popolo, una fra le tante menzogne con cui stanno scassando i timpani.
Raider
nave salpata da mariupol con metalli e acciaio 4
Lettera 4
Caro Dago, il dilemma esiste; Salvini c'è o ci fa? Il suo tweet subito dopo che i russi hanno rubato tonnellate di acciaio agli ucraini solleva il caso sulla lucidità mentale del "Capitone"... nella Lega tutto bene?
FB
Lettera 5
Caro Dago, l'accordo Ue sulle sanzioni spinge il prezzo del petrolio a soglie record: 120 dollari al barile. La migliore cosa fatta dall'Unione Europea per farsi mandare a fanculo dai consumatori!
Lucio Breve
Lettera 6
Esimio Dago,
Michele Serra - che abbina il suo nome al profumo "Eau de moi" (Acqua di me!) - dà del narcisista patologico a Gianluca Vacchi: il bue che dà del cornuto al... bue.
Bobo
Lettera 7
Caro Dago,
il Governatore della Banca d'Italia Visco: "Evitare una vana rincorsa fra prezzi e salari" di fronte all'aumento dell'inflazione. Giusto. Cosa pretendono i lavoratori? Di mantenere il loro (già scarso) potere d'acquisto?
L'inflazione ha già vinto, è inutile combatterla con assurdi aumenti dei salari. Mi ricorda qualcuno. Ah sì! Il prof. Orsini quando ha detto: "Putin ha già vinto in Ucraina, ci ha già sconfitti".
Gualtiero Bianco
Lettera 8
Mettere il pedaggio per l’ingresso in area B a Milano è un ulteriore sciacallaggio verso i pendolari, poiché l’ingresso in città è già di fatto a pagamento per le strisce blu che hanno ormai invaso la periferia più esterna.
A maggior ragione se si pensa che il Comune non ha fatto nulla per mettere in sicurezza i mezzi dell’ATM, visto che la stragrande maggioranza degli autisti se ne frega di indossare la mascherina!
Perché il Comune non pensa a batter cassa nel multare chi rappresenta un pericolo per la salute pubblica, invece che a prendersela vigliaccamente contro chi non può votare per Palazzo Marino? Forse le automobili dei milanesi che si spostano nell’hinterland emettono brezza marina?
Valentina
Lettera 9
Caro Dago, "L'Ucraina sta perdendo dai 60 ai 100 soldati ogni giorno". Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky. È un'assoluta novità! Fino a ieri ha sempre e solo parlato delle vittime civili. Quasi che la morte dei soldati fosse una questione minore.
Sono esseri umani anche loro. Se si può evitare di farli morire per vanità personale, calcoli sbagliati o per accontentare qualcuno è meglio, no?
Ulisse Greco
Lettera 10
“Sono cazzi per Putin o per noi”.
giuseppe conte e rocco casalino
Ti prego Dago, aiutami a liberarmi dai cattivi pensieri! Perché ho la sensazione che ci stiamo prendendo un bel Putin in quel posto?
Guardo gli attori della tragica commedia: un vecchio cognitivamente scarso, vice di tutto (rincoglionito come lo chiami tu) e un attore comico, messo lì dopo un colpo di stato, che copia la coppia Conte-Casalino.
Guardo la commedia: uno stato formica in stato di guerra civile da 8 anni che pensa di azzannare l’orso per conto terzi; mentre “lo stato orso” tiene per gli zebedei tutto il mondo con le sue materie prime.
rocco casalino e giuseppe conte
Durante il primo tempo l’attore comico ha tenuto la scena, mentre l’orso, quatto quatto, se ne impossessava.
Continuano però a dirci che il peggiore è indubitativamente quello che amministra lo stato più grande del mondo da 23 anni col 75% di consenso del suo popolo. Mentre quelli bravi sono: Rinco, il mito dei postini, l’altro la copia della coppia Casalino-Conte.
Sono cattivi pensieri e brutte sensazioni o quel Putin ci sta arrivando dritto dritto…
Ottavio Beccegato
Lettera 11
A Dagospia.
Te la do io l'Ucraina!
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale Stalin rubò l'estremo nord-ovest dell'Ucraina alla Polonia, il settore nord dei Carpazi in parte all'allora Cecoslovacchia e in altra parte all'Ungheria, il settore centrale dei Carpazi alla Romania e lo sbocco al mare a ovest di Odessa alla Moldova e alla Romania.
Maidan nel 2013/14 e ora la Russia insieme hanno rimesso in gioco i vari nazionalismi, che sono molto forti in quella parte dell'Europa. La fine delle ostilità attuali tra Russia e Ucraina, così com'era prima del 24 febbraio 2022, non potrà segnare la fine delle rivendicazioni territoriali all'interno dei confini dell'Ucraina post sovietica.
Europa o no Europa, NATO o no NATO, i vari paesi confinanti cioè Lituania, Polonia, Slovacchia, Ungheria, Moldova e Romania cominceranno a rivendicare le loro fette di territorio, che oggi sono ancora possedute dalla cosiddetta "Ucraina". La guerra attuale ha definitivamente "balcanizzato" l'area geografica che tutti ancora chiamano Ucraina.
I governi attuali e futuri dell'Ucraina farebbero bene a ricordare le parole di Virgilio: "Timeo Danaos et dona ferentes". Se aggiorniamo la frase alla situazione politica ucraina, queste parole possono diventare:
"Temo i Polacchi che portano doni (armi)"; "Temo gli Ungheresi che sono amici dei Russi"; "Temo i Rumeni che si armano ai miei confini".
Francisco o primeiro.
Lettera 12
dopo la guerra crisi del grano ucraino 2
Caro Dago, ci dicono che i russi bloccano 22 milioni di tonnellate di grano di Kiev. Mi pare una quantità un po' esagerata dato che l'Ucraina ne produce meno di 25 milioni. O gli ucraini sono quasi tutti celiaci e non mangiano cibi a base di grano?
[Il Gatto Giacomino]
Lettera 13
Ma il livello di quelli che citano il Donbass, e fino a ieri pensavano fosse il chitarrista che si sbaciucchia con Achille Lauro durante le performance canore sul palco?
Impeto Grif
Lettera 14
Caro Dago, vaiolo delle scimmie, Oms: "Elevato rischio di trasmissione in estate". Ottimo. Così si riempie il vuoto lasciato dal Covid che nella stagione calda circola poco.
Jonas Pardi
Lettera 15
Stimato Dago,
nella sua arguta autobiografia tascabile, Filippo Facci si è dimenticato del vecchio Giancarlo Lehner.
Gli farà piacere sapere che Craxi, amareggiato e incazzato con l'informazione forcaiola, esternò con orgoglio: io, però, ho due penne d'oro, Giancarlo e Filippo.
Non gliene voglio per l'omissione, ma, forse, meritavo una minima citazione, visto che qualcosa feci per lui.
Fra l'altro, avanzo dall'amico Filippo ancora tre pizze napoletane sulle sette promesse.
Giancarlo Lehner
Lettera 16
Direttore,
leggo con stupore il monito di Visco: "i salari non devono rincorrere l'inflazione". E ce lo viene a dire proprio il direttore di un ente, la Banca d'Italia i cui dipendenti hanno visto il loro salario aumentato per il solo periodo 2015-2018 di un bel 10%. Che con stipendi medi lordi intorno ai 95.000 euro all'anno fanno circa 1.000 euro al mese. Suppongo altri aumenti siano stati concessi nel frattempo.
Banca d'Italia che peraltro impiega circa 7.000 persone. Per fare cosa, visto che la gran parte delle sue competenze sono passate alla BCE. E non mi sembra vi siano stati licenziamenti di massa.
Visco lo vada a dire a Claudia, la mia amica che ogni mattina si alza alle sei per andare da Anguillara all'Ardeatina in macchina (perché a quell'ora i trasporti o non ci sono e pure se ci fossero ti ci vogliono due ore minimo) e che rispetto all'anno scorso paga il pieno quasi il doppio. Ah per un salario di 1.200 euro al mese per lavorare pure le domeniche.
Un consiglio a Visco: continuate ad aumentarvi gli stipendi ma fatelo in silenzio e soprattutto non veniteci a scassare le palle con le vostre lezioncine. Perché se l'unica competenza che vi è rimasta è quelle delle analisi economiche sappiate che forse è meglio analizzare anche le conseguenze sociali delle vostre politiche altrimenti c'è il rischio che le milioni di Claudie sparse in Italia che si fanno il mazzo con stipendi da fame vengano a chiedervene conto sotto casa.
Paolo Ferraresi
Lettera 17
Caro Dago, Biden: "Non incoraggiamo l'Ucraina a colpire la Russia". Ovvio che no. Si limitano a fornire missili e coordinate. Come chi sul web posta le istruzioni per hackerare i siti e poi declina ogni responsabilità...
Ezra Martin