Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, gay, "La nuova legge ungherese è una vergogna!". Per dare contro a Orbán, nel bunker di Bruxelles, la von der Leyen diventa una leonessa nel promuovere i privilegi degli omosex (chissà che cospicui finanziamenti da quella parte!).
Davanti a Erdogan, invece, non ha difeso i diritti delle donne. Ha preferito il silenzio. Ritirandosi sul divano in buon ordine e con la coda tra le gambe, come un cagnolino da salotto.
Ulisse Greco
Lettera 2
Caro Dago,
ecco gli eroi che ci possiamo permettere e che ci meritiamo: l'inviato de La Vita in Diretta ci informa che non appena si è reso conto di aver individuato il piccolo scomparso ha agito come segue: "Non a caso ho chiamato, come prima persona quando avevo una tacca di segnale, Alberto Matano, e subito dopo ho chiamato i carabinieri".
Sipario.
SR
Lettera 3
Caro e stimato Rob,
l'Ungheria ha quasi sfiorato la sacrosanta vendetta per la rapina della coppa del mondo da parte della Germania nel 1954.
La grande Ungheria di Puskàs fu rimontata (da 2 a 0 a 2 a 3) dai calciatori tedeschi dopati nell'intervallo tra primo e secondo tempo.
La prova si ebbe subito dopo: si ammalarono tutti e molti furono colpiti da itterizia. Quella coppa avrebbe dovuto essere tolta alla Germania e consegnata all'Ungheria.
Giancarlo Lehner
Lettera 4
Caro Dago, l'azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria ha sospeso 15 operatori sanitari che hanno rifiutato il vaccino anti-Covid. Meno male che nel settore c'è sovrabbondanza di personale! E nel caso dovesse esserci qualche posto non coperto si potrebbero metterci i migranti. Che arrivano senza documenti, non si sa da dove, con quali patologie e per fare che cosa: più sicurezza sanitaria e sociale di così!
Maury
Lettera 5
Caro Dago,
un tuo lettore si meraviglia perché la Banca d'Italia, di proprietà dello Stato, ha multato il Monte dei Paschi di Siena, anch'esso di proprietà dello Stato.
Questo è il tipo di problema informativo per cui le persone non comprendono il funzionamento di uno Stato e di come i burocrati ci perculano tutti i giorni.
In realtà, lo Stato è solo azionista, sia di Banca d'Italia che di MPS.
Nel primo caso, è anche un'azionista di minoranza, dato che la Banca d'Italia appartiene alle maggiori banche italiane e ad alcune europee. E questo è il motivo per cui non possiamo usare la moneta come vogliamo, non possiamo svalutare o agire sull'inflazione: i soldi non sono nostri: sono delle banche.
D'altro canto hanno convinto gli italiani che lo Stato si amministra come un condominio. Se un popolo è coglione, merita questo ed altro.
Johnkoenig
Lettera 6
Caro Dago, per cercare il piccolo Nicola Tanturli (2 anni), ritrovato dopo 36 ore a 3 km da casa, lo Stato è sceso in campo con polizia, carabinieri, vigili del fuoco, droni, elicotteri e cani molecolari. Insomma, i genitori che si erano ritirati in campagna per vivere in armonia con la natura e non inquinare, in poche ore hanno fatto produrre alle squadre di ricerca e soccorso l'anidride carbonica e l'inquinamento che probabilmente avrebbero prodotto in tutta l'esistenza adottando uno stile di vita simile a quello di tutte le altre famiglie normali.
Max A.
ddl zan Paul Richard Gallagher
Lettera 7
Caro Dago, la "nota verbale" del Vaticano sul ddl Zan? Non è opera dell'entourage del Papa. Ah, ecco! È opera dell'entourage di Orbán?
Ricky
Lettera 8
Caro Dago, la sinistra barzel-Letta. Un giorno è in rivolta per l'ingerenza del Vaticano nel ddl Zan. Il giorno dopo esulta per l'ingerenza dell'Unione Europea nella legge ungherese che vieta "la promozione dell'omosessualità ai minori". I soliti due pesi due misure.
Sonny Carboni
Lettera 9
Caro Dago, il Sig. Conte non ha ancora elaborato lo sfratto da Chigi, come peraltro il suo collega-antagonista Letta.
Per Conte la cosa è più grave perché oggi con le vaccinazioni in corsa, i primi robusti segnali di ripresa economica, l'arrivo dei primi miliardi di aiuti UE, lui vivrebbe la sua stagione d'oro che, nei suoi sogni lo avrebbe portato al Colle.
Ma come tutti i mediocri non si rende conto di aver proprio lui sprecato l'occasione della vita (che non si presenterà più, al massimo può ambire a diventare capo di scappati di casa) avendo affidato il piano vaccinale a chi pensava ai gazebo firmati invece che ai vaccini, il Recovery plan a fantasiosi inutili "Stati Generali" concependo un piano che ha fatto inorridire i tecnici UE e suonare tutti gli allarmi del Quirinale! Ora appare anche penoso il tentativo di aggrapparsi in qualche modo ai successi degli altri... Giuseppe stai sereno!
FB
Lettera 10
Dago darling, un vero tsunami è quello provocato dal ddl Zan, fortemente voluto dai sinistrati convertiti al capitalismo selvaggio (quello stesso dei nuovi schiavi della logistica, ecc. ecc.) e massonico.
Riducendo tutto ai minimi termini, vien di pensare che sta succedendo una novità assoluta: il Vaticano sta cercando di tutelare quel poco di libertà di pensiero che è rimasto. E meno male che siamo in un regime di "buoni ecolò"! Quegli stessi che si battono per salvare il pianeta e poi obbligano gli italiani a gettar via (dove?) 30 milioni di televisori, pieni zeppi di materiali fortemente inquinanti. Ossequi
Natalie Paav
Lettera 11
Dago,
c'era una volta un idealista che voleva la transizione della rappresentanza democratica on the web, un comunicatore dalla comicissima efficacia e un popolo di giovani che li seguivano come si fa con le stelle (cinque) che indicano le rotte.
Tre elementi chiari e distinti che formarono quel movimento che raccolse un terzo dei voti validi alle politiche del 2018. Oggi leggo che gli avvocati del comunicatore e quelli dell'avvocato emerso da una nota scuderia di legali in quel di Roma (Alpa) si vedranno per definire i loro poteri e le loro competenze, due soggetti mai votati che avranno la guida di quel movimento.
Addio alla piattaforma formulata dall'idealista, al web, all'uno vale uno. Riecheggia fortissimo l'eco del comico, quello di andare dove dovevano andare rivolto agli avversari di un tempo, oggi soci di governo e delle liste comunali prossime sventure.
La transizione può dirsi compiuta.
Saluti - peprig -
Lettera 12
joe biden recep tayyip erdogan 2
Caro Dago, oggi Ursula von der Leyen proporrà di dare altri 3,5 miliardi di euro da qui al 2024 al dittatore turco Recep Tayyip Erdogan (oltre ai 6 già versati negli ultimi cinque anni) affinché fermi i migranti. E poi la "vergogna" sarebbe la legge ungherese che tutela i minori dall'assalto Lgbt!
Ezra Martin
Lettera 13
Caro Dago,
Ritengo sbagliato che la scelta di inginocchiarsi o di non inginocchiarsi in onore del movimento Black Lives Matter prima dell’inizio di una partita di calcio al campionato europeo debba essere fatta insieme da tutti i componenti della squadra azzurra come qualcuno ha proposto.
italiani inginocchiati per il black lives matter
Tale scelta ha una valenza chiaramente politica per cui è strettamente personale e non ha senso una scelta collegiale.
Mi sembra giusto quindi che ognuno si comporti come vuole.
Detto questo mi sembra ancor più sbagliato il fatto che i giocatori prima di iniziare una partita siano costretti a scegliere se inginocchiarsi o non inginocchiarsi per onorare un movimento che con il calcio non ha nulla a che fare e di cui magari, chi deve scegliere se inginocchiarsi oppure no, non sa nulla.
Sulla base di quale principio si impone ai giocatori di dover scegliere se inginocchiarsi o non inginocchiarsi prima di iniziare una partita di calcio?
gli inginocchiati di italia galles
A me pare che imporre a qualcuno di fare una scelta sia una vera e propria violenza in quanto costringe i giocatori a scegliere manifestando in tal modo a tutti le propri convinzioni politiche che sono e devono restare riservate.
Cosa c’entra il calcio o qualsiasi altro sport con il doversi inginocchiare per questo o quel motivo?
A me sembra che ci sia in atto un tentativo di imporre le proprie idee politiche sfruttando qualsiasi occasione come ad es. una partita di calcio internazionale.
Seguendo la stessa logica, dovremmo tutti decidere se inginocchiarci per una causa qualsiasi, e di cause altrettanto meritevoli di attenzione anche è più della Black Lives Matter c’è ne sono molte, prima di un concerto o prima di uno spettacolo teatrale o prima di iniziare a lavorare o prima dell’inizio delle lezioni scolastiche, etc. etc.
Può darsi che mi sbagli, ma la richiesta di inginocchiarsi per qualche iniziativa in qualsiasi occasione mi sembra una vera e propria forzatura che ricatta le persone che volenti o nolenti ne sono coinvolte e sono costrette a scegliere manifestando a tutti la propria opinione che, per la natura della scelta, è necessariamente politica.
In conclusione non mi sembra lecito che per combattere una violenza che esiste in qualche parte del mondo si eserciti una sostanziale violenza su persone che nulla hanno a che fare con la violenza che si vorrebbe combattere.
Pietro Volpi
Lovere (Bg)
Lettera 14
Caro Dago, una giovane escursionista romena è morta in un incidente sul ghiacciaio della Marmolada a circa 3.100 metri di quota. La ragazza è precipitata in un crepaccio per oltre 30 metri, insieme a un compagno di escursione che è stato recuperato in vita e trasferito in ospedale. Visto? Quando il ghiacciaio si sarà completamente sciolto grazie al riscaldamento globale, questo tipo di incidenti non potranno più succedere.
Cocit
Lettera 15
Caro Dago. "No alle discriminazioni Lgbt in Ue". L'appello di 16 leader europei. "L'odio, l'intolleranza e la discriminazione non hanno posto nella nostra Unione", scrivono i capi di Stato in una lettera. Ma quale "Nostra Unione"? Ci sono ben 11 stati che non hanno firmato. Questi signori o hanno problemi con la matematica o sono talmente arroganti da pensare di avere il diritto di parlare a nome degli altri anche quando non la pensano come loro.
Scottie
Caro Dago,
federico rampini a quarta repubblica 2
Lettera 16
Federico Rampini, sul suo account twitter, sostiene che "ci sono dubbi sul livello di immunità garantita dai vaccini made in China". Basterebbe cambiare laboratorio e rivolgersi a quello dove è stato creato il virus, mi sa che lì sono più bravi.
Un caro saluto,
Mary
Lettera 17
Caro Dago, Ungheria, Orban: "La nostra legge non è contro i gay, non la ritiriamo. Non abbiamo una legge contro l'omosessualità in Ungheria, abbiamo una legge che difende genitori e bambini".
E infatti chi ha un minimo di sale in zucca capisce che è una legge di buon senso. I minori vanno lasciati crescere in pace e non bombardati con la propaganda gay. Tra l'altro hanno sempre spiegato che l'orientamento sessuale non è una scelta ma una cosa con cui si nasce. E quindi a quale scopo bisognerebbe fare pubblicità per una cosa simile?
A.G.
beppe grillo antonio di pietro
Lettera 18
Caro Dago, Antonio Di Pietro torna in politica. Speriamo con l'appoggio di Marco Travaglio. La mascotte menagramo che non può mancare ad un partito manettaro che si rispetti. Tonino Di Pietro 1, Antonio Ingroia, M5s. Tutti colati a picco grazie anche ai "fondamentali" suggerimenti del direttore de Il Fatto Quotidiano.
Yu.Key