LE QUINTE COLONNE DEL CAMPO LARGO! DA D’ALEMA A SPERANZA, CI MANCAVANO LE “VEDOVELLE” SINISTRATE DI CONTE. TRA LORO ANCHE BERSANI E EMILIANO - DUE GIORNI FA ERANO QUASI TUTTI IN PRIMA FILA PER LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI SPERANZA E SI ABBEVERAVANO ALLE PAROLE DI PEPPINIELLO, GIÀ DEFINITO DA BETTINI (ASSENTE) “PUNTO DI RIFERIMENTO FORTISSIMO DEI PROGRESSISTI” – IL MAGO DALEMIX: “IO CONSIGLIERE DI CONTE? SCIOCCHEZZE” – E FRANCESCHINI…

-

Condividi questo articolo


Maria Teresa Meli per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

giuseppe conte foto di bacco giuseppe conte foto di bacco

Li hanno soprannominati le «quinte colonne». La definizione è di un gruppo di deputati del Partito democratico restii all’abbraccio con il M5S. Si parla degli ex Articolo 1 confluiti nel Pd. A loro si imputa l’eccessiva familiarità con i 5 Stelle. Insomma, sono dem «tendenza Conte».

 

Due giorni fa erano quasi tutti in prima fila per la presentazione del libro di Speranza. E si abbeveravano alle parole del leader pentastellato. Tutti a ricordare con rimpianto i «bei tempi» del Conte 2. D’Alema (l’unico di quella compagnia a non aver ripreso la tessera del Pd) applaudiva con una certa (insolita per lui) frequenza. Del resto, non ha mai fatto mistero dei suoi eccellenti rapporti con l’ex premier. Per D’Alema, Conte è un «progressista», «votato da operai e persone in difficoltà molto più del Pd». Qualcuno insinua che Conte ascolti ancora i suoi consigli. «Consigliere? Sciocchezze», ha sempre negato lui.

 

massimo d alema dario franceschini foto di bacco massimo d alema dario franceschini foto di bacco

L’altro ieri in prima fila c’erano anche i dem con la doppia tessera. La prima del Pd, la seconda del partito di Conte (o è il contrario?). Bersani (accanto a D’Alema) non applaude il Conte parlante sul palco. Però ogni tanto annuisce. 

 

(...)In prima fila pure Franceschini. È stato lui, prima di Renzi, a immaginare un governo giallo-rosso.

Però l’esponente dem non ha la tessera del partito di Conte in tasca.

E poi c’è Speranza, che nel periodo della pandemia ha avuto con il leader 5 Stelle un rapporto quasi simbiotico.

 

L’ex ministro della Salute è ancora convinto che se dopo la caduta del Conte 2 si fosse votato «le elezioni avrebbero consacrato il nostro successo». Del resto non è un caso che nel Pd si parli di Speranza (benché lui in realtà sia piuttosto recalcitrante) come possibile candidato della Basilicata: l’ex ministro è l’unico che può ottenere il sì di Conte. Alla presentazione del libro si è affacciato anche Zingaretti. Per lui, come per Goffredo Bettini, che però era assente, il leader M5S era un «punto di riferimento» del progressismo italiano.

pierluigi bersani foto di bacco (2) pierluigi bersani foto di bacco (2)

 

All’adunata degli orfani del Conte 2 mancava solo Michele Emiliano. Il governatore della Puglia non ha mai nascosto che il suo «sogno» è l’alleanza a filo doppio con i 5 Stelle. E Conte non è da meno nel giurargli sempiterna stima: «La nostra intesa è forte e duratura». Non si tratta certo di un folto drappello ma Conte, che sogna ancora Palazzo Chigi, intanto si accontenta.

giuseppe conte foto di bacco (3) giuseppe conte foto di bacco (3) giuseppe conte elly schlein roberto speranza foto di bacco giuseppe conte elly schlein roberto speranza foto di bacco elly schlein giuseppe conte foto di bacco elly schlein giuseppe conte foto di bacco CONTE SCHLEIN CONTE SCHLEIN CONTE SCHLEIN CONTE SCHLEIN giseppe conte foto di bacco (4) giseppe conte foto di bacco (4)

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...