Alessandro Di Matteo per “La Stampa”
Il centrodestra va all'attacco sulla vicenda degli europarlamentari di sinistra coinvolti nella vicenda del Qatar. Da Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia arriva una raffica di critiche alla sinistra «che ci ha sempre fatto la morale e ora». Addirittura dal governo qualcuno alza i toni. È il caso del ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida: «Il nostro governo e tutti gli italiani sono purtroppo danneggiati da atteggiamenti di questa natura».
Certo, precisa di esser «un garantista, per cui aspetto l'esito delle indagini», ma questo non gli impedisce di affondare il colpo: «È fondamentale che le istituzioni europee e la nostra Italia non siano accomunati ad atteggiamenti individuali gravissimi». Soprattutto, Lollobrigida chiama in causa anche i partiti di appartenenza degli eurodeputati coinvolti: «L'atteggiamento dei partiti ai quali aderiscono i protagonisti di queste vicende e delle istituzioni non fa ben sperare sull'onestà delle persone coinvolte».
Fabio Rampelli, sempre di FdI e vice-presidente della Camera, usa toni ancora più duri: «La corruzione oggi è di sinistra. Chi si vende è un verme, punto». In serata parla anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa: «Oltre che scandalizzato sono dispiaciuto per questa vicenda che infanga la politica e anche un pochino l'Italia». E aggiunge: «La sinistra ha puntato spesso l'indice, ora è in grandissimo imbarazzo».
Solo Antonio Tajani, ministro degli Esteri e vicepremier, prova a circoscrivere la questione. Intanto, dice, «io sono un garantista, lo sono con tutte le forze politiche che vengono coinvolte in vicende anche scabrose come questa». Dopodiché, «trovare a casa del vicepresidente del Parlamento europeo soldi contanti non è un bell'esempio, però io difendo anche le istituzioni. Prima di condannare una persona bisogna aspettare l'esito delle attività giudiziarie. Tutto lascia pensare, essendo stati colti in flagrante, che abbiano delle responsabilità gravi, però non bisogna strumentalizzare e bisogna difendere l'istituzione».
ignazio la russa a quarta repubblica
È una voce isolata, perché anche dalla Lega vanno giù pesante. Su Twitter l'account del partito del leader e vicepremier Matteo Salvini attacca da giorni. Igor Iezzi, uno dei fedelissimi del segretario del Carroccio, usa il sarcasmo: «Oramai per il Pd i diritti vengono dopo le mazzette. Cercavano i rubli, hanno trovato la moneta del Qatar Io non voglio dare la colpa a tutto un partito, ma se fosse capitato a un nostro europarlamentare avrebbero chiesto lo scioglimento della Lega». E le responsabilità sono certamente personali, ma «qualche campanello d'allarme c'era, si sarebbero dovuti chiedere come mai alcuni prendevano certe posizioni sul Qatar».
Alessandro Morelli, altro parlamentare della Lega, rincara la dose: «La situazione è veramente imbarazzante. La sinistra ci martella giorno e notte con tesi che sono solo fumo negli occhi, a quanto pare. Vedremo quali responsabilità verranno accertate, ma si palesa una vicinanza al regno del Qatar. E ricordo che anche l'Arabia Saudita è responsabile di fatti gravissimi, pensiamo al caso Khashoggi: e Sala voleva fare entrare il governo saudita nel CdA della Scala di Milano.
ignazio la russa prima scala 2022
Poi mettono i cartelloni "Verità per Giulio Regeni", cosa che condivido assolutamente. Ma non mi dimentico di Khashoggi. Io ho 12 decimi, loro sono un po' miopi». Pure in Forza Italia non si fanno sconti. Il senatore Maurizio Gasparri: «Ci fanno la morale da una vita e poi Mi ricorda quel film di Alberto Sordi il moralista, faceva il censore su tutti i manifesti dove si vedeva una gamba un po' scoperta e poi gestiva i locali con gli spogliarelli. Fratoianni e Bonelli hanno candidato Soumahoro, il difensore degli ultimi che non si era accorto di cosa accadeva in famiglia. Ora Panzeri, candidato dal Pd, poi passato ad Articolo 1 e ora non lo conosce nessuno! Attendiamo gli esiti dell'inchiesta, ma questi sono moralisti un tanto al chilo».
laura de cicco ignazio la russa prima della scala 2022