LUCA ROBERTO per ilfoglio.it
Conte e le donne del M5s: la guerra rosa intorno al leader
ALESSANDRO DI BATTISTA COME KHABY LAME
C'è un'alternativa all'Alternativa c'è (il gruppo di ex grillini espulsi che siedono in Parlamento). È il nuovo partito di Alessandro Di Battista. Il leader barricadero ci si sta dedicando anima e corpo per riuscire a partire il prima possibile.
Già a fine ottobre, con una serie di incontri che lo rilancino nell'agone politico italiano. Lo si è rivisto nei banchetti a Roma, a tirare la volata alla lista a sostegno della Raggi di cui era sponsor ("Cultura innovazione Roma ecologista", che ha non ha fatto una gran figura: ha preso l'1,03 per cento).
Ma l'obiettivo è tornare a girare per il paese, memore del tour in scooteroni con l'allora fido Luigi Di Maio che tanto successo riscosse qualche anno fa. Questa volta i compagni di viaggio saranno diversi da quelli che lo assecondarono nella lotta contro il Referendum del 2016. Del resto Dibba non fa più parte del M5s da quando quest'ultimo ha giurato amore al premier Draghi. E pur avendo un buon rapporto con il nuovo capo politico Conte, mai l'ha sfiorato l'idea di tornare indietro sui suoi passi.
alessandro di battista virginia raggi
Fatto sta che gli animatori del nuovo soggetto di Dibba saranno volti conosciuti (e meno) del grillismo militante. Soprattutto quello movimentista. A fine ottobre sarà a Siena con l'ex sottosegretario all'Economia Alessio Villarosa, per parlare di Mps ora che la banca senese è alle prese con la tentata scalata da parte di Unicredit.
Insomma, un ritorno alle origini, viste le incursioni di Grillo in territorio toscano quando l'istituto di credito era sull'orlo del crack (e quando il M5s cavalcava la crisi per affossare l'allora ceto dirigente del Pd). Ma sarà soltanto la prima tappa. Perché poi è previsto che il carrozzone si muova verso sud, dove Di Battista sta pianificando una lista di appuntamenti con il suo elettorato di riferimento per passare in rassegna i cavalli di battaglia "legalità" e "sviluppo del mezzogiorno".
I master of ceremony in questo caso saranno il presidente della Commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra e l'ex ministro del Sud Barbara Lezzi, espulsi dal Movimento cinque stelle e iscritti al fantasioso agglomerato reducista di "Alternativa c'è" in Parlamento. Un bacino politico naturale da cui Di Battista pescherà senza troppe remore. Non è un caso che siano già partiti i contatti con alcuni parlamentari del gruppo come Pino Cabras e Andrea Colletti, che restano alla porta in attesa di capire se vogliono essere anche loro della partita.
BEPPE GRILLO E ALESSANDRO DI BATTISTA
Un ruolo centrale se lo ritaglierà Ignazio Corrao, ex capo delegazione del M5s al Parlamento europeo poi confluito nei Verdi. Che sta assistendo Dibba nell'allestimento di questo nuovo progetto senza un orizzonte preciso. Mentre l'emissario di riferimento in Campania sarà Luca Di Giuseppe, ex facilitatore regionale. Sarà un vero partito? Forse lo scopo di Alessandro Di Battista è solo quello di dimostrare che se un'alternativa al M5s c'è, quella è lui.
ALESSANDRO DI BATTISTA ATTOVAGLIATO IN BOLIVIA nicola morra