"LA MIA CANDIDATURA E' VERA ANCHE SE MOLTI PROVANO A SILENZIARLA" - PAOLA DE MICHELI, CHE NON HA AVUTO L'IMPRIMATUR DI LETTA PER LA CORSA AL NAZARENO, SI AUTOELOGIA SOSTENENDO CHE QUANDO VA A FARE LA SPESA LA GENTE LA RICONOSCE E LA FERMA PER DIRLE DI "NON MOLLARE" - LA BORDATA A BONACCINI E CONTRO "IL PATRIARCATO CHE GOVERNA IL PD": "LA COLPA È ANCHE DELLA MISOGINIA DI ALCUNE DONNE CHE SI SENTONO SODDISFATTE DA UN RUOLO ANCILLARE" (CHI SONO? FUORI I NOMI!)

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Monica Guerzoni per il “Corriere della Sera”

 

paola de micheli roberto gualtieri foto di bacco paola de micheli roberto gualtieri foto di bacco

Paola De Micheli risponde al telefono con una domanda: «Il Corriere vuole intervistarmi perché ha percepito che la mia candidatura è vera, anche se molti provano a silenziarla?».

 

Il Pd vuole silenziarla?

«Io ho ragioni potenti per candidarmi alla segreteria di un partito che è scalabile. Non sono sola, tante federazioni e circoli lavorano con me a un'idea diversa di Pd, per mettere molto più potere decisionale nelle mani degli iscritti. Un cambiamento radicale, che illustrerò nella mozione e in un libro».

 

gianni letta paola de micheli foto di bacco gianni letta paola de micheli foto di bacco

Perché votarla?

«Sono una donna grintosa, concreta, felice, che va al punto. Ho una visione di sinistra del Paese. Quando vado a correre o al supermercato le persone mi dicono "Non mollare!" e si complimentano per il coraggio. Mai una donna si era candidata a guidare il Pd».

 

Rosy Bindi?

«Ci ha provato, unica nella storia. Ora provo io e dicono "Paola farà il ticket con un uomo". No, facciano il ticket con me, perché io sono già stata vicecapogruppo e vicesegretaria».

paola de micheli paola de micheli

 

Sottosegretaria, ministra, commissaria al terremoto...

«Appena eletta consigliera a Piacenza. Ho fatto esperienze molto importanti, da dirigente e nelle istituzioni. Ho molte idee per cambiare il Pd, a partire da un'organizzazione più concentrata su iscritti e volontari».

 

Perché ha detto che si candida «contro il patriarcato che governa il Pd con la complicità delle donne»?

«Siamo il partito che ha fatto più leggi a favore delle donne, ma poi le candidature a sindaco o presidente di Regione sono rarissime. E la colpa è anche della misoginia di alcune donne che, con un po' di accidia, si sentono soddisfatte da un ruolo ancillare».

paola de micheli question time senato paola de micheli question time senato

 

Fuori i nomi.

«Mai».

 

Conte?

«Non lo sento da luglio. Siamo il più grande partito della sinistra, dovremmo essere orgogliosi e non sentirci subalterni a nessuno».

 

Bonaccini non fa salti di gioia per la sua candidatura.

«Devo chiedere il permesso? Io almeno l'ho detto e non mi candido solo se vinco. Mi candido, poi vinco. A furia di marcarsi a uomo finiranno per spaventarsi e vincerò io».

 

PAOLA DE MICHELI PAOLA DE MICHELI

È ora di tagliare il cordone con i padri nobili Veltroni, Bersani, Prodi, D'Alema?

«A loro voglio bene e il Pd deve loro molto. Ma adesso tocca alle donne e agli uomini nati tra i '70 e i '90, che si sono impegnati per tenere in piedi il Pd. Ne avremo cura amorevole, determinata e materna».

 

Lei è stata bersaniana, lettiana, zingarettiana e ora si candida contro le correnti?

«L'unica corrente a cui ho partecipato è stata quella di Letta, poi ho votato Cuperlo e Zingaretti».

 

PAOLA DE MICHELI ROBERTO GUALTIERI PAOLA DE MICHELI ROBERTO GUALTIERI

Promette che avrà «gli occhi di tigre». È vero che si ispira alla vice di Biden, Kamala Harris?

«No, l'unica donna a cui vorrei somigliare è mia madre. A 44 anni è rimasta vedova con tre figli e si è spaccata la schiena per farci laureare, lavorando con noi nei campi di famiglia. Come lei, io non mollo mai. Era morto da poco papà, una grandinata distrugge i pomodori e mamma mi dice "Abbiamo ancora la terra, andiamo avanti"».

 

Insomma, si è messa in testa di arare il campo del Pd?

«Seminarlo, coltivarlo e raccoglierne i frutti. Il Pd ha una funzione storica molto importante, in Italia e in Europa. Io la Ue la voglio diversa e migliore, Giorgia Meloni non la vuole. La sfido, facciamo in Parlamento un patto per il lavoro e ci troverà. Non ho ancora nessun altro da sfidare».

 

Chi teme di più tra Bonaccini, Nardella e Schlein?

paola de micheli dario franceschini patto per l'export farnesina paola de micheli dario franceschini patto per l'export farnesina

«Non temo nessuno, la paura è riservata alle cose della vita, non della politica».

 

Si sente già l'anti Meloni?

«Contro un'avversaria così aggressiva e suadente bisognava fare una campagna elettorale corpo a corpo».

 

Letta non è stato abbastanza aggressivo?

«Ha perso la sua freddezza quando è caduto Draghi, forse pensando bastasse il prestigio del premier. Non abbiamo capito la sofferenza del Paese e la reazione alla sconfitta è stata un po' gattopardesca. Comunque è finita un'epoca».

paola de micheli 2 paola de micheli 2

 

Torniamo a Meloni.

«Lei sarà la prima donna premier e io la prima segretaria del Pd, guiderò l'opposizione e torneremo a vincere. Sarò l'anti Meloni perché mi preoccupa molto il modello dei governi ungherese e polacco, che comprime le diversità in favore di una semplificazione deteriore».

 

Se invece facesse politiche a favore delle donne?

PAOLA DE MICHELI PAOLA DE MICHELI

«Non credo. Il limite di Meloni è pensare che per arrivare basta impegnarsi. Ma non è così, la vita delle donne in Italia non è come la sua».

paola de micheli – ritiro del pd all'abbazia di contigliano 36 paola de micheli – ritiro del pd all'abbazia di contigliano 36 paola de micheli ritiro del pd all'abbazia di contigliano 19 paola de micheli ritiro del pd all'abbazia di contigliano 19 Paola De Micheli parla all'Abbazia di San Pastore a Contigliano Paola De Micheli parla all'Abbazia di San Pastore a Contigliano

 

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